RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Elisabetta Marcon Infermiera Centro Servizi S. Pio X Fatebenefratelli – Romano d’Ezzelino – Vicenza
Marialuisa Buffon Tutor Corso di Laurea in Infermieristica – Università degli Studi di Padova – sede di Treviso
Laura Cadorin Responsabile Servizio Qualità – Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana – Treviso
Eva Bedin Infermiera – Ambulatorio di Medicina Integrata – Ponzano Veneto – Treviso
Irene Paolin Infermiera – U.O.C. Pneumologia – Ospedale di Treviso – Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana
Roberta Buso Medico – 1° Medicina Generale – Ospedale di Treviso – Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana
Silvia Boccato Medico – 1° Medicina Generale – Ospedale di Treviso – Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana
Pietro Valenti Medico – 2° Medicina Generale – Ospedale di Treviso – Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana
Marcello Rattazzi Professore Associato Dipartimento di Medicina – Università degli Studi di Padova
Giuliana Masera Infermiera e filosofa perfezionata in Bioetica
Duilio Fiorenzo Manara Professore associato di infermieristica Università Vita-Salute San Raffaele, Milano
Ogni disciplina ha un oggetto di studio, un problema che è al centro delle sue riflessioni e ne motiva la nascita. Usando un gioco di parole, il problema dell’infermieristica è che non è sufficientemente chiaro quale sia il problema di cui si occupa.
Storicamente, per definirlo, è stato usato il concetto di bisogno di assistenza infermieristica, ed ancora oggi molti corsi di laurea e molti manuali di infermieristica utilizzano teorizzazioni legate ad esso. In questo articolo intendo sostenere che il bisogno di assistenza infermieristica è un concetto tanto valido quanto ingombrante e pericoloso. Valido in quanto nessuna concettualizzazione di una pratica di cura può farne senza. Ingombrante e pericoloso perché la sua apparente semplicità ha causato nel corso degli anni non poche derive dannose per il paziente e per la professione infermieristica. In conclusione, sosterrò il suo utilizzo unicamente da un punto di vista ontologico, mentre cercherò di porre in evidenza i limiti del suo utilizzo quando si pretende di declinarlo in elenchi, teorie o tassonomie operative clinicamente.
Parole chiave: infermieristica, bisogno di assistenza infermieristica, aver-cura, epistemologia, ontologia.
Maicol Carvello Coordinatore Didattico CdL in Infermieristica, Università di Bologna, sede formativa di Faenza – Faenza (RA)
Patrizia Baroni Infermiera Libero Professionista, Ravenna
Diletta Rossetti Infermiera Azienda USL della Romagna – Cesena
Roberto Lupo Infermiere ASL Lecce – Lecce
Francesco Zaghini Infermiere Ricercatore, Tutor di Tirocinio, Policlinico di Tor Vergata, Roma
Laura Tibaldi Dirigente delle Professioni Infermieristiche, Policlinico Umberto I, Roma
Flavia Basili Infermiera, Policlinico Umberto I, Roma
Alessandro Sili Dirigente delle Professioni Infermieristiche, Policlinico di Tor Vergata, Roma
Introduzione
Quando gli infermieri sono soddisfatti e attaccati alla propria azienda, agiscono migliori performance che si riflettono sulla qualità delle cure. Il modello organizzativo delle unità di degenza a gestione infermieristica favorisce la soddisfazione e il senso di attaccamento all’azienda degli infermieri. L’obiettivo di questo studio è verificare se qualità delle cure percepita dagli utenti è differente nelle unità di degenza a gestione infermieristica rispetto alle unità di degenza ordinarie.
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio pilota descrittivo-correlazionale. È stato somministrato un questionario per la misurazione della qualità dell’assistenza ricevuta ai pazienti assistiti sia nelle unità di degenza ordinarie che nelle unità a gestione infermieristica. Contestualmente è stato somministrato un questionario agli infermieri per valutarne il grado di soddisfazione, engagement, commitment e performance. Attraverso analisi statistiche inferenziali sono stati confrontati i risultati ottenuti.
Risultati
Dai risultati è stato possibile verificare livelli più alti di Caring percepito dai pazienti, livelli più alti di soddisfazione e migliori performance degli infermieri nelle unità di degenza infermieristica rispetto alle unità di degenza ordinarie.
Conclusioni
Una maggiore implementazione di unità a gestione infermieristica è auspicabile per il benessere dei pazienti e degli operatori, perché migliora le performance degli infermieri e l’efficienza delle aziende sanitarie.
Parole chiave: Caring, Contesto Organizzativo, Esiti sensibili all’assistenza infermieristica, Unità di Degenza Infermieristica.
