RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Annamaria Bagnasco PhD, MSN, RN, MEdSc, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Gianluca Catania PhD, MSN, RN, Docente e Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Nicola Pagnucci RN, MSN, Assegnista di Ricerca, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma, Italia
Giancarlo Cicolini PhD, MSN, RN, Ricercatore Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari, Italia
Alberto Dal Molin PhD, MSN, RN, Professore AssociatoDipartimento di Medicina Traslazionale Università del Piemonte Orientale di Novara Direzione delle Professioni Sanitarie – A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, Novara, Italia
Loreto Lancia MSN, RN, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila, L’Aquila, Italia
Maura Lusignani MSN, RN, Professore Associato Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute Università degli Studi di Milano, Milano, Italia
Daniela Mecugni MSN, RN, Professore Associato Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico Padiglione de Sanctis – Campus universitario San Lazzaro, Reggio Emilia, Italia
Paolo Carlo Motta MSN, RN,Professore Associato Dipartimento di Specialità medico-chirurgiche, Scienze radiologiche e Sanità pubblica Università degli Studi di Brescia, Brescia, Italia
Roger Watson PhD, RN, FSB, FRCN, FAAN, Academic Dean in the School of Nursing, Southwest Medical University, Cina
Mark Hayter PhD, RN, M.Med.Sci, FEANS, SFHEA, FRCSI, FRCN, FAAN Head of Nursing, Manchester Metropolitan University, Manchester, UK
Francesca Napolitano RN, MSN, Dottoranda, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Alessio Signori Biostatistico, PhD, Professore Associato, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Milko Zanini PhD, MSN, MSoc, RN, Docente e Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCS, Già Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
& Working Group CEASE-IT
Introduzione
La violenza sul luogo di lavoro rappresenta un fenomeno in forte crescita in particolar modo per gli infermieri. Le conseguenze di questo fenomeno possono estendersi oltre le singole vittime, alla sicurezza e alla qualità dei servizi offerti alla popolazione.
Obiettivo
Descrivere le caratteristiche degli episodi di violenza vissuti dagli infermieri sul posto di lavoro e identificare le differenze tra gli infermieri che hanno subito violenza e coloro che non l’hanno subita.
Metodi
Uno studio trasversale è stato realizzato coinvolgendo gli infermieri di area medica, chirurgica, area critica e servizi territoriali di 22 strutture sanitarie italiane. L’ambiente di lavoro è stato valutato attraverso il Practice Environment Scale of the Nursing Work Index, lo staffing con le domande tratte dall’indagine RN4CAST Italia, la violenza subita attraverso la versione italiana del questionario Violence in Emergency Nursing and Triage.
Risultati
Seimila settantanove infermieri hanno partecipato allo studio, 1969 (32,4%) hanno subito violenza. La minaccia verbale è stata la forma di violenza più subita (84%). Dal confronto tra gli infermieri che non hanno subito violenza rispetto a coloro che l’hanno subita sono risultate statisticamente significative le differenze tra variabili appartenenti a: (a) caratteristiche dei professionisti, (b) caratteristiche degli assistiti, (c) caratteristiche organizzative e professionali, (d) misure preventive presenti sul posto di lavoro, (e) caratteristiche dell’ambiente di lavoro.
Conclusioni
Lo studio ha mostrato le vaste dimensioni e la natura multifattoriale di questo fenomeno in ogni contesto assistenziale italiano. Solo attraverso programmi integrati e multimodali di prevenzione e gestione è possibile contrastare la violenza sul lavoro.
Parole chiave: Ambiente di lavoro, conseguenze, COVID-19, fattori predittivi, infermieristica, violenza sul posto di lavoro.
Workplace violence towards Italian nurses during the COVID-19 pandemic: multicentre analytical descriptive observational study (CEASE-IT Study)
ABSTRACT
Introduction
Workplace violence has grown in recent years, especially for nurses. The consequences of this phenomenon can extend beyond individual victims and witnesses to affect the organization of the local service and entire health systems with implications on the safety and quality of services offered to the population.
