RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Caterina Galletti (1), Federico Ferro (2), Fabiana Cassano (3), S. Augenti (4), G.P. Bartolillo (4), D. De Rosa (4), F. Cammareri (4),
F. Cassano (4), D. Ciocca (4), M. Circuri (4), S. Copetti (4), L. Costa (4), C. Coviello (4), R. Cozzolino (4), R. D’Alterio (4), G. De Isidoris (4), I. Erba (4), M. Fanfarillo (4), F. Ferro (4), C. Frassetto (4), G. Genovese (4), N. Login (4), A. Lumaca (4), G. Maulicino (4), C. Mellucci (4), M. Milioni (4), F. Molfese (4), G. Pascarella (4), E. Sacco (4), M. Santocchi (4), F. Saporetti (4), L. Sebastio (4), N. Tofani (4), P. Varriale (4), Pasquale Varriale (5)
Introduzione L’associazionismo professionale è una delle caratteristiche distintive di una professione. Le associazioni infermieristiche e ostetriche sono enti utili per aiutare a sviluppare cultura e visione della professione.
In un’epoca di cambiamenti, in cui le modalità associative si sono modificate e parte della vita di relazione si svolge con i social network, è importante esplorare il fenomeno dell’associazionismo e conoscere cosa pensano i professionisti e se e come partecipano alla vita associativa. L’obiettivo dello studio è descrivere come infermieri e ostetriche percepiscono l’associazionismo e le associazioni professionali e comprendere le motivazioni che spingono ad appartenere o meno ad una associazione professionale.
Materiali e metodi E’ stato condotto uno studio qualitativo descrittivo su un campione propositivo di 140 professionisti infermieri e ostetriche italiani. I dti sono stati raccolti attraverso un questionario costruito ad hoc.
Risultati L’analisi delle risposte ha fatto emergere le diverse percezioni dei partecipanti circa l’associazionismo. I risultati evidenziano una non chiara conoscenza circa le funzioni delle associazioni professionali e della loro distinzione con il sistema ordinistico. Il 60% degli intervistati non è iscritto a nessuna associazione.
Conclusioni I partecipanti hanno dichiarato che l’associazionismo può contribuire allo sviluppo della professione e si dimostrano interessati alla possibilità di iscriversi anche se la decisione di essere membro o meno di un’organizzazione professionale sembra sia proporzionale al rapporto costi/benefici. Considerando l’insufficiente ricerca in Italia in questo ambito vengono suggeriti ulteriori studi per una comprensione più ampia del fenomeno.
Parole chiave: associazioni professionali, partecipazione alle associazioni, infermieri/ostetriche, motivazioni all’associarsi, membership professionale, content analysis
ABSTRACT
Introduction Professional membership is one of the distinctive hallmarks of a profession. Nursing and midwifery associations are important bodies for developing the culture and vision of these professions. In an age of transformation, in which the associative patterns have changed and part of the relationship life goes on through social networks, it is important to explore the phenomenon of associationism and to know what professionals have to say and if and how they participate in the associative life. The main purpose of this study is to investigate and describe how nurses and midwives experience professional associations and personal membership and to understand the underlying reasons for joining or not joining a professional association.
Methods A qualitative descriptive study was conducted on a conventional sample of 140 Italian nurses and midwives. Data were collected through an “ad hoc” questionnaire.
Results The analysis of the responses showed the differing perceptions of the participants about associationism. The results highlighted a lack of knowledge about the functions of professional associations and their distinctiveness from the ordinistic system. 60% of the respondents weren’t members of any association.
