RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Cristiana Rago MSN, RN, Dottoranda in Scienze Infermieristiche e Sanità Pubblica, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Università Degli Studi di Roma Tor Vergata – Roma, Italia
Introduzione
L’evoluzione dei sistemi sanitari ha aumentato la complessità clinica e organizzativa, rendendo necessaria l’espansione delle competenze infermieristiche. L’International Council of Nurses (ICN) definisce l’Advanced Practice Nurse (APN) come un infermiere con formazione avanzata ed esperienza clinica, in grado di gestire decisioni complesse. Tra gli APN, il Clinical Nurse Specialist (CNS) si distingue per la specializzazione in aree cliniche, con un ruolo chiave nell’implementazione delle evidenze scientifiche, nella leadership e nella formazione. In Italia, le Linee di indirizzo FNOPI per la Laurea Magistrale a indirizzo clinico riconoscono l’infermiere specialista come un professionista con competenze specialistiche.
Obiettivi
Mappare il livello di competenze specialistiche degli infermieri nel sistema sanitario italiano, analizzando i meccanismi di implementazione e riconoscimento.
Materiali e metodi: Studio osservazionale trasversale condotto attraverso una survey online. Il campione include infermieri con competenze specialistiche di diversi contesti assistenziali. Sono stati raccolti dati demografici, professionali e formativi, oltre all’applicazione delle competenze nei contesti lavorativi.
Risultati
Lo studio ha coinvolto 99 partecipanti, con un’età media di 44 anni. La maggior parte lavorava in ambito ospedaliero (56,1%) e, seppur il 57,6% ha dichiarato di ricevere un riconoscimento formale per le proprie competenze specialistiche, solo il 34,4%, proveniente maggiormente da regioni settentrionali, ha ricevuto anche un riconoscimento economico.
Discussione e conclusioni
Lo studio ha evidenziato come in Italia ci sia in atto un processo di sviluppo delle competenze specialistiche infermieristiche.
Parole chiave: Infermieristica avanzata, Competenze infermieristiche, Specialisti infermieri, Assistenza infermieristica, Professionisti sanitari.
Mapping of specialized nursing competencies in the italian context: an observational study
ABSTRACT
Introduction
The evolution of healthcare systems has increased clinical and organizational complexity, necessitating the expansion of nursing competencies. The International Council of Nurses (ICN) defines the Advanced Practice Nurse (APN) as a nurse with advanced education and clinical experience, capable of managing complex decisions. Among the APNs, the Clinical Nurse Specialist (CNS) stands out for specialization in clinical areas, with a key role in implementing scientific evidence, leadership, and training. In Italy, the FNOPI guidelines for the master’s degree in clinical nursing recognize the specialist nurse as a professional with specialized skills.
Objectives: This study aims to map the level of specialized competencies of nurses in the Italian healthcare system, analyzing the mechanisms of implementation and recognition.
Materials and methods
A cross-sectional study was conducted through an online survey administered to nurses. The sample includes nurses with specialized skills from various healthcare settings. Demographic, professional, and educational data were collected, as well as information on the application of competencies in work contexts.
Results: The study involved 99 participants, with an average age of 44 years. Most participants worked in hospital settings (56.1%), and 57.6% reported receiving formal recognition for their specialized skills. Only 34.4% received financial recognition. Northern regions showed higher formal and financial recognition compared to other parts of Italy.
Discussion and conclusions
In Italy, a process for the development of the advanced practice of nursing is under way.
Key words: Advanced Nursing; Nursing Competencies, Specialist Nurses, Nursing Care, Healthcare Professionals.
Annamaria Bagnasco PhD, MSN, RN, MEdSc, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma, Italia
Loreto Lancia MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila, Italia
Duilio Fiorenzo Manara MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, Italia
Laura Rasero MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Dipartimento di Scienze della Salute Università di Firenze, Italia
Gennaro Rocco PhD, MSN, RN, FAAN, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Direttore Scientifico Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica c/o OPI Roma, Italia
Alessandra Burgio Dirigente di Ricerca, Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), Roma, Italia
Marco Di Nitto PhD, MSN, RN, Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
Milko Zanini PhD, MSN, RN, Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
Barbara Mangiacavalli MSN, RN Presidente FNOPI, Roma, Italia
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCSI Direttore Scientifico CERSI-FNOPI, già Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
e il Gruppo di collaborazione AIDOMUS-IT
Introduzione
L’aumento dei pazienti anziani che richiedono assistenza territoriale mette in luce la necessità di una conoscenza assistenziale adeguata per orientare le politiche sanitarie. In Italia, non è stata ancora descritta l’attività infermieristica domiciliare o le esperienze del paziente.
