RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Sonia Bustreo (1), Alessandra Bolzoni (1), Cinzia Ronzio (1), Marzia Scrivanti (1), Paola Binaghi (1), Filippo Romanazzi (3), Fabio Ferentini (3), Giorgio Colusso (4), Laura Gerardi (4), Laura Vismara (2), Pierangelo Clerici (2), Bianca Osnaghi (2)
Silvia Ronchi (1), Roberto Accardi (2), Cinzia Garofalo (3), Dario Consonni (4), Maura Lusignani (5)
Paolo Ferrara Infermiere, tutor Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Milano – Ospedale San Paolo, Milano
Stefano Terzoni Infermiere, tutor Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Milano – Ospedale San Paolo, Milano
Vittorio Oliverio Infermiere, Dipartimento di Salute Mentale – Ospedale San Paolo, Milano
Federico Ruta Infermiere, Direzione sanitaria aziendale ASL BAT
Alessandro Delli Poggi Coordinatore Infermieristico, Dipartimento di Scienze Chirurgiche Università di Roma La Sapienza
Armando D’Agostino Medico Psichiatra, Dipartimento di Salute Mentale – Ospedale San Paolo, Milano
Anne Destrebecq Professore Associato MED/45 – Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Milano
Introduzione
Le persone affette da disturbi mentali, in particolare modo in fase di acuzia, possono presentare un elevato rischio suicidario. La valutazione del rischio è complessa e multifattoriale.
La validazione preliminare della versione italiana della “Nurses’ Global Assessment of Suicide Risk” (NGASR-ita) si è dimostrata valida e affidabile nel supportare la valutazione infermieristica dell’ideazione suicidaria, tuttavia i suoi livelli di predittività non sono ancora stati indagati.
L’obiettivo dello studio è indagare la validità predittiva della NGASR-ita nella valutazione del rischio suicidario in pazienti ricoverati all’interno del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.
Materiali e metodi
E’ stata effettuato uno studio osservazionale prospettico presso l’SPDC dell’ospedale San Paolo (ASST Santi Paolo e Carlo) di Milano con somministrazione della NGASR-ita a tutti i soggetti ricoverati. Valutazione dei punteggi di sensibilità, specificità, valore predittivo positivo (VPP) e valore predittivo negativo (VPN) della scala.
Risultati
Sono stati arruolati 131 soggetti, 34 dei quali (25.95%) presentavano un livello di rischio medio o superiore; sono state riportate 10 condotte suicidarie o gravemente autolesive; la sensibilità è risultata pari a 90.0%, la specificità pari a 78.51%, il VPP 23.53%, il VPN= 97.94%.
Conclusioni
I soddisfacenti valori di predittività mostrati sostengono l’utilizzo della NGASR-ita quale strumento valido ai fini della valutazione infermieristica del rischio suicidario nel contesto psichiatrico acuto in Italia.
Parole chiave: Disturbo mentale, infermiere, rischio suicidario.
The nursing assessment of suicidal risk in a person admitted to acute psychiatric inpatient settings: predictive validity of the Italian version of the Nurses’ Global Assessment of Suicide Risk (NGASR-ita)
ABSTRACT
Introduction
People affected by mental disorders, particularly in acute situations, can be at increased risk of suicide. Risk assessment is complex and multifactorial. The preliminary validation of the Italian version of the “Nurses’ Global Assessment of Suicide Risk” (NGASR-ita) proved to be valid and reliable in supporting the nursing evaluation of suicidal ideation, however its predictive levels have not yet been investigated. The aim of the study is to investigate the predictive validity of NGASR-ita in the evaluation of suicidal risk in patients admitted to the Psychiatric Diagnosis and Treatment Service.
Methods
Prospective observational study at the acute psychiatric inpatient unit of the San Paolo hospital (ASST Santi Paolo e Carlo) in Milan with administration of NGASR-ita to all hospitalized subjects. Evaluation of the scores of sensitivity, specificity, positive predictive value (VPP) and negative predictive value (VPN) of the scale was performed.
Results
131 subjects were enrolled. 34 (25.95%) had a medium or higher risk level; 10 suicidal or seriously self-injuring behaviors were reported; sensitivity was 90.0%, specificity 78.51%, PPV 23.53%, NPV 97.94%.
Conclusions
The satisfying predictive values shown support the use of NGASR-ita as a valid tool for the nursing assessment of suicidal risk in the acute psychiatric context in Italy.
Key words: Mental disorder, nurse, suicidal risk.
