RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Angela Cuoco PhD, IRCSS Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, Italia
Angela Durante Ricercatrice, Centro Interdisciplinare Health Science, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e SITRA, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Pisa e Massa, Italia
La ricerca con metodo misto (RMM) è un approccio all’indagine che prevede la raccolta di dati sia quantitativi che qualitativi, l’integrazione delle due forme di dati e l’utilizzo di progetti distinti che possono coinvolgere presupposti filosofici e quadri teorici. Essa può consentire ai ricercatori infermieri di esplorare e comprendere i complessi processi relativi alla salute umana. I quattro disegni di MM più comuni proposti in letteratura sono: il convergent parallel design (disegno convergente parallelo); l’explanatory sequential design (disegno sequenziale esplicativo); l’exploratory sequential design (disegno sequenziale esplorativo) e l’embedded design (disegno incorporato). L’integrazione dei risultati quantitativi e qualitativi nei MM è un passaggio fondamentale e rientra tra i principi cardine che qualificano uno studio come metodo misto. Le meta-inferenze sono le intuizioni derivate dall’integrazione delle inferenze quantitative e qualitative alla fine di uno studio, sono cruciali per ottenere valore aggiunto e sinergia nella ricerca con metodi misti. I Joint display, strumenti visuali d’integrazione, possono essere considerati concettualmente come uno strumento per integrare e presentare simultaneamente i dati quantitativi e qualitativi di uno studio ed includendo il risultato della loro interpretazione (meta-inferenze). Sebbene l’importanza e l’appropriatezza dell’utilizzo dei metodi misti (MM) in ambito sanitario, e in particolare nel campo infermieristico, siano ampiamente riconosciute, costruire un disegno di ricerca rigoroso che produca un’effettiva integrazione dei metodi risulta tuttavia complesso. Errori comuni vengono commessi e non rendono un MM puramente misto. Questo lavoro si prefigge di fornire una guida alla definizione di metodo misto e delle sue componenti fondamentali.
Parole chiave: Ricerca infermieristica, metodi misti, integrazione, ricerca qualitativa, ricerca quantitativa.
The essence of the mixed method and the need for integration to make it so: definitions, types, and examples of mixed methods in nursing research
ABSTRACT
Mixed method research (MMR) is an approach to inquiry that involves collecting both quantitative and qualitative data, integrating the two forms of data, and using distinct designs that may involve philosophical assumptions and theoretical frameworks. It can enable nurse researchers to explore and understand complex processes related to human health. The four most common MM designs proposed in the literature are convergent parallel design; explanatory sequential design; exploratory sequential design; and embedded design. The integration of quantitative and qualitative results into MM is a key step and is among the cardinal principles that qualify a study as a mixed method. Meta-inferences are the insights derived from integrating quantitative and qualitative inferences at the end of a study; they are crucial to achieving added value and synergy in mixed methods research. Joint displays, visual integration tools, can be conceptually considered as a means of simultaneously integrating and presenting quantitative and qualitative data from a study and including the result of their interpretation (meta-inferences).Although the importance and appropriateness of using mixed methods (MM) in health care, and particularly in nursing, are widely recognized, constructing a rigorous research design that produces effective integration of methods is nevertheless complex. Common mistakes are made and do not make a purely mixed MM. This paper aims to provide guidance on the definition of mixed methods and its key components.
Key words: Nursing research, mixed methods, integration, qualitative research, quantitative research.