Obiettivi
Descrivere le caratteristiche degli infermieri e dei pazienti coinvolti nell’assistenza infermieristica domiciliare.
Materiali e metodi
Studio osservazionale descrittivo condotto in 18 regioni italiane. Tra aprile e ottobre 2023 attraverso due survey sono stati raccolti i dati di infermieri e pazienti in assistenza domiciliare. La condizione nei luoghi di lavoro, le cure mancate e le esperienze sull’assistenza sono state valutate attraverso strumenti validati. Sono state effettuate statistiche descrittive e correlazioni di Pearson.
Risultati
Sono state incluse nello studio 45 ASL, per un totale di 2549 infermieri e 4709 pazienti reclutati. Gli infermieri (età media 46.60; 79.48% sesso femminile; 44.68% diploma di infermiere come titolo più alto) hanno riportato una bassa criticità percepita sul lavoro (42.37; DS = 12.25; range = 0-100) e un numero medio di cure mancate alto (5.11; DS = 3.19; range 0-9). L’83.41% ha riportato un’alta soddisfazione lavorativa, mentre il 20.28% ha riportato l’intenzione di lasciare il lavoro. I pazienti (età media 75.18; 57.57% sesso femminile; 36.95% licenza elementare), invece, hanno valutato positivamente l’assistenza ricevuta (8.23; range = 0-10).
Discussione e conclusioni
Nonostante venga percepita una criticità sul lavoro e ci siano alcune cure mancate, la soddisfazione degli infermieri e dei pazienti risulta alta. Questi dati rappresentano una lettura preliminare dei fenomeni studiati, che saranno indagati attraverso analisi più approfondite.
Parole chiave: Assistenza domiciliare; carico di lavoro; cure mancate; qualità dell’assistenza; staffing.
An observational study of home care nursing in Italy-AIDOMUS-IT: working condition, missed care and quality perceived by care recipients
ABSTRACT
Introduction
The increase in the number of elderly patients requiring home care highlights the need for adequate care knowledge to guide healthcare policies. In Italy, home nursing care activity or patient experiences have not yet been described.
Objectives
To describe the characteristics of nurses and patients involved in home nursing care.
Materials and methods
Descriptive observational study conducted in 18 Italian regions. Between April and October 2023, data from nurses and patients involved in home care were collected through two surveys. Psychosocial conditions in workplaces, missed care, and care experiences were assessed through validated tools. Descriptive statistics and Pearson correlations were performed.
Results
45 local healthcare units were included in this study, with a total of 2549 nurses and 4709 patients recruited. Nurses (mean age 46.60; 79.48% female; 44.68% regional nursing diploma as the highest qualification) reported low perceived criticality at work (42.37; SD = 12.25; range = 0-100) and a high average number of missed care (5.11; SD = 3.19; range 0-9). Most nurses (83.41%) reported high job satisfaction, while 20.28% of them reported an intention to leave their job. Patients (mean age 75.18; 57.57% female; 36.95% primary school), on the other hand, rated the care received positively (8.23; range = 0-10).
Discussion and conclusions
Despite the perceived criticality at work and some missed care reported, the satisfaction of nurses and patients was high. These data represent a preliminary picture of the phenomena studied, which will be investigated through more in-depth analyses.
Key words: Home nursing; workload; missed care; quality of health care; workforce.
Beatrice Mazzoleni Dipartimento di Scienze Biomediche, Humanitas University, Rozzano- Milano, Italia
Daiana Campani Dipartimento di Medicina Traslazionale, Università del Piemonte Orientale, Novara, Italia, Direzione Sociosanitaria, ASST Nord Milano, Milano, Italia
Federico Ceschel Dipartimento di Economia Aziendale, Università Roma Tre, Roma, Italia
Barbara Mangiacavalli Direzione Sociosanitaria, ASST Nord Milano, Milano, Italia
Introduzione
I recenti cambiamenti in sanità e sociali spingono sempre più all’adozione di nuovi modelli organizzativi, tuttavia è necessario guidare il cambiamento anche attraverso una revisione delle principali tematiche riguardanti lo sviluppo professionale infermieristico, dall’adeguamento dei livelli di staff alla ridefinizione dei percorsi formativi e di carriera professionale e accademica.
Obiettivo
Lo scopo dello studio è raggiungere un accordo, attraverso un’interlocuzione con i principali soggetti istituzionali, circa la definizione di raccomandazioni per orientare il dibattito e le azioni inerenti lo sviluppo della professione infermieristica in Italia.