Beatrice Mazzoleni Dipartimento di Scienze Biomediche, Humanitas University, Rozzano- Milano, Italia
Daiana Campani Dipartimento di Medicina Traslazionale, Università del Piemonte Orientale, Novara, Italia, Direzione Sociosanitaria, ASST Nord Milano, Milano, Italia
Federico Ceschel Dipartimento di Economia Aziendale, Università Roma Tre, Roma, Italia
Barbara Mangiacavalli Direzione Sociosanitaria, ASST Nord Milano, Milano, Italia
Introduzione
I recenti cambiamenti in sanità e sociali spingono sempre più all’adozione di nuovi modelli organizzativi, tuttavia è necessario guidare il cambiamento anche attraverso una revisione delle principali tematiche riguardanti lo sviluppo professionale infermieristico, dall’adeguamento dei livelli di staff alla ridefinizione dei percorsi formativi e di carriera professionale e accademica.
Obiettivo
Lo scopo dello studio è raggiungere un accordo, attraverso un’interlocuzione con i principali soggetti istituzionali, circa la definizione di raccomandazioni per orientare il dibattito e le azioni inerenti lo sviluppo della professione infermieristica in Italia.
Metodi
È stato creato un gruppo di lavoro multidisciplinare che attraverso una revisione narrativa della letteratura ha individuato le principali tematiche di sviluppo della professione infermieristica. Le evidenze saranno discusse da tre gruppi di lavoro, uno per ciascun tema, e sottoposte a un panel di giuria durante una conferenza di consenso. Quanto emerso dalla consensus verrà sintetizzato e diffuso attraverso un documento di sintesi.
Discussione
Sono stati sviluppati tre temi di ricerca e sono state definite tre domande per ciascun tema: le nuove esigenze del Sistema Sanitario Nazionale in seguito ai recenti cambiamenti normativi e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’evoluzione della professione infermieristica e le modifiche richieste alle organizzazioni sanitarie per rispondere ai nuovi bisogni di salute, la revisione della formazione infermieristica.
Parole chiave: Modelli organizzativi, infermieristica, livelli di staff, competenze infermieristiche avanzate, competenze specialistiche.
Recommendations for the development of the nursing profession in italy: consensus conference research protocol
ABSTRACT
Introduction
Recent changes in health and social care are driving the adoption of new organizational models in Italy; however, it is also necessary to drive change through a review of the major issues surrounding nursing professional development, from adjusting staffing levels to redefining educational, professional, and academic career paths.
Objective
The aim of this study is to reach an agreement, through an interlocution with the main institutional actors, on the definition of recommendations to guide the debate and actions concerning the development of the nursing profession in Italy.
Methods
A multidisciplinary working group has been created that, through a narrative review of the literature, has identified the main issues for the development of the nursing profession. The evidence will be discussed by three working groups, one for each theme, and submitted to a panel of judges during a consensus conference. What emerges from the consensus will be synthesized and disseminated through a summary document.
Discussion
Three research themes have been developed and three questions defined for each theme: the new demands on the National Health System as a result of recent regulatory changes and the National Plan for Recovery and Resilience, the evolution of the nursing profession and the changes required of healthcare organizations to meet new healthcare needs, and the review of nursing education.
Key words: Nursing, organizational models, staffing levels, advanced nursing skills, advanced practice nursing, professional competence.
Elio Drigo (1), Fabrizio Moggia (2), Gian Domenico Giusti (3), Paul Fulbrook (4), John W. Albarran (5),
Birte Baktoft (6), Ben Sidebottom (7)
Anna Castaldo (1), Ermellina Zanetti (2), Giovanni Muttillo (1), Giorgio Carniel (1), Monica Gazzola (3), Paola Gobbi (1), Miriam Magri (1), Stefano Bazzana (2), Carla Noci (2)
Silvia Tarantino (1), Roberto Milos (2), Ivana Maria Rosi (3)
Alvisa Palese Professore Associato MED/45, Dipartimento di Area Medica, Università degli Studi di Udine, Udine
Matteo Danielis Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Irene Mansutti Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Davide Caruzzo Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Elisa Mattiussi Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Marzia Morandini Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Renzo Moreale Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Margherita Venturini Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Stefano Fabris Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Illarj Achil Responsabile delle Attività Formative Professionalizzanti e Tutor Didattico, Corso di Studi in Infermieristica, Università degli Studi di Udine, Udine
Jessica Longhini Assegnista di ricerca, Dipartimento di Area Medica, Università degli Studi di Udine, Udine
Introduzione
Negli ultimi anni, numerosi filoni di ricerca si sono sviluppati per esplorare i meccanismi che garantiscono la sicurezza dei pazienti e le cure di qualità. Il framework dei Fundamentals of Care (FOC) rientra tra questi, con l’obiettivo di identificare le cure fondamentali che gli infermieri dovrebbero erogare e i meccanismi che sottendono alla loro attuazione. Lo scopo di questo lavoro è sintetizzare il dibattito in letteratura sulle FOC, gli aspetti in comune con altri framework teorici, nonché le principali implicazioni applicative.