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCSI Direttore Scientifico CERSI-FNOPI; già Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
Paolo Landa PhD, Ricercatore, Département des opérations et systèmes de décision, Faculté des sciences de l’administration, Université Laval, Québec (Canada); Axe Santé des Populations et Pratiques Optimales en Santé; Groupe de Recherche en Écologie Buccale, Université Laval; Centre de Recherche du Centre Hospitalier Universitaire de Québec, Canada
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI; Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Italia
Annamaria Bagnasco PhD, MSN, RN, MEdSc, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI; Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
Alessandra Burgio Dirigente di Ricerca, Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), Roma, Italia
Valeria Caponnetto PhD, MSN, RN, Ricercatrice, Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila, Italia
Stefano Domenico Cicala PhD, UOSD Statistica e Flussi Informativi sanitari, AGENAS – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Roma, Italia
Giancarlo Cicolini PhD, MSN, RN, Professore Ordinario, Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina e Odontoiatria, Università degli Studi “G.d’Annunzio” Chieti – Pescara, Italia
Manuele Cesare PhD, MSN, RN, Ricercatore, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma, Italia
Marco Di Nitto PhD, MSN, RN, Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Italia
Paolo Iovino PhD, MSN, RN, Ricercatore, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli studi di Firenze, Italia
Loreto Lancia MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila, Italia
Yari Longobucco PhD, MSN, RN, Ricercatore, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli studi di Firenze, Italia
Duilio Fiorenzo Manara MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI; Professore Associato Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, Italia
Ilaria Marcomini PhD, MSN, RN, Ricercatrice, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, Italia
Beatrice Mazzoleni PhD, MSN, RN, Segretario nazionale FNOPI – Roma; Università Humanitas, Milano, Italia
Alvisa Palese PhD, MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI; Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi di Udine, Italia
Laura Rasero MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli studi di Firenze, Italia
Gennaro Rocco PhD, MSN, RN, FAAN, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Direttore Scientifico Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica c/o OPI Roma, Italia
Francesco Zaghini PhD, MSN, RN, Ricercatore, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Italia
Maurizio Zega PhD, MSN, RN, Vicepresidente FNOPI, Roma, Italia
Barbara Mangiacavalli MSN, RN, Presidente FNOPI, Roma Italia
Introduzione
L’invecchiamento della popolazione e l’aumento della cronicità richiedono un rafforzamento dell’assistenza territoriale. In Italia, tuttavia, mancano stime affidabili sui costi dell’assistenza infermieristica domiciliare, elemento cruciale per una pianificazione sostenibile dei servizi.
Obiettivi
Stimare il costo medio dell’assistenza infermieristica domiciliare sulla base dei dati del progetto AIDOMUS-IT.
Materiali e metodi
Studio osservazionale trasversale multicentrico, basato su due fasi di raccolta dati (aprile – ottobre 2023 per la prima fase e marzo 2024 per la seconda fase). Sono stati analizzati il tipo di prestazioni, i materiali utilizzati, il costo del personale, il tempo di assistenza e di trasporto. È stata condotta un’analisi di sensibilità deterministica e probabilistica per valutarne la robustezza.
Risultati
Il costo medio giornaliero di una persona presa in carico in assistenza domiciliare (senza considerare il costo delle prestazioni erogate) è pari a €27,78. Tale costo potrebbe essere pari a € 120,81 se si considerassero anche i costi (stimati) delle prestazioni erogate al domicilio. In media, un infermiere effettua 6,84 accessi a domicilio per turno. Tra le variabili che influenzano maggiormente il costo complessivo vi è il numero di pazienti assistiti per turno.
Discussione e conclusioni
L’assistenza infermieristica domiciliare si conferma un’alternativa economicamente vantaggiosa rispetto al ricovero ospedaliero. Investire in questo ambito può migliorare l’efficienza del sistema, la qualità delle cure e gli esiti per i pazienti cronici.
Parole chiave: Assistenza infermieristica domiciliare, costo, servizi territoriali, cronicità, analisi economica.
Costs of home care nursing in Italy: evidence from the AIDOMUS-IT study
ABSTRACT
Introduction
The aging of the population and the growing prevalence of chronic diseases require the reinforcement of home care nursing. However, in Italy there are no reliable estimates of the costs related to home healthcare. This is important for an optimal service plan.
Objectives
To estimate the average costs of home health care nursing based on data from the AIDOMUS-IT study.
Materials and methods
Multicentre observational cross-sectional study based on two data collection periods (2023-2024). The types of activities, materials used, staff costs, care time and transport were assessed. Deterministic and probabilistic sensitivity analysis was performed to test the robustness of the estimates.
Results
The average daily cost per person cared for at home is equal to € 27,79. This cost could be € 120,81 if the (estimated) costs of the services provided at home were also considered. The daily number of accesses per nurse in one shift is equal to € 6,84. The number of patients cared for per shift is the most influential variable influencing costs.
Discussion and conclusions
Home care nursing is confirmed as an economically advantageous alternative compared to hospital care. Investing in home care nursing can improve the efficiency of the health system, the quality of care and the outcomes of chronic patients.
Key words: Home nursing, Costs and Cost Analysis, Home Care Services, Chronic Disease, Economics.
Beatrice Albanesi Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino, Italia
Isabella Santomauro Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino, Italia
Irene Scolfaro Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino, Italia
Valerio Dimonte Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino, Italia
Sara Campagna Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino, Italia
Introduzione
L’eterogeneità delle attività svolte dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) rende complesso definire con precisione quali siano quelle strettamente pertinenti al ruolo, rischiando di perdere di specificità. Nei contesti attuali, manca un approccio sistematico per la rilevazione delle attività, aspetto essenziale che garantirebbe a questa specialità di essere compresa.
Obiettivi
Rilevare le attività effettuate dall’IFeC e valutare la pertinenza delle stesse rispetto al ruolo.