Conclusions The participants stated that associationism can contribute to the development of the profession and showed an interest in the possibility of applying, even if the decision seems to be proportional to the cost-effectiveness ratio. Given the scarce research in Italy in this field, further studies are recommended for a broader understanding of the phenomenon. It is also important to promote new forms of association for excluded categories
Keywords: professional associations, participation in associations, nurses/midwives, motivation to join, professional membership, content analysis
Elena Lovicu (1), Giulio Bizzaglia (2), Caterina Galletti (3)
Giampiera Bulfone (1), Roberta Fida (2), Ercole Vellone (3), Rosaria Alvaro (4), Alvisa Palese (5)
Elisa Bellatti (1), Giuseppe Re Luca (2), Maura Lusignani (3)
Milena Gigliotti Infermiera, Servizio Igiene e Sanità Pubblica – ASL BI di Biella
Manuela Ferrari Infermiera,Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale
– Polo formativo di Biella – ASL BI, Biella, Italia
Martina Boretto Infermiera, Neurologia e Stroke Unit – ASL BI di Biella
Introduzione
L’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti negli adolescenti è un fenomeno diffuso e pericoloso. A livello globale è fondamentale un lavoro di prevenzione, un’utile strategia finalizzata a far emergere il rischio di abuso è l’utilizzo di strumenti di screening. Obiettivo dello studio è valutare le proprietà psicometriche degli strumenti di screening nella prevenzione dell’abuso di alcol e droga nell’adolescente in ambito scolastico.
Materiali e metodi
È stata condotta una revisione di letteratura consultando Cinahl, Medline e Embase. Sono stati inclusi di studi di validazione e confronto tra strumenti in lingua inglese o italiana pubblicati negli ultimi dieci anni che rispondevano al quesito di ricerca identificato.
Discussione
Uno dei maggiori strumenti utilizzati per l’individuazione del rischio di abuso per studenti delle scuole superiori e dell’università è il Test AUDIT, viene utilizzato in otto su dieci studi inclusi. Negli studi di Rumpf H.J. et al. e di DeMartini K.S et al. viene consigliato l’utilizzo dello strumento AUDIT-C, rispetto ad AUDIT, per efficacia e brevità. Emerge infatti come la lunghezza dei test sia importante, strumenti più brevi risultano essere più efficaci. Dagli studi analizzati si evidenzia come i cut-off dei test possano variare in base alla tipologia di popolazione.
Conclusioni
L’utilizzo di strumenti di screening risulta essere un elemento cardine per l’individuazione di soggetti a rischio di abuso di alcol e sostanze stupefacenti. L’importanza di diffondere iniziative di prevenzione primaria e secondaria nelle scuole è fondamentale per riconoscere questo fenomeno.
Parole chiave: Alcolismo, Screening, Uso di alcol a scuola, Servizi di prevenzione, Adolescenti.
Instruments for prevention of alcohol and drug abuse among teenagers. A literature review
ABSTRACT
Introduction
Alcohol and drugs abuse among teenagers represents a common and dangerous phenomenon. Globally, prevention work, a useful strategy for the emergence of abuse’s risk, and the use of screening tools are fundamental. The aim of this study is to assess the psychometric properties of screening tools in preventing alcohol and drugs abuse among teenagers at school.
Materials and Methods
A literature review has been conducted by consulting Cinahl, Medline and Embase. We have also included validation and comparison’s studies among the tools, in English or Italian, published over the last ten years matching the identified research question.
Discussion
One of the most widely used tools for identifying abuse’s risk for high school and university students is AUDIT Test, and it is used in eight out of ten studies. Studies by Rumpf H.J. et al., and DeMartini K.S et al., suggest the use of AUDIT-C tool, instead of AUDIT, for its efficacy and conciseness. Indeed, it shows the importance of tests’ length; shorter tools are likely to be more efficient. Studies conclude that tests’ cut off can vary according to the type of population.
Conclusions
The use of screening tools proves to be an essential element in identifying those individuals at risk for alcohol and drugs abuse. Disseminating primary and secondary prevention initiatives in schools is paramount to detect this phenomenon.
Key words: Alcoholism, Mass screenings, Alcohol drinking in college, School health services, Adolescent.
Elena Loguercio (1), Luca Giuseppe Re (2), Maura Lusignani (3)
Maria Mongardi (1), Lorenzo Sciolino (2), Matteo Seligardi (3), Daniela Fortuna (4), Dina Guglielmi (5)
Rita Ventimiglia (1), Paola Arcadi (2)
Stefano Terzoni (1), Paolo Ferrara (2), Annalisa Lo Giudice (3), Anne Destrebecq (4)
Danilo Cavallo (1), Giuseppe Re Luca (2), Maura Lusignani (3)
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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