Metodi
È stato creato un gruppo di lavoro multidisciplinare che attraverso una revisione narrativa della letteratura ha individuato le principali tematiche di sviluppo della professione infermieristica. Le evidenze saranno discusse da tre gruppi di lavoro, uno per ciascun tema, e sottoposte a un panel di giuria durante una conferenza di consenso. Quanto emerso dalla consensus verrà sintetizzato e diffuso attraverso un documento di sintesi.
Discussione
Sono stati sviluppati tre temi di ricerca e sono state definite tre domande per ciascun tema: le nuove esigenze del Sistema Sanitario Nazionale in seguito ai recenti cambiamenti normativi e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’evoluzione della professione infermieristica e le modifiche richieste alle organizzazioni sanitarie per rispondere ai nuovi bisogni di salute, la revisione della formazione infermieristica.
Parole chiave: Modelli organizzativi, infermieristica, livelli di staff, competenze infermieristiche avanzate, competenze specialistiche.
Recommendations for the development of the nursing profession in italy: consensus conference research protocol
ABSTRACT
Introduction
Recent changes in health and social care are driving the adoption of new organizational models in Italy; however, it is also necessary to drive change through a review of the major issues surrounding nursing professional development, from adjusting staffing levels to redefining educational, professional, and academic career paths.
Objective
The aim of this study is to reach an agreement, through an interlocution with the main institutional actors, on the definition of recommendations to guide the debate and actions concerning the development of the nursing profession in Italy.
Methods
A multidisciplinary working group has been created that, through a narrative review of the literature, has identified the main issues for the development of the nursing profession. The evidence will be discussed by three working groups, one for each theme, and submitted to a panel of judges during a consensus conference. What emerges from the consensus will be synthesized and disseminated through a summary document.
Discussion
Three research themes have been developed and three questions defined for each theme: the new demands on the National Health System as a result of recent regulatory changes and the National Plan for Recovery and Resilience, the evolution of the nursing profession and the changes required of healthcare organizations to meet new healthcare needs, and the review of nursing education.
Key words: Nursing, organizational models, staffing levels, advanced nursing skills, advanced practice nursing, professional competence.
Silvia Ronchi (1), Roberto Accardi (2), Cinzia Garofalo (3), Dario Consonni (4), Maura Lusignani (5)
Loreana Macale (1), Roberta Fida (2), Alessandro Sili (3), Rosaria Alvaro (4)
Micaela Riba Infermiera, ASST-Settelaghi ospedale di Circolo e fondazione Macchi di Varese Varese
Introduzione
Il ricovero del proprio figlio nell’unità di terapia intensiva neonatale (TIN) può risultare un evento stressante e traumatico per i genitori, e nella ripercussione del trauma possono sviluppare il disturbo da stress post traumatico (PTSD). Nel corso di questo ultimo decennio si è visto un incremento importante di nuovi casi di PTSD nei genitori all’interno delle TIN, nei genitori questo può portare a interruzione nella genitorialità vale a dire più interazioni controllate e meno sensibili, cognizione alterata, problemi comportamentali e uso inappropriato dell’assistenza sanitaria. L’obiettivo dello studio è descrivere la letteratura esistente in merito agli strumenti utili ad identificare precocemente i genitori che hanno sviluppato il disturbo da stress post-traumatico dopo il ricovero del proprio figlio all’interno di una terapia intensive neonatale.
Materiali e metodi
Attraverso la ricerca sulle banche dati quali Medline, Cinahl, PsycINFO, Cochrane Library, sono stati selezionati gli studi svolti in ambito nazionale ed internazionale che descrivono gli strumenti utilizzati per identificare precocemente sia le condizioni di rischio e le relative proprietà psicometriche.
Risultati
Dall’analisi degli articoli emerge che, esistono diversi strumenti self-report e non, con una modesta capacità predittiva, ma gli studi a riguardo sono ancora ridotti. Si raccomanda di effettuare test di screening ai genitori nel momento in cui effettuano l’accesso in TIN, per poter identificare precocemente condizioni a rischio di PTSD.
Parole chiave: Strumenti di screening, disturba da stress post-traumatico, terapia intensiva neonatale, genitori.
Nursing tools to identify the early post-traumatic stress disorder of parents in neonatal intensive care: narrative review
ABSTRACT
Introduction
The hospitalization of the child in the Neonatal intensive Care Unit (TIN) can be a stressful and traumatic event for parents, and in the repercussions of trauma can develop post-traumatic stress disorder (PTSD). During this last decade there has been an important increase of new cases of PTSD in the parents within the TIN, in the parents this can lead to shortening in parenthood i.e. more controlled interactions and less sensitive, cognition Behavioural problems and inappropriate use of health care. The purpose of this elaborate is to carry out a critical analysis of the literature to investigate how the nurse can, and with what tools, to identify early parents who have developed post-traumatic stress disorder after hospitalization of the own Child within a neonatal intensive therapy.
