RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Luisa Sist Coordinatore Didattico, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
Mariella Dammiano Infermiera, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
Chiara Donati Infermiera, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
Marco Milioni Infermiere, Azienda Usl di Bologna
Giovanni Lorenzo Scotto Infermiere, Azienda Usl di Bologna
Roberta Armuzzi Infermiera, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
Arcangela Curatolo Infermiere, Azienda Usl di Bologna
Cosma Caterina Guerra Coordinatore Assistenziale, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
Giulia Isilibech Infermiera, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
Elisa Lenzi Infermiere, Azienda Usl di Bologna
Barbara Martelli Coordinatore Assistenziale, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
Luca Marzola Responsabile UO Assistenziale, Azienda Usl di Bologna
Meris Fiamminghi Dirigente Professioni Sanitarie Area Infermieristica, Azienda Usl di Bologna
Beatrice Botta Infermiera, Corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano, sezione ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
Vincenza Aloia Infermiera tutor, Corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano, sezione ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
Giuseppe Luca Re Infermiere tutor, Corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano, sezione ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
Antonio Capodilupo Psicologo, contrattista Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università “La Sapienza” di Roma
Cristina Di Vilio Infermiera, Servizio Trasporti INMI “L. Spallanzani”, Roma
Benedetta Pucci Infermiera, reparto Rianimazione INMI “L. Spallanzani”, Roma
Paola Giordani Case Manager Infermieristico INMI “L. Spallanzani”, Roma
Daniela Milordo Coordinatore Infermieristico UOC Rianimazione INMI “L. Spallanzani”, Roma
Alessia De Angelis Dirigente infermieristico Dipartimento Professioni Sanitarie ASL Roma 3
Introduzione
Le ondate dei contagi da COVID-19 gravano pesantemente sulle strutture ospedaliere e impongono un carico notevole, lavorativo ed emotivo, agli operatori sanitari.
Obiettivi
Questo studio intende rilevare il livello di Stress Post-Traumatico e il grado di Resilienza negli infermieri di Terapia Intensiva.
Metodi
Lo studio osservazionale trasversale è stato condotto presso un ospedale del Centro Italia dal 10 gennaio al 10 febbraio 2021, proponendo agli infermieri l’autosomministrazione della scala PTSS-10 e il Questionario della Resilienza. I questionari sono stati inviati a coloro che hanno aderito all’invito trasmesso con mail aziendale. La compilazione è avvenuta online con lo strumento Google Moduli.
Risultati
Il campione, di convenienza, comprende 41 infermieri, prevalentemente di sesso femminile, con età media di 29 anni (ds = 4,4) e con presenza in servizio di 2,5 anni (ds = 5,9). Il livello medio di Stress Post–Traumatico è pari a 32 punti (ds = 13,49) e risulta essere inversamente correlato con il livello medio di Resilienza (media = 21,9 e ds = 3,3).
Conclusioni
Seppure in misura contenuta, il campione accusa Disturbo da Stress Post-Traumatico, nonostante le risorse di Resilienza siano risultate come “buone”. Ulteriori studi potranno confrontare unità di Terapia Intensiva COVID e non COVID, per valutare il reale ruolo della pandemia COVID sull’insorgenza del Disturbo da Stress Post-Traumatico. In situazione di elevato stress, si raccomanda di praticare uno screening precoce, per prevenirne l’impatto psicologico negli infermieri, e di attuare politiche e interventi per attenuare il rischio di Disturbo da Stress Post-Traumatico.
Parole chiave: Infermieri di terapia intensiva, disturbo da stress post-traumatico, resilienza.
Secondary post-traumatic stress disorder and resilience during covid-19: results of an observational study carried out in intensive care units
ABSTRACT
Introduction
The waves of COVID-19 infections weigh heavily on hospitals and impose a significant work and emotional burden to health professionals.
Objectives
This study intends to detect the level of post-traumatic stress and the degree of resilience in intensive care nurses.
Methods
The cross-sectional observational study was carried out at a hospital in Central Italy from 10th January to 10th February 2021, proposing the self-administration of the PTSS-10 scale and the Resilience Questionnaire to nurses. The questionnaires were sent to those who accepted the invitation directed by company email. The compilation took place online with the Google Forms tool.
Results
The sample, of convenience, includes 41 nurses, mainly female, with an average age of 29 years (sd = 4.4) and with a presence in service of 2.5 years (sd = 5.9). The average level of Post-Traumatic Stress was equal to 32 points (ds = 13,49) and appears to be inversely correlated with the average level of Resilience (mean = 21.9 and ds = 3.3).