Although the number of studies relating to this phenomenon has grown in recent years, to have a broader and more comprehensive knowledge, it is necessary to conduct studies in clinical care areas other than those most studied, such as emergency and psychiatry.
Objective
To describe workplace violence characteristics experienced by nurses in Italian hospitals and the community and identify the significant differences that emerged from the responses provided by nurses who have suffered violence compared to those who have not experienced it.
Results
Six thousand seventy-nine nurses participated in the study, of which 1969 (32.4%) were subjected to violence. The verbal threat was the most common form of violence experienced, reported by 84% of nurses who experienced violence. The differences between some measured variables belonging to (a) nurse characteristics, (b) patient characteristics, (c) organizational and professional characteristics, (d) preventive measures in the workplace, (e) characteristics of the work environment.
Conclusions
The study highlighted the vast dimensions and the multifactorial nature that this phenomenon assumes in every Italian assistance context. It is possible to combat workplace violence only through integrated and multimodal prevention and management programs that consider the multifactorial nature of this phenomenon.
Key words: COVID-19, consequences, nursing, predictive factors, working environment, workplace violence.
Anna Arnone Infermiera A.O.R.N. A. Cardarelli, Napoli, Italia
Giovanni Gioiello Infermiere A.U.S.L. Toscana Nord-Ovest, Livorno, Italia
Claudia Riccardo Infermiera, Hesperia Hospital, Modena, Italia
Introduzione
Il Sistema Sanitario Nazionale negli ultimi anni è stato protagonista di profondi cambiamenti, per i quali si è reso indispensabile preparare i professionisti sanitari ad essere competenti. La formazione rappresenta un elemento strategico per migliorare le competenze nelle organizzazioni. Vista l’importanza della formazione manageriale assunta negli ultimi anni e i vantaggi che essa offre nelle organizzazioni, risulta necessario indagare le percezioni dei discenti al fine di evidenziarne le tematiche fondamentali.
Metodi
È stato condotto uno studio qualitativo mediante campionamento propositivo, sono stati arruolati infermieri che hanno partecipato ad un master di II livello presso le università statali campane. A seguito dell’effettuazione di interviste semi strutturate per via telematica e contestualmente audio registrate, si è proceduto all’analisi dei dati secondo la Qualitative Content Analysis.
Risultati
Sono stati intervistati 12 infermieri. Sono emersi i seguenti 5 temi: la motivazione della partecipazione all’attività formativa, fattori relativi alle caratteristiche personali dei discenti, trasferimento diretto, trasferimento indiretto, fattori organizzativi.
Conclusioni
La formazione manageriale in sanità rappresenta un tema attuale e dinamico. Il nostro studio ha evidenziato alcuni aspetti limitanti l’applicabilità delle competenze acquisite nei contesti lavorativi. La presenza di una cultura della formazione può essere uno strumento utile a creare nelle aziende le condizioni organizzative e culturali idonee a garantire un’attiva managerialità infermieristica.
Parole chiave: Management, Formazione, Studio qualitativo, Infermieri.
Management Training: a qualitative survey
ABSTRACT
Introduction
Over the last years, the National Health System has been the protagonist of profound changes, for which it has become essential to prepare health professionals to be qualified. Training represents a strategic element for improving skills in organizations. Given the importance of managerial training undertaken in last years and the advantages it offers in organizations, it is necessary to investigate the perceptions of learners in order to highlight their fundamental issues.
Methods
A qualitative study was carried out by means of proactive sampling, nurses who participated in a second level master’s degree at state universities in Campania were enrolled. Following the carrying out of semi-structured interviews electronically and at the same time audio recorded, the data was analyzed according to the Qualitative Content Analysis.
Results
12 nurses were interviewed. The following 5 themes emerged: ownership participation in the training activity, factors relating to personal learners, direct transfer, indirect transfer, organizational factors.
Conclusions
Management training in healthcare is a current and dynamic issue. Our study highlighted some aspects limiting the applicability of the skills acquired in job competitions. The presence of a training culture can be a useful tool for creating organizational and cultural conditions in companies that are suitable for guaranteeing active nursing management.
Key words: Management, Training, Qualitative Study, Nurses.
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