Materiali e metodi
È stata condotta una revisione narrativa attraverso le banche dati Medline (via PubMed) e Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature (CINAHL), e il sito International Learning Collaborative, con le parole chiave ‘Fundamentals of care’, ‘Fundamental of care’, ‘Nursing’ e per autori (Kitson A. & Feo R).
Risultati
La relazione infermiere-paziente è il nodo cruciale per il soddisfacimento dei bisogni di cura fondamentali, framework che trae origine dal movimento del patient-centred care e trova aree di convergenza con le missed nursing care e con le compassionate care. Come misurare le cure fondamentali, valorizzarle nei contesti di cura, e il significato che assumono per i pazienti sono le sfide maggiori su cui investire.
Conclusioni
È importante costruire un dibattito professionale, culturale e formativo sulle cure fondamentali includendole nell’agenda professionale e scientifica delle priorità.
Parole chiave: Fondamenti dell’Assistenza Infermieristica, Cure Fondamentali, Revisione Narrativa.
Fundamentals of Care: a narrative review
ABSTRACT
Introduction
Over the last decades, several research lines have been carried out to investigate factors hindering or promoting patient’s safety and quality of care. Among them, the Fundamentals of Care (FOC) framework has reached an increased relevance worldwide. The aim of this narrative review is to summarize the debate on FOC’s concept, as well as its commonalities and differences with other relevant theoretical frameworks, and to underline some practical implications.
Methods
A narrative literature review has been performed in 2020. Studies have been identified in Medline (via PubMed) and Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature (CINAHL) databases, and the International Learning Collaborative website by using the following keywords: ‘Fundamentals of Care’, ‘Fundamental of Care’, ‘Nursing’; publications performed by the eminent authors in the field (prof. Kitson A. & Feo R) have also been retrieved.
Results
The nurse-patient relationship is a crucial component to meet the fundamental care needs, articulated in physical, relational, and socio-psychological dimensions. Commonalities with the patient-centred care movement and with that of compassionate and unfinished nursing care have been summarized. Moreover, models of care delivery, studies highlighting the perspective of patients with regards to the FOC and the relevance of nursing minimum data set have been highlighted.
Conclusions
It is important to continue to build a professional and scientific dialogue on fundamentals of care by including them in the professional and scientific agenda of priorities.
Key words: Fundamentals of care, Fundamental care, Narrative review.
Camilla Zanone Infermiera, Nefrologia e Neurologia, ASL NO Novara, Italia
Simona Milani Coordinatore CDS Infermieristica Università del Piemonte Orientale Polo formativo di Biella, ASL BI Biella, Italia
Manuela Ferrari CDS Infermieristica Università del Piemonte Orientale Polo formativo di Biella, ASL BI Biella, Italia
Antonella Croso Direttore Struttura Complessa Direzione Professioni Sanitarie (DI.P.SA), ASL BI Biella, Italia
Introduzione
La promozione delle cure fondamentali garantisce un miglioramento della qualità dell’assistenza. Con il termine cure mancate si indicano tutti gli interventi pianificati che vengono omessi, totalmente o parzialmente, dall’infermiere.
Obiettivi
Esplorare la percezione degli infermieri sulle cure mancate e valutare l’entità del fenomeno attraverso l’analisi della documentazione clinica.
Materiali e metodi
Si tratta di uno studio osservazionale condotto nei mesi di agosto e settembre 2020 tramite la somministrazione del questionario MISSCARE Survey agli infermieri che operano in tre reparti chirurgici dell’ASLBI. L’analisi delle cure perse è stata effettuata consultando la documentazione clinica relativa alla pianificazione dell’assistenza in prima giornata post-operatoria.
Risultati
Secondo il percepito dagli infermieri le principali cure perse sono la deambulazione del paziente (81%), la mobilizzazione passiva (78%) e la cura del cavo orale (58%); dall’analisi della documentazione, invece, le cure pianificate e non attuate sono: cura del cavo orale (72%), valutazione del sito di inserzione dei cateteri venosi periferici e centrali (49%), lavaggio delle mani dei pazienti (46%) e compilazione completa della documentazione infermieristica (36%). Complessivamente la percentuale di cure perse è del 24%.
Discussione e conclusioni
I risultati del nostro studio evidenziano come il fenomeno delle cure perse sia presente e come il percepito degli infermieri non sempre corrisponde a ciò che emerge dall’analisi della documentazione infermieristica.
Parole chiave: Cure infermieristiche, qualità dell’assistenza sanitaria, studio osservazionale, indagini e questionari, post- chirurgico.
Missed Nursing Care: results from an observational study conducted in the surgical wards of Biella Hospital
ABSTRACT
Introduction
The promotion of fundamental care ensures an improvement in the quality of care. The term missed care refers to all planned interventions that are omitted, totally or partially, by the nurse.