Conclusions
Although to a limited extent, the sample accuses Post-Traumatic Stress Disorder, despite the Resilience resources being qualified as “good”. Further studies will compare COVID and non-COVID intensive care units, to evaluate the real role of the COVID pandemic on the onset of Post-Traumatic Stress Disorder. In situations of high stress, it is recommended to practice early screening, to prevent its psychological impact on nurses, and to implement policies and interventions to mitigate the risk of Post-Traumatic Stress Disorder.
Key words: Critical care nurses, post-traumatic stress disorder, resilience.
Giuliano Anastasi MSN, RN; Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze – ASP Catanzaro, Italia
Barbara Pizzuco Professoressa a Contratto – Università Cattolica del Sacro Cuore, Italia
Introduzione
Negli ultimi anni la professione infermieristica è stata protagonista di una tanto rapida quanto necessaria evoluzione. Anche in Italia, al pari dei Paesi esteri, gli infermieri sono riusciti ad affermarsi in vari ambiti come professionisti autonomi e di rilievo, come emerso durante l’attuale pandemia COVID-19. Questo processo è stato reso possibile anche grazie alla formazione post-laurea.
Obiettivi
Valutare le percezioni degli infermieri italiani riguardo spendibilità e valorizzazione della formazione post-laurea nonché opportunità di carriera e soddisfazione lavorativa durante l’emergenza COVID-19.
Metodi
Studio descrittivo trasversale con campione di convenienza. I dati sono stati ottenuti tramite un questionario ad hoc ed anonimo, diffuso online tra Novembre e Dicembre 2020. I dati sono stati elaborati mediante il software SPSS.
Risultati
Dai 954 questionari inclusi è emerso che la maggior parte degli infermieri percepisce una ridotta spendibilità e valorizzazione della formazione post-laurea. Tra gli infermieri con formazione post-laurea, molti non hanno opportunità di carriera e si mostrano insoddisfatti, al punto da pentirsi della scelta lavorativa.
Conclusioni
Sembra che in Italia non sia ancora riconosciuto ed impiegato pienamente il potenziale della formazione post-laurea degli infermieri, e l’emergenza COVID-19 non ha modificato questa tendenza. Questo fenomeno potrebbe avere ricadute sul benessere dei professionisti e sul funzionamento delle organizzazioni. È auspicabile pertanto che la gestione delle risorse infermieristiche in Italia cambi, orientandosi verso un management che consideri l’evoluzione professionale e le competenze specialistiche, in modo da migliorare l’empowerment degli infermieri, l’efficienza ed efficacia del Servizio Sanitario Nazionale e la qualità della salute offerta ai cittadini.
Parole chiave: Formazione post-laurea, infermieri, COVID-19, studio trasversale, Italia.
Postgraduate education and understanding of enhancement, use, career opportunities and job satisfaction of the Italian nurses: a cross-sectional study during the COVID-19 pandemic
ABSTRACT
Introduction
In recent years, the nursing profession has been the protagonist of a rapid and necessary evolution. During the current COVID-19 pandemic, in Italy and in other countries, nurses have managed to establish themselves in different fields as independent and prominent professionals. This process has been also possible thanks to the postgraduate education.
Objectives
Evaluating the Italian nurses’ perceptions about the use and enhancement of postgraduate education, as well as career opportunities and job satisfaction during the COVID-19 emergency.
Methods
Cross-sectional descriptive study using a convenience sample. The data are the results of an ad hoc and anonymous online survey carried on between November and December 2020. The data were processed using the SPSS software.
Results
What emerged from the 954 online questionnaires is that most nurses see a reduced use and minimal enhancement of postgraduate education. Many of the nurses trained with a postgraduate education have found no job opportunities, and are so dissatisfied that they regret their career choice.
Conclusions
It seems that in Italy the potential of postgraduate education for nurses is not yet fully recognized and used, and even the COVID-19 emergency has not change this trend. This phenomenon could have repercussions on the well-being of professionals and the functioning of organizations. It is therefore desirable that the management of nursing resources in Italy change, giving more importance to the professional development and specialist skills of nurses. This will improve the empowerment of nurses, the efficiency and effectiveness of the National Health Service and the quality of health offered to citizens.
Key words: Postgraduate education; nurses, COVID-19, cross-sectional study, Italy.
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