RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Angelo Dante (1), Claudia Miniussi (2), Helga Margetic (3), Alvisa Palese (4)
Riccardo Sperlinga (1), Giuseppe Marmo (2), Silvio Geninatti (3), Silvana Paoletti (4), Anna Maria Derossi (5), Caterina Galletti (6), Maria Luisa Rega (7), Simona Gallizioli (8)
Valerio Di Nardo (1), Luca Borghi (2), Valerio Dimonte (3)
Daniele Marchetti Infermiere UOC Direzione Professioni Sanitarie e Sociali, ASST Papa Giovanni XXIII
Nadia Teresa Colombo Responsabile didattico di sezioneCorso di Laurea in Infermieristica di Bergamo, Università degli Studi di Milano – Bicocca, UOS Formazione Universitaria, ASST Papa Giovanni XXIII
Enrica Capitoni Responsabile UOS Formazione Universitaria, ASST Papa Giovanni XXIII
Introduzione
La soddisfazione lavorativa è una delle principali variabili su cui investire per promuovere la permanenza degli infermieri neolaureati all’interno della professione, a fronte dell’attuale e futura carenza cronica di personale infermieristico. L’obiettivo del presente studio è intraprendere la prima fase del processo di validazione in italiano del questionario di Murrells et al. (2009) particolarmente adatto agli infermieri neolaureati.
Materiali e metodi
Lo studio di validazione ha garantito la validità linguistica attraverso le fasi indicate da Beaton et al. (2000): traduzione forward, back-translation, valutazione da parte di un panel di cinque esperti per la definizione di una versione finale dello strumento. La validità di contenuto è stata verificata da un gruppo di nove esperti, sulle cui valutazioni è stato calcolato il Content Validity Index (CVI).
Risultati
La traduzione ha coinvolto due traduttori che, sulla base dei singoli lavori, hanno elaborato una sintesi, la cui adeguatezza è stata confermata dalla successiva back-translation. La validità linguistica è stata garantita dal panel di esperti che, attraverso lavoro autonomo e collettivo, è giunto alla condivisione di una versione dello strumento che ha conservato il numero di item originali. La validità di contenuto è stata dimostrata dal calcolo del CVI basato sulle valutazioni degli esperti sulla rilevanza di ogni item.
Discussione e conclusioni
In questa prima fase di traduzione e di validazione, lo strumento ha dimostrato un’adeguata validità linguistica e di contenuto. Questo rappresenta un punto di partenza per proseguire il lavoro attraverso il pretest e la verifica della validità di costrutto, di criterio e dell’affidabilità.
Parole chiave: soddisfazione lavorativa, laureati in Infermieristica, personale infermieristico/organizzazione e gestione.
Linguistic and content validity of Murrells’ questionnaire to evaluate for assessing job satisfaction in newly graduate nurses
ABSTRACT
Introduction
Job satisfaction is one of the main variables on which to invest in order to promote the retention of newly graduated nurses within the profession, taking into account the ongoing and future chronic staff shortages. This study aims to undertake the first phase of the validation process of the Italian version of the questionnaire of Murrells et al. (2009), which is particularly suitable for newly graduated nurses.
Materials and Methods
Beaton et al.’s (2000) translation and adaptation process guided the linguistic validation process: forward translation, back-translation and consensus conference have been carried out by a panel of five experts who designed an agreed version of the tool. Content validity was assessed by a committee of nine experts. This evaluation allowed the calculation of the Content Validity Index (CVI) of the Murrells’ Italian version.
Results
Forward translation involved two independent translators who produced a synthesis of their individual works, whose adequacy was confirmed by subsequent back-translation. Linguistic validity was ensured by the panel of experts who, through individual and group work, agreed on a version of the tool that kept the original number of items. Content validity was demonstrated by computing the CVI based on each item relevance rating.
Discussion and conclusions
In this first phase of translation and validation, the Italian tool demonstrated adequate linguistic and content validity. This represents a baseline for further development through pretesting and checking for construct, criterion, and reliability validity.