Objectives
To explore nurses’ perceptions of missed care and assess the extent of the phenomenon through analysis of clinical documentation.
Materials and methods
This was an observational study conducted in August and September 2020 through administering the MISSCARE Survey questionnaire to nurses working in three surgical wards of Biella Hospital. The analysis of missed care was conducted by consulting clinical records related to postoperative care planning on the first day.
Results
According to nurses’ perceptions, the main care missed were patient ambulation (81%), passive mobilization (78%), and oral care (58%); from the analysis of the documentation, however, the planned care that was not implemented were: oral care (72%), evaluation of peripheral and central venous catheter insertion site (49%), patient handwashing (46%), and complete completion of nursing documentation (36%). Overall, the percentage of missed care is 24%.
Discussion and conclusions
The results of our study show how the phenomenon of missed care is present and how the nurses’ perceptions do not always match what emerges from the analysis of nursing documentation.
Key words: Nursing care, quality of health care, observational study, surveys and questionnaires, post operative periods.
Alessia Gaeta Infermiera Milano
Paolo Ferrara Infermiere Tutor presso il Corso di Laurea in Infermieristica, polo didattico San Paolo – Milano
Anne Destrebecq Professore associato MED/45, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano
Stefano Terzoni Infermiere, tutor presso il Corso di Laurea in Infermieristica, polo didattico San Paolo – Milano
Introduzione
La Health Care Financing Administration considera mezzi di contenzione fisici e meccanici tutti i dispositivi applicati al corpo o nello spazio circostante la persona per limitare la libertà dei movimenti volontari. Le principali motivazioni all’applicazione di una contenzione sono la prevenzione delle cadute, la gestione di confusione e agitazione, la protezione dei presidi medicali. Il ricorso alla contenzione fisica non è esente da conseguenze: molti studi hanno evidenziato complicanze fisiche, e ripercussioni psicologiche, oltre a sentimenti di delusione ed imbarazzo, spesso condivisi anche dalla famiglia. Inoltre la decisione di ricorrere o meno alla contenzione fisica non è esente da conseguenze, essenzialmente di carattere emozionale, anche per il personale infermieristico e lo studente in formazione. Scopo dello studio è indagare la percezione e le conoscenze di un campione di infermieri e di studenti del Corso di Laurea infermieristica in merito al tema della contenzione fisica.
Materiali e metodi
Validazione della versione italiana del questionario di Janelli LM et al., (1992). Somministrazione dello strumento ad un campione di infermieri di diverse realtà sanitarie e di studenti del corso di Laurea in Infermieristica.
Risultati
Il Content Validity Index della versione italiana dello strumento è risultato pari a 0.96, la consistenza interna (alfa) maggiore a 0.80 in ogni domino. I domini “conoscenze” e “aspetti della pratica” presentano punteggi critici in 6 item su 15; il dominio “attitudini” dimostra complessivamente una propensione alla tematica soddisfacente, in particolare negli studenti.
Conclusioni
La versione italiana dello strumento si è dimostrata valida ed affidabile; i risultati ottenuti suggeriscono la necessità di maggior formazione degli studenti, un continuo aggiornamento degli infermieri e una maggior sensibilizzazione sul tema della contenzione fisica.
Parole chiave: contenzione fisica, conoscenze, percezioni, attitudini, aspetti della pratica, infermieri, studenti di infermieristica.
ABSTRACT
Introduction
The Health Care Financing Administration considers as physical and mechanical means of restraint all devices applied to the body or in the space surrounding the person to limit the freedom of voluntary movements. The main reasons for the application of a restraint are the prevention of falls, the management of confusion and agitation, the protection of medical devices. The event, however, is not without consequences: many studies have highlighted physical complications and psychological repercussions, as well as feelings of disappointment and embarrassment, often shared by the family. Moreover, the decision whether or not to resort to physical restraint is not without consequences, essentially of an emotional nature, also for the nursing staff. The objective of this study is to investigate the perception and knowledge of a sample of nurses and nursing students regarding physical restraint.
Methods
Validation of the Italian version of the questionnaire by Janelli LM et al. (1992); administration of the instrument to a sample of nurses from different health realities and students of the degree course in nursing.
Results
Internal consistency was 0.81 for the “knowledge” domain, 0.86 for “attitudes” and 0.84 for “Aspects of practice”. The Content Validity Index was 0.96.
The “ knowledge” and “ aspects of practice” domains scored critically in 6 items out of 15; the “attitudes” domain showed that the participants (students in particular) had satisfactory motivation towards this topic.
Conclusions
The Italian version of the tool has proved to be valid and reliable; the results obtained suggest the need for more training for students, continuous updating of nurses and greater awareness of the issue of physical restraint.
Key words: physical restraint, knowledge, perceptions, attitudes, aspects of practice, nurses, nursing students.
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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