RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Mario Nicastro Infermiere
Paolo Liguori Infermiere magistrale dipartimento chirurgico Azienda USL di Piacenza
Fabio Mozzarelli Infermiere magistrale ff responsabile assistenziale dipartimento chirurgico Azienda USL di Piacenza
Ione Moriconi Resp.le Assistenza Infermieristica, DSM ASL ROMA 1- Roma
Claudia Scorbaioli Infermiera, Roma
Ines Diani Infermiera – Grosseto
Fulvia Marini Tutor CdL in Infermieristica, Università degli Studi di Siena – Siena
Paola Pasqualini Medico, Usl Toscana SudEst – Grosseto
Severi Marco Infermiere, USL Toscana Sud Est – Grosseto
Marini Fulvia Tutor CdL in Infermieristica sede di Grosseto, Università degli Studi di Siena – Grosseto
Righi Lorenzo Infermiere, USL Toscana Sud Est – Siena
Aurelio Filippini Presidente OPI Varese
Alessia Gaeta Infermiera Milano
Paolo Ferrara Infermiere Tutor presso il Corso di Laurea in Infermieristica, polo didattico San Paolo – Milano
Anne Destrebecq Professore associato MED/45, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano
Stefano Terzoni Infermiere, tutor presso il Corso di Laurea in Infermieristica, polo didattico San Paolo – Milano
Introduzione
La Health Care Financing Administration considera mezzi di contenzione fisici e meccanici tutti i dispositivi applicati al corpo o nello spazio circostante la persona per limitare la libertà dei movimenti volontari. Le principali motivazioni all’applicazione di una contenzione sono la prevenzione delle cadute, la gestione di confusione e agitazione, la protezione dei presidi medicali. Il ricorso alla contenzione fisica non è esente da conseguenze: molti studi hanno evidenziato complicanze fisiche, e ripercussioni psicologiche, oltre a sentimenti di delusione ed imbarazzo, spesso condivisi anche dalla famiglia. Inoltre la decisione di ricorrere o meno alla contenzione fisica non è esente da conseguenze, essenzialmente di carattere emozionale, anche per il personale infermieristico e lo studente in formazione. Scopo dello studio è indagare la percezione e le conoscenze di un campione di infermieri e di studenti del Corso di Laurea infermieristica in merito al tema della contenzione fisica.
Materiali e metodi
Validazione della versione italiana del questionario di Janelli LM et al., (1992). Somministrazione dello strumento ad un campione di infermieri di diverse realtà sanitarie e di studenti del corso di Laurea in Infermieristica.
Risultati
Il Content Validity Index della versione italiana dello strumento è risultato pari a 0.96, la consistenza interna (alfa) maggiore a 0.80 in ogni domino. I domini “conoscenze” e “aspetti della pratica” presentano punteggi critici in 6 item su 15; il dominio “attitudini” dimostra complessivamente una propensione alla tematica soddisfacente, in particolare negli studenti.
Conclusioni
La versione italiana dello strumento si è dimostrata valida ed affidabile; i risultati ottenuti suggeriscono la necessità di maggior formazione degli studenti, un continuo aggiornamento degli infermieri e una maggior sensibilizzazione sul tema della contenzione fisica.
Parole chiave: contenzione fisica, conoscenze, percezioni, attitudini, aspetti della pratica, infermieri, studenti di infermieristica.
ABSTRACT
Introduction
The Health Care Financing Administration considers as physical and mechanical means of restraint all devices applied to the body or in the space surrounding the person to limit the freedom of voluntary movements. The main reasons for the application of a restraint are the prevention of falls, the management of confusion and agitation, the protection of medical devices. The event, however, is not without consequences: many studies have highlighted physical complications and psychological repercussions, as well as feelings of disappointment and embarrassment, often shared by the family. Moreover, the decision whether or not to resort to physical restraint is not without consequences, essentially of an emotional nature, also for the nursing staff. The objective of this study is to investigate the perception and knowledge of a sample of nurses and nursing students regarding physical restraint.
Methods
Validation of the Italian version of the questionnaire by Janelli LM et al. (1992); administration of the instrument to a sample of nurses from different health realities and students of the degree course in nursing.
Results
Internal consistency was 0.81 for the “knowledge” domain, 0.86 for “attitudes” and 0.84 for “Aspects of practice”. The Content Validity Index was 0.96.
The “ knowledge” and “ aspects of practice” domains scored critically in 6 items out of 15; the “attitudes” domain showed that the participants (students in particular) had satisfactory motivation towards this topic.
Conclusions
The Italian version of the tool has proved to be valid and reliable; the results obtained suggest the need for more training for students, continuous updating of nurses and greater awareness of the issue of physical restraint.
Key words: physical restraint, knowledge, perceptions, attitudes, aspects of practice, nurses, nursing students.