Key words: job satisfaction, bachelor degree in nursing education, nursing staff/organisation & management.
Loris Bonetti RN, MScN, PhD, Responsabile Centro di Competenza Ricerca Infermieristica, Area Infermieristica, Ente Ospedaliero Cantonale, Bellinzona, Docente professionista Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Master e Bachelor degree in Cure Infermieristiche, Svizzera
Antonia Demarchi RN, MScN, Direttore Professioni Sanitarie, Ulss 6 Euganea, Padova, Presidente Accademia Scienze Infermieristiche, Italia
Stefano Terzoni RN, MScN, PhD, Direttore didattico, Corso di laurea in Infermieristica, Università degli Studi di Milano – Polo San Paolo, ASST Santi Paolo e Carlo, presidio S. Paolo – Milano, Fellow, European Association of Urology Nurses, Italia
Antonio Pignatto Professore a contratto di Psicologia Sociale presso il Dipartimento di Psicologia, Corso di Laurea in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione. Università IUSTO Rebaudengo Torino, Italia
Antonietta Fortunato RN, MScN Responsabile DAPSS Presidi Cernusco Melzo e Cassano ASST Melegnano e Martesana Milano, Italia
Paola Arcadi RN, MScN, Phd student Direttore didattico Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Milano, Italia
Barbara Sappa RN, MscN Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, Italia
Cinzia Botter RN, MScN, Direttore RSD Habilita Hospital & Research, Ciserano di Zingonia, Italia
Silvia Giacomelli RN, MScN CPSI Infermiera MURG subintensiva, Azienda Universitaria Ospedali Riuniti Ancona, Docente a contratto Corso di Laurea in infermieristica UNIVPM, Ancona Italia
Bianca Gritti RN, MScN Direttore del Distretto Cremasco, ASST Crema, Italia
Eleonora Zanella RN, MScN, PhD student Tutor didattico Corso di laurea in infermieristica Università degli studi di Milano Statale, Sezione di Cernusco sul Naviglio, Italia
Sergio Nobile RN, MScN, Coordinatore Infermieristico ASST Ovest Milanese, Italia
Lorena Salvini RN, MScN,ASST-Monza, Humanitas University, Department of Medicine, Pieve Emanuele, Milano, Italia
Introduzione
Il processo di cura deve passare attraverso una chiara rappresentazione del concetto di salute, per riflettere i valori dei cittadini.
Obiettivi
Lo scopo dello studio è stato quello di strutturare e validare il Questionario sulla Percezione della Salute (QPS) volto ad indagare il concetto di salute nella popolazione generale italiana. L’obiettivo secondario è stato quello di valutare le differenze di percezione di salute in rapporto ad alcune variabili demografiche.
Materiali e metodi
Il questionario è stato creato considerando i risultati di un precedente studio qualitativo. La validità di contenuto è stata valutata consultando quattro esperti, tramite tecnica Delphi. È stata quindi condotta una survey, per valutare la validità di costrutto, tramite analisi fattoriale esplorativa. La consistenza interna è stata valutata calcolando l’alpha di Cronbach (α). L’affidabilità della stabilità è stata valutata tramite la IntraClass Correlation (ICC). Sono stati quindi fatti dei confronti nelle modalità di risposta, considerando alcune caratteristiche dei partecipanti.
Risultati
Il questionario creato è costituito da 35 item, ai quali è possibile rispondere con una scala di Likert a 4 opzioni (completamente d’accordo – completamente in disaccordo). Alla survey hanno partecipato 385 persone. I risultati hanno dimostrato che lo strumento è monodimensionale ed ha una buona validità di contenuto ed affidabilità (α=0.86, range ICC= 0.6-0.9). Emergono differenze significative rispetto al concetto di salute su alcuni item, considerando le caratteristiche dei partecipanti, come il genere, l’età, la presenza di malattie croniche, e se si assumeva terapia farmacologica.
