RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Mayra Matteini (1), Tiziana Nannelli (2), Laura Rasero (3)
Chiara Muccio (1), Paolo Ferrara (2), Stefano Terzoni (3), Giulia Lamiani (4), Loris Bonetti (5), Luca Meani (6), Anne Destrebecq (7)
Laura Milani Infermiere, Direttore Didattico sezione di Crema – Corso di laurea in Infermieristica Università degli Studi di Milano
Anne Destrebecq Professore associato MED/45, Dipartimento di scienze biomediche per la salute, Università degli Studi di Milano
Valentina Giovinetti Infermiere, IRCCS Cardiologico Monzino – Milano
Stefano Terzoni Infermiere, tutor presso il Corso di laurea in Infermieristica, polo didattico San Paolo – Milano
Paolo Ferrara Infermiere, tutor presso il Corso di laurea in Infermieristica, polo didattico San Paolo – Milano
Introduzione
Vivere a stretto contatto con una persona affetta da schizofrenia è estremamente complesso ed espone i caregiver informali ad un aumentato rischio di sviluppare elevati livelli di Burden. Nonostante la rilevanza del fenomeno, gli approfondimenti nel panorama italiano sono scarsi. Obiettivo dello studio è misurare il livello di Burden e le caratteristiche sociodemografiche a esso associate in un campione di caregiver informali di persone affette da disturbo schizofrenico.
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio osservazionale, descrittivo multicentrico; la versione italiana della Perceived Family Burden Scale (I-MFBBS) è stata somministrata a un campione di caregiver informali presso i Centri Psico Sociali delle ASST Santi Paolo e Carlo (presidio San Paolo) di Milano, le ASST di Crema, Melegnano- Martesana, Cremona, e delle associazioni “Itaca” e “La Lente” di Cernusco sul Naviglio (Mi).
Risultati
106 caregiver hanno partecipato allo studio presentando un punteggio mediano di Burden pari a 116/200; maggiori livelli di Burden sono stati ottenuti dai caregiver disoccupati, da chi riveste il ruolo di genitore e con almeno 5 anni di esperienza di caregiving (p<0.05).
Conclusioni
La dimensione del fenomeno del Caregiver Burden è stata confermata su larga scala; ciò suggerisce che la presa in carico della persona affetta da schizofrenia da parte degli infermieri a livello territoriale sia necessariamente accompagnata da un continuo monitoraggio e attività di supporto del caregiver.
Parole chiave: Caregiver Burden, Schizofrenia, scala Perceived Family Burden.
The burden of the Caregiver of a schizophrenic person: a multicenter study
ABSTRACT
Introduction
Living closely to a person with schizophrenia is extremely complex and exposes informal caregivers to an increased risk of developing severe Burden levels. Despite the importance of the phenomenon, there are few insights in the Italian scenario. The aim of the study is to measure the burden level and associated sociodemographic characteristics in a sample of informal caregivers of people with schizophrenic disorders.
Methods
An observational, descriptive multicenter study was conducted. The Italian version of the Perceived Family Burden Scale (I-MFBBS) was administered to a sample of informal caregivers at the Psycho-Social Centres of the ASST Santi Paolo e Carlo (San Paolo Hospital) in Milan, the ASST in Crema, Melegnano- Martesana, Cremona, and the associations “Itaca” and “La Lente” in Cernusco sul Naviglio.
Results
106 caregivers participated in the study with a mean score of 116/200. Unemployed caregivers, parents and carers with at least 5 years of caregiving experience scored higher levels of Burden (p<0.05).
Conclusions
The scale of the Caregiver Burden phenomenon has been confirmed on a large scale. This suggests that the nursing care of the schizophrenic patient on a territorial level is necessarily accompanied by continuous monitoring and support activities of the caregiver.
Key words: Caregiver Burden, Schizophrenia, Perceived Family Burden Scale.