Materiali e metodi
È stata condotta un’indagine trasversale su un campione di convenienza di IFeC che lavora nelle ASL del Piemonte e della Liguria. Attraverso interviste mirate, sono stati raccolti dati generali e sulle attività degli IFeC, scelte dall’area domiciliare, ambulatoriale e comunitaria della classificazione NIC (Nursing Interventions Classification). I partecipanti hanno valutato la pertinenza delle attività rispetto al ruolo utilizzando una scala Likert a 4-punti. Sono state considerate pertinenti le attività ritenute tali da almeno il 70% del campione. Sono state eseguite analisi descrittive.
Risultati
Hanno aderito all’indagine 142 IFeC afferenti a 9 ASL, prevalentemente donne, con età media di 46,6 anni (DS ± 7,7) e un’anzianità lavorativa media come IFeC di 2,5 anni. Sono state considerate pertinenti al ruolo 268 su 287 attività. Tra le attività considerate non pertinenti, ma che vengono svolte abitualmente da almeno il 30% del campione, 12 attività su 287 sono dell’area ambulatoriale e 7 di area domiciliare.
Discussione e conclusioni
Emerge la necessità urgente di realizzare un core di attività standardizzate che, utilizzate nella pratica, descrivano con precisione i livelli operativi dell’IFeC.
Parole chiave
Infermiere di famiglia e comunità, ruolo, assistenza territoriale, cure primarie.
Prevalence and role relevance of activities performed by Family and Community Nurses: a cross-sectional survey in the Piedmont and Liguria Regions
ABSTRACT
Introduction
The wide range of activities performed by Family and Community Nurses (FCNs) makes their role complex to define, potentially leading to a loss of specificity. In current Italian settings there is a lack of a systematic approach to tracking FCN activities.
Objectives
The aims of the study is to collect the activities performed by the FCN and assess their relevance to the role of FCN.
Materials and methods
A cross-sectional survey was conducted among a convenience sample of FCNs working in primary care settings. Data on FCN activities, selected from the home care, ambulatory, and community areas of the Nursing Interventions Classification (NIC), were collected through interviews. Participants rated the relevance of activities using a 4-point Likert scale. Activities were considered relevant to the role if they were deemed so by at least 70% of the sample. Descriptive analyses were performed.
Results
A total of 142 FCNs from 9 primary care settings participated in the survey. FCNs were mostly women, with an average age of 46.6 years (SD ± 7.7) and an average length of work of 2.5 years. Overall 268 out of 287 nursing activities were considered relevant to the role of FCNs. Among the activities considered not relevant to the role, but routinely performed by at least 30% of the sample, 12 out of 287 originated from the outpatient care area, and 7 were from the home care area.
Discussion and conclusions
There is an urgent need to develop a standardized core set of activities that, when implemented in practice, accurately define the operational scope of FCN.
Key words: Family and community nursing; role; community care; primary care.
Luca Giuseppe Re Infermiere tutor e prof. a c., Corso di laurea in Infermieristica ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano, Italia
Massimiliano D’Elia Infermiere tutor e prof. a c., Corso di laurea in Infermieristica ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano, Italia
Sara Marotta Infermiera tutor, Corso di laurea in Infermieristica ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano, Italia
Camilla Ripari Infermiera tutor, Corso di laurea in Infermieristica ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano, Italia
Introduzione
La realtà virtuale è una tecnica di distrazione di recente introduzione in oncologia pediatrica. Tra le revisioni sistematiche con meta-analisi disponibili, nessuna affronta specificamente l’efficacia della realtà virtuale immersiva sul dolore, l’ansia e la paura dei bambini con neoplasia sottoposti a procedure mediche.
Obiettivi
Valutare l’efficacia della realtà virtuale immersiva sul dolore, l’ansia e la paura dei bambini con neoplasia sottoposti a procedure mediche.
Materiali e metodi: Revisione sistematica con meta-analisi di studi randomizzati o quasi randomizzati controllati a gruppi paralleli. L’intervento è stato confrontato con cure standard o minimo intervento. Tramite lo strumento RoB 2 si è valutato il rischio di bias degli studi. La stima puntuale dell’effetto dell’intervento è stata misurata con la differenza media, standardizzata (DMS) o non standardizzata (DMNS); la certezza/qualità delle prove è stata presentata nel rispetto del metodo GRADE.