Discussione e conclusioni
Lo strumento ha buone proprietà psicometriche di affidabilità e stabilità ed è in grado di discriminare il concetto di salute, considerando le caratteristiche dei partecipanti suddette. Potrà risultare utile nel comprendere qual è il concetto di salute nella popolazione e adeguare le cure di conseguenza.
Parole chiave: Salute, società, valori sociali, studio di validazione, infermiere.
What is health to you? Development and validation of the Health Perception Questionnaire (QPS) in the Italian population
ABSTRACT
Introduction
Care must pass through a clear representation of the concept of health in order to reflect the values of citizens.
Objectives
The aim of the study was to structure and validate the Health Perception Questionnaire (HPQ), to investigate the concept of health in the general Italian population. The secondary objective was to evaluate the differences in health perception in relation to some demographic variables.
Materials and methods
The questionnaire was created considering the results of a previous qualitative study. Content validity was assessed by consulting four experts, using the Delphi technique. A survey was then conducted to assess construct validity of the questionnaire by means of exploratory factor analysis. Internal consistency was assessed by calculating Cronbach’s alpha (α). Test-retest reliability was assessed with the Intraclass Correlation coefficient (ICC). Comparisons were then made in the responses, considering certain characteristics of the participants.
Results
The newly developed questionnaire consists of 35 items, which can be answered using a 4-option Likert scale (completely agree – completely disagree). A total of 385 people participated in the survey. The questionnaire is monodimensional and has good content validity and reliability (α=0.86, ICC range 0.6-0.9). Significant differences emerged with respect to the concept of health on some items, considering the characteristics of the participants, such as gender, age, presence of chronic disease, and chronic therapy intake.
Discussion and conclusions
The instrument has good psychometric characteristics of reliability and stability and can discriminate the concept of health, considering some peculiarities of the participants. It may be useful in understanding what the concept of health is in the population and adjust care accordingly.
Key words: Health, societies, social values, validation study, nurse.
Alessio Ramazzina (1), Claudio Pognani(2)
Simonetta Cesa (1), Monica Casati (2), Giancarlo Galbiati (3), Pasqualina Colleoni (4), Tiziano Barbui (5), Laura Chiappa (6), Enrica Capitoni (7)
Alessandra Ferrari (1), Stefano Terzoni (2), Paolo Ferrara (3), Marco Provenzano (4), Anne Destrebecq (5)
Valentina Simonetti* PhD, Tutor Didattico Corso di Laurea in Infermieristica – “Università Politecnica delle Marche” – Polo didattico di Ascoli Piceno. Professore a contratto Università Politecnica delle Marche e l’Università G. d’Annunzio di Chieti
Dania Comparcini* PhD, Infermiera Coordinatrice, A.O. Ospedali Riuniti di Ancona. Professore a contratto Università Politecnica delle Marche, Ancona
Letizia Tesei Infermiera Coordinatrice, referente di sede U.O.C. Area Infermieristico- ostetrica AV2 ASUR Marche, Professore a contratto Università Politecnica delle Marche e Università G. d’Annunzio di Chieti
Gaetano Sorrentino Area Manager Toscana, Gruppo Korian Italia
Giancarlo Cicolini PhD, Ricercatore Dipartimento Scienze biomediche e Oncolgia umana – Università Aldo Moro – Bari
*Equally contributed
Introduzione
Il giro visita (GV) è una prassi che affonda le sue radici in epoche molto remote e, seppur consolidata, essendo una componente chiave delle attività sanitarie, viene spesso sottovalutata come parte della pianificazione e gestione assistenziale. Numerosi studi, riportano un’enorme variabilità sia negli scopi che nella conduzione dei GV, con la figura dell’infermiere che rimane spesso invisibile all’interno del processo, con ripercussioni negative sugli outcomes clinici ed emozionali dell’assistito. L’obiettivo della revisione è quello di riassumere le principali evidenze sulla prassi del GV come strumento evidence-based a supporto della clinical governance in ambito sanitario.