Annamaria Bagnasco PhD, MSN, RN, MEdSc, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario
Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Loreto Lancia MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila
Duilio Fiorenzo Manara MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Università Vita-Salute San Raffaele Milano
Laura Rasero MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Dipartimento di Scienze della Salute Università di Firenze
Gennaro Rocco PhD, MSN, RN, FAAN, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Direttore Scientifico Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica c/o OPI Roma
Maurizio Zega PhD, MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Componente Comitato Centrale FNOPI, Presidente Ordine Professioni Infermieristiche (OPI) di Roma
Barbara Mangiacavalli MSN, RN Presidente FNOPI
Beatrice Mazzoleni PhD, MSN, RN Segretaria Nazionale FNOPI, Humanitas University Milano
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCSI Direttore Scientifico CERSI-FNOPI, già Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova
Introduzione
Considerando l’aumento della popolazione anziana, della complessità assistenziale e del carico di lavoro a livello comunitario domiciliare è urgente descrivere l’ambiente di lavoro e la realtà assistenziale italiana di comunità. Lo sviluppo di questo studio è avvenuto in concomitanza con l’emanazione di alcune norme che si sono focalizzate nella ridefinizione dell’assistenza territoriale e che hanno previsto l’introduzione dell’infermiere di famiglia e di comunità, che ricoprirà un ruolo chiave nell’assistenza sociosanitaria integrata.
Obiettivo
Descrivere le caratteristiche dell’assistenza domiciliare sulla base degli indicatori di struttura, di processo ed esito.
Metodi
Questo è uno studio osservazionale descrittivo trasversale multicentrico che utilizza il metodo della survey. Lo studio utilizza dati quantitativi da tre fonti: a) raccolta di dati primari sotto forma di un questionario elettronico inviato a infermieri di assistenza domiciliare; b) dati secondari sull’esperienza del paziente e caregiver; c) dati dettagliati dalle banche clinico-assistenziali delle cure domiciliari. I dati saranno analizzati con indici di statistica descrittiva e inferenziale.
Conclusioni
L’analisi dei diversi contesti assistenziali territoriali nazionali consentirà di aumentare la conoscenza e la consapevolezza del bisogno di assistenza sanitaria comunitaria. La disponibilità di dati specifici potrà promuovere e supportare la figura dell’infermiere di famiglia e comunità nei contesti di assistenza sanitaria territoriale, in modo da aumentare la qualità assistenziale percepita dai pazienti e le loro famiglie.
Parole chiave: Infermiere di famiglia e di comunità, realtà assistenza territoriale, complessità assistenziale, studio osservazionale multicentrico.
Nursing in Italy AIDOMUS-IT: the study protocol
ABSTRACT
Introduction
Considered the increase in the elderly population, in the complexity of care and the workload for home care in the community, it is urgent to describe the work environment and the Italian community care setting. The development of this study occurred in conjunction with the issuing of new regulations that aim at redesigning community care, and which include the introduction of the family and community nurse, who will play a key role within integrated social and health care.
Objective
To describe the characteristics of domiciliary nursing care based on structure, process and outcome indicators.
Methods
This is a cross-sectional descriptive observational study using the survey method. The study uses quantitative data from three sources: a) the collection of primary data using an online questionnaire sent out to home care nurses; b) secondary data on the experience of patients and their informal carers; c) detailed data drawn from the clinical-healthcare databases of home care. Data will be analyzed using descriptive and inferential statistics.
Conclusions
The analysis of the different national community care contexts will enable to increase the knowledge and awareness of the need for community health care. The availability of specific data will promote and support the role of the family and community nurse in district health care contexts, in order to increase the quality of care perceived by patients and their families.
Key words: family and community nurses, community care settings, complexity of care, multicentre observational study.
