L’inizio, 1956 – 1964


1956, PRENDE VITA IL “NOTIZIARIO”
Il notiziario della Federazione, questo era il titolo delle pagine – mediamente una decina di fogli – battute con la macchina da scrivere, dal 20 dicembre 1956 al 21 dicembre 1957 e stampato all’Ospedale S. Camillo – Convitto Diplomate OO. RR. Anno 1, quattro numeri: 20 dicembre 1956, 8 giugno 1957, 13 agosto 1957, 21 dicembre 1957.

Una periodicità legata verosimilmente alle riunioni del Comitato centrale della Federazione e alla conseguente necessità di documentare quanto discusso e deciso piuttosto che a una pianificazione.
E di fatto scorrendo le pagine, lo si coglie.

Tutti e quattro i numeri ricordano molto dei verbali, alcuni più corposi, altri meno in relazione alle tematiche affrontate.
Tematiche che erano relative all’organizzazione interna della federazione e dei collegi e dei rapporti e della comunicazione tra il livello centrale e quello periferico.
Quattro i notiziari nel 1958: 27 maggio, 10 luglio, 1 dicembre, 23 dicembre. La struttura e l’impostazione dei primi due ricalcano quelle dei notiziari degli anni precedenti. Non più stampati all’Ospedale S. Camillo ma in Piazza della Pigna, 6, la nuova sede della Federazione.
La Presidente nel biennio 1956 – 1958 fu la signorina Giuliana Colombo che proprio con il Notiziario n 2 del 10 luglio 1958 annunciava le nuove elezioni del Comitato centrale della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI programmate per il 27 – 28 – 29 settembre dello stesso anno.
A succederle è Laura Sterbini Gaviglio che resterà in carica per tre mandati ovvero, fino al 1967.
Il terzo notiziario – 1 dicembre 1958 – cambia, per certi versi, “veste” anche se continua ad essere battuto con la macchina da scrivere e come gli altri di quell’anno e degli anni precedenti non ha una copertina. In prima pagina, il suo saluto alle presidenti dei Collegi IPASVI e il ringraziamento e la riconoscenza alla Commissione Centrale provvisoria e al primo Comitato centrale per aver dato vita alla Federazione.
Chiude il discorso di insediamento permettendosi di suggerire – queste le sue parole – una massima scritta da Élisabeth Leseur (1866 – 1914) una mistica francese. “Ogni anima che si eleva, eleva il mondo”. E la commenta così: “Se tenderemo alla perfezione del nostro lavoro individuale, del nostro lavoro nel Collegio, vedremo che automaticamente la nostra professione avrà ben altra considerazione e prestigio con grande vantaggio degli assistiti e di noi stessi.”
Questo notiziario così come il quarto e il numero 1 del 15 aprile del 1959 si arricchiscono di nuove sezioni: vita professionale, norme pratiche sulle documentazioni, vita dei collegi.


Non è esplicitato ma intuibile che i notiziari vengono inviati ai Collegi provinciali per favorire la costruzione di rete, attraverso la condivisione e lo scambio di informazioni non solo dal Comitato centrale ai Collegi ma anche da questi ultimi al Comitato centrale.
Dal notiziario n 2 del 20 maggio 1959, ciò è proprio indicato in alto a sinistra: Ai Collegi Provinciali IPASVI, loro sedi. Ma non cambia solo questo.
Quattro complessivamente anche i numeri di questo anno, il terzo il 20 luglio e il quarto 15 dicembre.
Il numero di pagine come peraltro la presenza o meno delle sezioni variano in relazione alle informazioni da trasmettere. Sezioni che con il secondo numero – 20 maggio – cambiano ancora, non solo nel titolo ma anche nel numero. Il notiziario non ha copertina: si apre con la sezione “Comunicazioni” che riporta sinteticamente informazioni dal Ministero della Sanità, interlocuzioni tra Federazione e Ministero o altre istituzioni. A chiudere questa sezione sono informazioni più generali sull’organizzazione interna della Federazione e dei Collegi provinciali: esempio, trasferimenti di iscrizione, stampa dell’Albo ecc.
Attività della Federazione” riassume le attività di politica professionale effettuate dai componenti del Comitato centrale quali ad esempio le visite al Ministero della Sanità, la designazione dei rappresentanti della professione infermieristica in seno alla Commissione Centrale di Disciplina per gli esercenti professioni sanitarie.
Altre due sezioni sono “Concorsi” e “Corsi di specializzazione”.

Segue “Legislazione sociale”, una sezione interessante e orientativa per i Collegi provinciali al fine di facilitare a questi ultimi la trasmissione di indicazioni mirate e precise ai propri iscritti sul tema dei rapporti di lavoro, e degli aspetti pensionistici.

Scuole” “Varie” e “Recensioni” sono le ultime tre sezioni. Nella sezione scuole vengono elencate le strutture autorizzate all’istituzione della scuola convitto professionale per infermiere, assistente sanitaria visitatrice o la possibilità di ammissione di allieve laiche nelle scuole convitto professionali religiose. In recensioni viene richiamata l’attenzione ad articoli pubblicati in altri notiziari o riviste quali ad esempio il “Bollettino di Informazioni della Consociazione Nazionale Infermiere Professionali e Assistenti Sanitarie Visitatrici”, “Fede e Professione” (A.C.I.P.A.S.V.I.), “Orizzonte Medico”.
A partire dal notiziario n 3 alle sezioni citate se ne aggiungono altre due “Massime di Giurisprudenza della Commissione Centrale” che riporta in estrema sintesi le decisioni assunte dalla suddetta commissione e “Vita dei Collegi” che riporta le attività e le deliberazioni effettuate a livello provinciale.

Le sezioni non sono sempre tutte presenti nei diversi numeri però il numero delle pagine che compongono il notiziario si stabilizza a 4 e ciascuna pagina è divisa in due colonne. Il notiziario comincia a connotarsi anche graficamente in modo diverso.
Continua ad essere inviato presso la sede della Federazione e inviato solo ai Collegi provinciali IPASVI ma non viene più stampato presso la sede della Federazione ma dalla tipografia Agostini sita in via Cestari 34.

Tre numeri nel 1960, (30 marzo, 15 settembre e 15 dicembre) e nel 1961, (15 aprile, 15 luglio e 1 dicembre), nel 1962 (15 aprile, 15 luglio, 10 dicembre). Due numeri nel 1963 (3 aprile, 10 dicembre). Tra le righe delle pagine dei notiziari è evidente al lettore l’intento di fare e rinforzare la “rete”, “l’appartenenza e l’aggregazione” non solo tra gli organi centrali e quelli periferici attraverso la trasmissione/scambio di contenuti professionali o di politica professionale ma anche, condividendo addirittura i matrimoni o i decessi dei colleghi.

Due soli i numeri del notiziaro nel 1964, il 20 aprile, non più stampato dalla tipografia Agostini ma da La Fiaccola – Pomezia, Roma – e 15 novembre. Questo ultimo numero viene stampato da un’altra tipografia – Carpentieri – Roma – ma connota, possiamo dire ufficialmente, il notiziario come vera e propria rivista in quanto compare in calce all’ultima pagina il Direttore responsabile – la presidente Laura Sterbini Gaviglio – e l’autorizzazione del Tribunale di Roma n. 10022.

Marina Vanzetta
17 giugno 2022

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