Materiali e metodi
E’ stata effettuata una revisione integrativa della letteratura, condotta sul database MedLine, attraverso PubMed, per identificare gli studi primari indicizzati che hanno indagato il GV come prassi in grado di garantire la qualità in sanità.
Risultati
I 24 studi inclusi nella revisione hanno permesso di identificare quattro tematiche principali legate alla prassi del GV: (I) “qualità percepita dagli operatori”; (II) “qualità percepita dalla persona assistita”; (III) “qualità gestionale”; (IV) “qualità professionale”.
Conclusioni
Un GV strutturato, su base giornaliera e che prevede strumenti evidence-based migliora la qualità gestionale, l’efficienza (contenimento dei costi e aumento della produttività, intesa come rapporto tra volume di prestazioni e costi), l’integrazione tra i processi aziendali e la qualità professionale. Inoltre, al fine di migliorare la qualità percepita, la prassi del GV necessita di essere rivista sotto vari aspetti: coinvolgimento di tutti i componenti del team, pazienti e career, consapevolezza del ruolo professionale, comunicazione all’interno della triade medico-infermiere-paziente.
Parole chiave: Giro visita, qualità, esiti, soddisfazione, sicurezza, ruolo infermieristico.
ABSTRACT
Introduction
The ward round is a long-standing practice rooting in bygone times. Despite being a key component of health care activities, it is often underestimated in care planning and management. Many studies report an enormous variance both in the purposes and in the management of the ward round, with nurses often invisible within the process and negative consequences on the patients’ clinical and emotional outcomes. The aim of the review is to summarize the main evidences regarding the WR practice as an evidence-based tool supporting the clinical governance in healthcare system.
Methods
An integrative review has been conducted using MedLine database, through PubMed, in order to identify primary indexed studies investigating the WR as a practice to ensure quality in the healthcare system.Results The 21 studies included in the review allowed to identify four main issues regarding WR: (I) “perceived quality by health professionals”; (II) perceived quality by patient”; (III) “quality management”; (IV) “professional quality”.
Conclusions
A structured WR, on a daily basis and with evidence-based tools, improves the managerial quality, the efficiency (cost containment and increased productivity – in terms of the ratio between volume of services provided and costs), the integration between business processes and professional quality. Moreover, in order to improve the perceived quality, the ward round practice needs to be reconsidered in a number of aspects: involvement of all the team members, patients and careers, awareness of the professional role, communication within the triad physician-nurse-patient.
Key words: Ward Round, quality, outcomes, satisfaction, safety, nurse role.
Annamaria Bagnasco PhD, MSN, RN, MEdSc, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Gianluca Catania PhD, MSN, RN, Docente e Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Nicola Pagnucci RN, MSN, Assegnista di Ricerca, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma, Italia
Giancarlo Cicolini PhD, MSN, RN, Ricercatore Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari, Italia
Alberto Dal Molin PhD, MSN, RN, Professore AssociatoDipartimento di Medicina Traslazionale Università del Piemonte Orientale di Novara Direzione delle Professioni Sanitarie – A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, Novara, Italia
Loreto Lancia MSN, RN, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila, L’Aquila, Italia
Maura Lusignani MSN, RN, Professore Associato Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute Università degli Studi di Milano, Milano, Italia
Daniela Mecugni MSN, RN, Professore Associato Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico Padiglione de Sanctis – Campus universitario San Lazzaro, Reggio Emilia, Italia
Paolo Carlo Motta MSN, RN,Professore Associato Dipartimento di Specialità medico-chirurgiche, Scienze radiologiche e Sanità pubblica Università degli Studi di Brescia, Brescia, Italia
Roger Watson PhD, RN, FSB, FRCN, FAAN, Academic Dean in the School of Nursing, Southwest Medical University, Cina
Mark Hayter PhD, RN, M.Med.Sci, FEANS, SFHEA, FRCSI, FRCN, FAAN Head of Nursing, Manchester Metropolitan University, Manchester, UK
Francesca Napolitano RN, MSN, Dottoranda, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Alessio Signori Biostatistico, PhD, Professore Associato, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Milko Zanini PhD, MSN, MSoc, RN, Docente e Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCS, Già Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
& Working Group CEASE-IT
Introduzione
La violenza sul luogo di lavoro rappresenta un fenomeno in forte crescita in particolar modo per gli infermieri. Le conseguenze di questo fenomeno possono estendersi oltre le singole vittime, alla sicurezza e alla qualità dei servizi offerti alla popolazione.