Emanuela Vezzani (1), Giovanna Amaducci (2), Leonardo De Pascalis (3), Marina Iemmi (4), Daniela Mecugni (5),
Giovanni Battista La Sala (6)
Stefano Terzoni (1), Paolo Ferrara (2), Annalisa Lo Giudice (3), Anne Destrebecq (4)
Elena Lovicu (1), Giulio Bizzaglia (2), Caterina Galletti (3)
Annamaria Bagnasco PhD, MNS, RN, MEdSc, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova – Genova
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Roma
Loreto Lancia MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila – L’Aquila
Duilio Fiorenzo Manara MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Università Vita-Salute San Raffaele – Milano
Laura Rasero MSN, RN Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Dipartimento di Scienze della Salute Università di Firenze – Firenze
Gennaro Rocco PhD, MSN, RN, FAAN, FFNMRCSI Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Direttore Scientifico Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica c/o OPI Roma – Roma
Alessandra Burgio PhD Statistico Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT – Roma
Paolo Landa PhD Docente e Ricercatore di Economia Sanitaria Laval University, Québec, Canada
Milko Zanini PhD, MSoc, MSN, RN Docente e Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova – Genova
Barbara Mangiacavalli MSN, RN Presidente FNOPI, Presidente CERSI – FNOPI – Roma
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCSI, Direttore Scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova – Genova
Introduzione
Le cure domiciliari in Italia sono un’opzione di assistenza sanitaria mirata a fornire cure a lungo termine direttamente a casa dei pazienti. Tuttavia, essendo di competenza regionale, possono variare da una regione all’altra.
Obiettivi
Descrivere l’organizzazione dell’assistenza infermieristica sul territorio italiano, in termini di caratteristiche generali dei servizi erogati e definire una rete nazionale di contatti e collaborazioni con le Aziende territoriali.
Materiali e metodi
Studio osservazionale descrittivo trasversale condotto tra novembre 2022 e marzo 2023. Il questionario è stato somministrato ai Dirigenti infermieristici delle Aziende territoriali in formato elettronico.
Risultati
Hanno aderito 77 (72,6%) Aziende Sanitarie Locali (ASL) su 106. In termini di popolazione residente, la copertura ammonta al 75,3%. Dei 15 servizi in media per ASL ne sono disponibili 9. Mediamente diffuse le Case della salute, i Centri di cure intermedie, e la Centrale operativa territoriale, rispettivamente nel 48,1%, 41,6%, e 50,6% delle ASL. Il tempo di attesa è stato mediamente di 2 giorni per la prima visita e il primo accesso. Il personale è prevalentemente dipendente. Infermieri e operatori socio-sanitari (OSS) hanno l’età media più elevata.
Discussione e conclusioni
L’offerta dei servizi territoriali appare ampia e articolata, con forti disomogeneità su tutto il territorio nazionale. Questa prima fase dello studio ha permesso di attivare una rete di contatti nazionale con i 76 dirigenti e referenti dell’assistenza infermieristica territoriale e con altri oltre cento infermieri sul territorio. I risultati finali di questo studio permetteranno adattare l’assistenza domiciliare alle richieste del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e della popolazione.
Parole chiave: Assistenza infermieristica domiciliare, dirigenti di aziende territoriali, complessità assistenziale, studio osservazionale descrittivo trasversale.
Home Care Nursing in Italy AIDOMUS-IT: Preliminary data
ABSTRACT
Introduction
Home care in Italy is a health care option aimed at providing long-term care directly in patients’ homes, but may vary across regions, as each region is responsible for their organization.
Objectives
To describe the organization of home care nursing across Italy, in terms of general characteristics of the services provided and set up a national network of contacts and collaborations with community health services.
Materials and methods
A cross-sectional descriptive observational study conducted between November 2022 and March 2023. The questionnaire was administered online to the nursing managers of the community services.
Results
Out of 106 local health authorities (LHAs), 77 (72.6%) participated in this study. In terms of resident population, this included a coverage of 75.3%. Of 15 services in each LHA, 9 were available on average. Community Health Centres, Intermediate Care Centres, and Community Operations Centres were evenly spread in 48.1%, 41.6%, and 50.6% of the LHAs respectively. Mean waiting time was 2 days for the first visit and first access. Staff were prevalently employees. Nurses and healthcare assistants had the highest average age.
Discussion and conclusions
Community services were widespread, had varying structures, and differed across Italy. This first phase of the study enabled to establish a national network of contacts with 76 managers and contact persons of the community nursing services and with over one hundred other nurses in the community. The final results of this study will enable to adapt home care to the demands of the National Recovery and Resilience Plan (NRRP) and the population.
Key words: Home care nursing, directors of community services, healthcare complexity, cross-sectional descriptive observational study.