Cinzia Botter Infermiera, Responsabile gestionale unità d’offerta ADI e UCPDOM Presidio Socio Sanitario San Donato Habilita Osio Sotto BG, tesoriere ASI
Sergio Nobile Coordinatore Modulo Funzionale SPDC Legnano – UOC S.I.T.R.A. – Area Salute Mentale e Dipendenze, consigliere ASI
Paola Arcadi Infermiera, Corso di Laurea in Infermieristica, Università degli Studi di Milano, sezione ASST Ovest Milanese, Presidente ASI
Loris Bonetti Infermiere, Dottore di ricerca, Ex consigliere OPI Mi-Lo-MB, Esperto clinico in ricerca infermieristica, Infermiere, Dottore di ricerca, Ex consigliere OPI Mi-Lo-MB, Esperto clinico in ricerca infermieristica,Unità sviluppo e ricerca infermieristica, Istituto Oncologico della Svizzera Italiana,Ente Ospedaliero Cantonale, Bellinzona CH, consigliere ASI
Sara Bonfadini Infermiera, Tutor della didattica professionale, ASST Valcamonica, Corso di Studio in Infermieristica Università degli Studi di Brescia, sezione di Esine
Antonella Demarchi Infermiera, Dirigente Professioni Sanitarie, Fondazione IRCCS ‘Ca Granda’ Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, consigliere ASIconsigliere ASI
Antonietta Fortunato Infermiera, Responsabile DAPSS Presidio Cernusco s/N, ASST Melegnano e Martesana, segretario ASI
Paolo Carlo Motta Infermiere, Professore Associato Cattedra di Scienze Infermieristiche, Università degli Studi di Brescia
Daniela Pasqua Infermiera U.O. Ostetricia – Ginecologia Ospedale di Mirano – Venezia
Mariachiara Perri Infermiera, U.O Chirurgia Generale, Ospedale di Manerbio, ASST del Garda
Lorena Salvini Infermiera, Coordinatrice Infermieristica ASST Monza, vicepresidente ASI
Andrea Todisco Infermiere, Coordinatore Sanitario ASST Nord Milano, Cooperativa Sociale Ambra
Eleonora Zanella Infermiera, Centro Sclerosi Multipla Ospedale San Raffaele Milano, revisore dei Conti ASI
Barbara Sappa Infermiera, Responsabile Infermieristico Area Medicina, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, consigliere ASI
Introduzione
La ricerca di Accademia Scienze Infermieristiche (ASI) sul tema “di quali bisogni di salute si occupa l’infermiere”, ha portato in luce quanto oggi l’agire dei professionisti debba sempre più orientarsi alla risposta dei nuovi bisogni di salute che il mutato quadro epidemiologico sta facendo emergere. L’attuale scenario socio-sanitario, unitamente alle prospettive di sviluppo in essere della professione infermieristica e delle competenze disciplinari, sollecitano dunque alcuni interrogativi fondamentali: cosa si intende per salute? Quali bisogni di salute esprimono le persone oggi? Scopo del presente lavoro è quello di esplorare il significato di salute e i suoi determinanti, mediante l’interpretazione di percezioni, opinioni, valutazioni, aspettative delle persone.
Materiali e metodi
E’ stato effettuato uno studio qualitativo descrittivo. Il campione era composto da cittadini adulti residenti in Regione Lombardia. I dati sono stati raccolti tramite intervista semi-strutturata in sei piazze cittadine della Regione Lombardia, nel periodo marzo-aprile 2017. E’ stata effettuata un’analisi qualitativa del contenuto.
Risultati
Sono state raccolte 207 interviste che hanno permesso di identificare otto macro-categorie che compongono il concetto di salute per gli intervistati: assenza di malattia, atteggiamenti e comportamenti proattivi, autonomia, equilibrio, benessere socio-economico, relazioni sociali positive, stati d’animo positivi, stili di vita.
Conclusioni
La salute è il risultato sia di responsabilità individuali, negli atteggiamenti e comportamenti proattivi come nell’adozione di corretti stili di vita, sia di responsabilità collettive, dipendenti dal benessere sociale di un territorio e dalle scelte politiche ed economiche dei diversi attori che lo abitano; essa riguarda il corpo, i suoi disturbi e i suoi sintomi, ma soprattutto la persona nella sua interezza. I risultati emersi forniscono informazioni utili alla pratica assistenziale infermieristica, poiché da sempre il professionista infermiere considera la salute un dominio composto da sfaccettature differenti.
Parole chiave: assistenza infermieristica, salute, ricerca qualitativa, cittadini
ABSTRACT
Introduction
Nursing Science Academy research on “What health needs do nurses deal with” highlighted that nowadays the professionals’ activities have to be increasingly oriented towards responding to the new health needs that the changed epidemiological framework is bringing about.The existing healthcare and social scenario together with the current perspective of development of nursing and disciplinary skills rise some key questions: What is meant by health? What health needs do people express today?
The aim of this study was to explore the meaning of health and its constituents, by analysing people’s perceptions, opinions, evaluations and expectations.
Methods
A qualitative descriptive research has been carried out. The sample consisted of adult citizens residing in the Lombardy Region. The data were collected through semi-structured interviews in six city squares of the Region, in March-April 2017. A qualitative analysis of the content was carried out.
Results
The 207 collected interviews allowed the identification of eight macro-categories that constitute the concept of health for the respondents: absence of disease, proactive attitudes and behaviours, autonomy, balance, socio-economic well-being, positive social relations, positive moods, lifestyles.
Conclusions
Health results from the combination of both individual responsibilities – proactive attitudes and behaviours such as the adoption of proper lifestyles, and collective responsibility depending on the social well-being of an area and the political and economic choices of its different stakeholders. Health concerns the body, its disorders and its symptoms and, above all, the person as a whole. The results obtained provide useful information for nursing practice, since nurses have traditionally considered health as a domain made up of different facets.
Key words: Nursing care, health, qualitative research, population.
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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