Obiettivo
Descrivere le caratteristiche degli episodi di violenza vissuti dagli infermieri sul posto di lavoro e identificare le differenze tra gli infermieri che hanno subito violenza e coloro che non l’hanno subita.
Metodi
Uno studio trasversale è stato realizzato coinvolgendo gli infermieri di area medica, chirurgica, area critica e servizi territoriali di 22 strutture sanitarie italiane. L’ambiente di lavoro è stato valutato attraverso il Practice Environment Scale of the Nursing Work Index, lo staffing con le domande tratte dall’indagine RN4CAST Italia, la violenza subita attraverso la versione italiana del questionario Violence in Emergency Nursing and Triage.
Risultati
Seimila settantanove infermieri hanno partecipato allo studio, 1969 (32,4%) hanno subito violenza. La minaccia verbale è stata la forma di violenza più subita (84%). Dal confronto tra gli infermieri che non hanno subito violenza rispetto a coloro che l’hanno subita sono risultate statisticamente significative le differenze tra variabili appartenenti a: (a) caratteristiche dei professionisti, (b) caratteristiche degli assistiti, (c) caratteristiche organizzative e professionali, (d) misure preventive presenti sul posto di lavoro, (e) caratteristiche dell’ambiente di lavoro.
Conclusioni
Lo studio ha mostrato le vaste dimensioni e la natura multifattoriale di questo fenomeno in ogni contesto assistenziale italiano. Solo attraverso programmi integrati e multimodali di prevenzione e gestione è possibile contrastare la violenza sul lavoro.
Parole chiave: Ambiente di lavoro, conseguenze, COVID-19, fattori predittivi, infermieristica, violenza sul posto di lavoro.
Workplace violence towards Italian nurses during the COVID-19 pandemic: multicentre analytical descriptive observational study (CEASE-IT Study)
ABSTRACT
Introduction
Workplace violence has grown in recent years, especially for nurses. The consequences of this phenomenon can extend beyond individual victims and witnesses to affect the organization of the local service and entire health systems with implications on the safety and quality of services offered to the population.
Although the number of studies relating to this phenomenon has grown in recent years, to have a broader and more comprehensive knowledge, it is necessary to conduct studies in clinical care areas other than those most studied, such as emergency and psychiatry.
Objective
To describe workplace violence characteristics experienced by nurses in Italian hospitals and the community and identify the significant differences that emerged from the responses provided by nurses who have suffered violence compared to those who have not experienced it.
Results
Six thousand seventy-nine nurses participated in the study, of which 1969 (32.4%) were subjected to violence. The verbal threat was the most common form of violence experienced, reported by 84% of nurses who experienced violence. The differences between some measured variables belonging to (a) nurse characteristics, (b) patient characteristics, (c) organizational and professional characteristics, (d) preventive measures in the workplace, (e) characteristics of the work environment.
Conclusions
The study highlighted the vast dimensions and the multifactorial nature that this phenomenon assumes in every Italian assistance context. It is possible to combat workplace violence only through integrated and multimodal prevention and management programs that consider the multifactorial nature of this phenomenon.
Key words: COVID-19, consequences, nursing, predictive factors, working environment, workplace violence.
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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Editor dei contenuti – Ufficio Stampa e Comunicazione FNOPI
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