Beatrice Serranti Infermiere, Presidio Ospedaliero Santo Spirito in Sassia, Asl RM1, Roma, Italia
Silvana Paoletti Coordinatore attività pratiche e di tirocinio corso di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche, Università Cattolica del S. Cuore, Torino
Giuseppe Marmo Docente a contratto SSD MED/45 Università Cattolica del S. Cuore, Torino, Italia
Caterina Galletti Coordinatore attività pratiche e di tirocinio corso di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Italia
Introduzione
L’evoluzione della formazione universitaria ha modificato la definizione dell’offerta formativa e consentito lo sviluppo disciplinare delle scienze infermieristiche e dei saperi professionali. In Italia, il percorso di laurea magistrale si caratterizza per l’ampliamento e il rafforzamento di conoscenze riguardanti la disciplina infermieristica al fine di acquisire competenze avanzate per la salvaguardia della salute, l’organizzazione nei servizi, la formazione professionale e sanitaria, la ricerca.
Obiettivi
Analizzare i piani di studio e i programmi proposti nei curricula dei corsi di LM/SNT1 per esplorare i contenuti della disciplina infermieristica (MED/45) che sostengono le competenze core dei professionisti in formazione magistrale.
Materiali e metodi
Studio di tipo quali-quantitativo descrittivo. Per mappare l’offerta formativa dei moduli MED/45, estratti dalla Scheda Unica Annuale del Corso di Studio del sito ‘universitaly’, è stata costruita una griglia ad hoc. L’analisi dei titoli e dei contenuti dei moduli è stata effettuata con la content analysis deduttiva.
Risultati
L’analisi di contenuto ha consentito di evidenziare la varietà degli ambiti scientifici insegnati nei corsi di laurea magistrale dei differenti atenei. La tendenza nazionale è quella di dedicare maggior spazio all’ambito dell‘organizzazione della professione’ pur ponendo anche attenzione ad altri ambiti quale la ’infermieristica clinica’ e la ‘ricerca infermieristica’.
Discussione e conclusioni
Lo studio evidenzia come alcuni atenei stiano riorientando gli insegnamenti verso specifiche aree cliniche e assistenziali per rispondere a un nuovo bisogno di competenze avanzate nell’ambito dell’infermieristica di comunità. Sarà utile monitorare queste variazioni e comprendere sia il supporto dato dalla ricerca allo sviluppo disciplinare sia per riflettere sulla loro valorizzazione in ambito lavorativo.
Parole chiave: Laurea magistrale, disciplina infermieristica, curriculum infermieristico, analisi di contenuto.
The development of nursing disciplinary knowledge in Master’s Degree courses in Nursing Science: a quali-quantitative study
ABSTRACT
Introduction
The evolution of university education has changed the definition of the educational offer and allowed the disciplinary development of nursing sciences and professional knowledge. In Italy, the master’s degree program is characterized by the expansion and strengthening of knowledge concerning the nursing discipline in order to acquire advanced skills for health protection, organization of services, professional training and healthcare, research.
Objectives
Analyze the study plans and programs proposed in the curricula of the LM/SNT1 courses to explore the contents of the nursing discipline (MED/45) which support the core competencies of professionals in master’s training.
Materials and methods
Quali-quantitative descriptive study. An ad hoc grid was created to map the training offer of the MED/45 modules, extracted from the form of the programme of the studies of the ‘universitaly’ website. The analysis of the titles and contents of the modules was carried out with deductive content analysis.
Results
The content analysis allows to highlight the variety of scientific fields taught in the master’s degree courses of the different universities. The national trend is to devote more space to the ‘organization of the profession’ but also paying attention to other areas such as ‘clinical nursing’ and ‘nursing research’.
Discussion and conclusions
The study highlights how some universities are redirecting teaching towards specific clinical and care areas to respond to a new need for advanced skills in community nursing. It will be useful to monitor these variations and understand both the support given to development by disciplinary research and how they can be effectively exploited in the workplace.
Key words: Master’s degree, nursing discipline, nursing curriculum, content analysis.
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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Editor dei contenuti – Ufficio Stampa e Comunicazione FNOPI
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