Risultati
Sono stati inclusi 11 studi con 742 partecipanti. La realtà virtuale immersiva ha mostrato un beneficio ampio e statisticamente significativo sul dolore (SMD = -1.10 (95% CI: -1.60, -0.60; N = 682), l’ansia (SMD = -1.12 (95% CI: -1.59, -0.64; N = 482) e la paura UMD = -1.32 (95% CI: -1.82, -0.81; N = 290). La certezza/qualità delle prove è bassa o molto bassa.
Discussione e conclusioni
Nei bambini con neoplasia sottoposti a procedure mediche la realtà virtuale immersiva sembra promettente per il controllo del dolore, dell’ansia e della paura; tuttavia, in attesa di ulteriori ricerche, i risultati possono al momento essere solo indicativi sul beneficio dell’intervento.
Parole chiave: Realtà virtuale immersiva, bambini, neoplasia.
Immersive virtual reality for management of pain, anxiety and fear in children with cancer. Systematic review with meta-analysis
ABSTRACT
Introduction
Virtual reality is a recently introduced distraction technique in pediatric oncology. Among the available systematic reviews with meta-analysis, none specifically addresses the effectiveness of immersive virtual reality on pain, anxiety and fear in children with cancer undergoing medical procedures.
Objectives
To evaluate the effectiveness of immersive virtual reality on pain, anxiety and fear in children with cancer undergoing medical procedures.
Materials and methods
Systematic review with meta-analysis of randomized or quasi-randomized controlled trials with parallel groups. The intervention was compared with standard care or minimal intervention. The risk of bias of studies was assessed using RoB 2 tool. The point estimate of the effect of intervention was measured with mean difference, standardized (SMD) or unstandardized (UMD); the certainty/quality of evidence was presented according to the GRADE method.
Results
11 studies with 742 participants were included. Immersive VR showed a large and statistically significant benefit on pain (SMD = -1.10 (95% CI: -1.60, -0.60; N = 682), anxiety (SMD = -1.12 (95% CI: -1.59, -0.64; N = 482) and fear UMD = -1.32 (95% CI: -1.82, -0.81; N = 290). The certainty/quality of the evidence is low to very low.
Discussion and conclusions
Immersive VR appears promising for control of pain, anxiety and fear in children with cancer undergoing medical procedures; however, pending further research, the results may at this time only be indicative of benefit of the intervention.
Key words: Immersive virtual reality, children, cancer.
Raul Quinzi Infermiere Infermiere e Musicoterapista S.C. Salute Mentale Distretto 11 Genova, Italia
Andrea Natale Infermiere AOUS, Siena, Italia
Gerardo Citera Infermiere AOUS, Siena, Italia
Sabrina Colella Infermiera AOUS, Siena, Italia
Mauro Costabile Patient Safety Manager – AOUS Siena, Italia
Benedetta Galgani Dirigente medico AOUS, Siena, Italia
Lorenzo Liguori Infermiere AOUS, Siena, Italia
Maria Materno Dirigente medico AOUS, Siena, Italia
Patrizia Merluccio Infermiera AOUS, Siena, Italia
Laura Savelli Dirigente medico AOUS, Siena, Italia
Loretta Papini Infermiera incarico di funzione AOUS, Siena, Italia
Graziella Costamagna S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie – AO Ordine Mauriziano – Torino, Italia
Alessio Rizzo Area Qualità, Rischio clinico, Ricerca, Esiti – S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie – AO Ordine Mauriziano – Torino, Italia
Antonio Valenti S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie – AO Ordine Mauriziano – Torino, Italia
Silvia Bagnato S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie – AO Ordine Mauriziano – Torino, Italia
Elga Ghironi S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie – AO Ordine Mauriziano – Torino, Italia
Gianluca Catania Professore Associato, Dipartimento di Scienze della Salute – Università di Genova, Italia
Annamaria Bagnasco Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze della Salute – Università di Genova, Italia
Loredana Sasso Già Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze della Salute – Università di Genova, Italia
FOC Working Group (Alexandra Do Nascimento, Oscar Testa, Cristina Garza, Cristiana Cerri, Laura Perretta, Riccardo Sperlinga, Maddalena Stuardi, Andrea Ricotti)
Silvia Sturniolo MSN, BSN,RN, Referente organizzativo aziendale dei tirocini, Polo Universitario, Azienda ULSS 2 “Marca Trevigiana”, Treviso, Università degli Studi di Padova, Italia
Francesco Benazzi Direttore generale, Azienda ULSS 2 “Marca Trevigiana”, Treviso, Italia
Maurizio Sarpini Tutor/docente Corso di Laurea in Infermieristica SS Formazione Universitaria Corso ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo – Università degli Studi di Milano Bicocca, Italia
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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Editor dei contenuti – Ufficio Stampa e Comunicazione FNOPI
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