Methods
Through research on databases such as Medline, Cinahl, PsycINFO, Cochrane Library, the studies carried out at national and international level have been selected which describe the tools used to identify early both the risk conditions and the related psychometric properties.
Results
From The analysis of the articles shows that there are several self-report and non-self-report tools, with a modest predictive capacity, but the studies in this regard are still small. Screening tests are recommended to parents when they log in to TIN, in order to identify conditions at risk of PTSD early.
Key words: Screening tools, post-traumatic stress disorder, neonatal intensive care unit, parents.
Antonio Galiano (1), Giorgio Ugo Pagliarino (1), Giovanna Ghiglia (1), PierClaudio Pronzato (1), Carlo Di Pietrantonj (2)
Giulia Venturini (1), Ausilia Maria Lucia Pulimeno (2), Daniela Colasanti (3), Silvia Barberi (4), Silvia Sferrazza (4), Maria Grazia De Marinis (5)
Giulia Malucchi Infermiere di Famiglia, AUSL Toscana Centro
Genny Pasquini Incarico di funzione di sicurezza, AUSL Toscana Centro
Cinzia Beligni Infermiere coordinatore, AUSL Toscana Centro
Diletta Calamassi Infermiere formatore, AUSL Toscana Centro
Introduzione
Con il documento OMS Salute 21 “la salute per tutti nel 21° Secolo”, è stata delineata la figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità. La regione Toscana ha introdotto l’Infermiere di Famiglia e Comunità con Decreto Regionale n.597/2018, avviando la sperimentazione di un nuovo modello assistenziale. Lo scopo dello studio è stato quello di indagare le percezioni e i vissuti degli infermieri coinvolti nella sperimentazione nell’ambito della AUSL Toscana Centro.
Materiali e metodi
Indagine fenomenologica realizzata mediante l’effettuazione di interviste semi-strutturate, faccia a faccia o audio-registrate rivolte a 23 infermieri. Le registrazioni sono state trascritte e i dati narrativi sono stati analizzati secondo passaggi analitici volti a individuare i temi fondamentali e sottotemi correlati (approccio dell’analisi di contenuto).
Risultati
Il campione era costituito prevalentemente da infermieri di sesso femminile con un’età media di 51 anni. Dai dati raccolti attraverso le interviste sono state identificati 4 temi sostanziali: (1) Prepararsi al cambiamento; (2) La relazione: fare gioco di squadra; (3) Un vortice di emozioni; (4) Il professionista del territorio: status ed evoluzione.
Discussione e conclusioni
Sulla base di quanto acquisito nelle interviste, la sperimentazione ha permesso agli infermieri di acquisire nuove conoscenze e crescere professionalmente. Anche se gli intervistati non hanno fornito una definizione univoca di Infermiere di Famiglia e Comunità (e questo suggerisce un’eventuale riflessione sul percorso formativo ancora necessario), tutti rilevano l’utilità del modello per i cittadini e la necessità di possedere competenze specifiche.
Parole chiave: Infermiere di Famiglia e di Comunità, vissuti esperienziali, modello organizzativo.
Perceptions and experiences of nurses involved in testing the model of Family and Community Nursing in the Central Tuscany AUSL: a qualitative survey.
ABSTRACT
Introduction
With the WHO Health 21 document “Health for all in the 21st Century”, the figure of the Family and Community Nurse was outlined. Tuscany introduced the Family and Community Nurse with regional law no. 597/2018, starting the experimentation of a new care model. The purpose of the study is to investigate the perceptions and experiences of the nurses involved in the experimentation within AUSL Toscana Centro.
Materials and methods
A phenomenological study, made by carrying out semi-structured, face-to-face, and audio-recorded interviews, was conducted, included 23 nurses. The recordings were transcribed and the narrative data were analysed according to analytical steps aimed at identifying the fundamental themes and related protocols (content analysis approach).
Results
The sample consisted predominantly of female nurses with an average age of 51 years. From the data collected through the interviews, 4 substantial themes were identified: Preparing for change; The relationship: being a team player; A whirlwind of emotions; the professional in keeping with its surroundings: status and development.
Discussion and conclusions
Although this study did not provide an unequivocal definition of Family and Community Nurse, all of the interviews highlighted the usefulness of the model for citizens and the need to possess specific skills.
Key words: Family and Community nurse, experiences, organizational model.
Marcello Ferro (1), Sara Vecchiato (2), Marika Pascolo (3), Alvisa Palese (4)

RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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