Nursing Sensitive Outcomes in Nursing Units: Pilot Study
ABSTRACT
Introduction
When nurses are satisfied and engaged to their company, they perform better performances that reflect on the quality of care. The organizational model of the nursing care units promotes satisfaction and engagement of nurses. The aim of this study is to verify whether the quality of care perceived by patients is different in the nursing units compared to ordinary units.
Methods
A descriptive-correlational pilot study was conducted. Was administered to patients a questionnaire to measure the quality of caring received by nurses both in the ordinary units and in the nursing units. At the same time, a questionnaire was administered to the nurses to assess their satisfaction, engagement, commitment and performance. The results obtained were compared through inferential statistical analyzes.
Results
From the results, it was possible to verify higher levels of Caring perceived by patients, higher levels of satisfaction and better performances of nurses in nursing units compared to ordinary units.
Conclusions
Greater implementation of nursing units is desirable for the well-being of patients and nurses, because it improves the performance of nurses and the efficiency of healthcare organizations.
Key words: Caring, Organizational Environment, Nursing Sensitive Outcomes, Nursing Units.
Ivan Rubbi Ph.D infermiere, Corso di Laurea in Infermieristica Università di Bologna – Ausl Romagna
Lorenzo Sciolino Statistico, Servizio Assistenza Ospedaliera (SAO) – Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare
Maria Mongardi Project Manager Infermiere, Servizio Assistenza Ospedaliera (SAO) – Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare
Introduzione
La caduta è l’evento avverso più comune tra i pazienti ricoverati in ospedale. La valutazione del rischio caduta attraverso uno strumento adeguato e adattabile alla popolazione ricoverata costituisce una sfida per le organizzazioni. La Regione Emilia Romagna ha messo in campo delle azioni di intervento attraverso strumenti per il monitoraggio, analisi degli eventi e attività di reporting, prima e dopo l’implementazione di corsi di formazione online e l’elaborazione di specifiche linee di indirizzo sulla prevenzione delle cadute. Il nostro studio valuta gli interventi di prevenzione e gestione caduta delle Aziende prima (T0) e dopo gli interventi regionali (T1).
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo su cartelle cliniche in Aziende pubbliche e private della Regione Emilia Romagna nel periodo 2016-2018, prima e dopo l’emanazione delle linee guida e la conseguente formazione.
Risultati
Sono state coinvolte 46 Aziende, 14 pubbliche e 32 private (2400 cartelle). Lo strumento utilizzato ha registrato una buona consistenza interna (α=,834). In T1 si sono evidenziati significativi risultati nella frequenza ai corsi FAD, nella valutazione ambientale, multifattoriale, interventi singoli e registrazioni nelle cartelle. Rimane insoddisfacente la fisioterapia addizionale, la valutazione farmacologica, l’adozione dei sistemi di riconoscimento e i dispositivi di protezione per i pazienti a rischio.
Conclusioni
Continuare l’impegno con la formazione, consolidare la valutazione multi professionale, educare e creare alleanze con familiari e caregivers, favorire la mobilizzazione dei pazienti, evitare le barriere architettoniche, favorire gli audit, creare e utilizzare linee guida basate sulle evidenze, sono interventi raccomandati.
Parole chiave: Audit, cadute, prevenzione, gestione caduta.
The results of an implementation project for good practices and management of falls in hospital
ABSTRACT
Introduction
Fall is the most common adverse event among hospitalized patients. Falling risk assessment through an appropriate and adaptable tool for the hospitalized population constitutes a challenge for organizations. The Emilia Romagna Region has implemented intervention actions through tools for monitoring, event analysis and reporting activities, before and after the implementation of online training courses and the development of specific guidelines on the prevention of falls. Our study evaluates the fall prevention and management interventions of the Companies before (T0) and after the regional interventions (T1).
Methods
A retrospective observational study was conducted on medical records in public and private companies of the Emilia Romagna Region between 2016-2018, before and after the issue of the guidelines and the consequent training.
Results
46 companies were involved, 14 public and 32 private (2400 folders). The instrument used recorded a good internal consistency (α =, 834). T1 showed significant results in attending FAD courses, in environmental, in multifactorial evaluation, in individual interventions and recordings in the files. Remain unsatisfying the additional physiotherapy, the pharmacological evaluation and the use of identifying systems and protecting devices for patients at risk.
Conclusions
Continuing the commitment with training, consolidating multi-professional assessment, educating and creating alliances with family members and caregivers, encouraging patient mobilization, avoiding architectural barriers, promoting audits, creating and using evidence-based guidelines, are recommended interventions.
Key words: Audit, falls, prevention, fall management.
Silvia Poccia Infermiera Ospedale di Cattinara, Trieste
Valerio Confalone Infermiere di Terapia Intensiva Pediatrica
Matteo Gamba Infermiere Chirugia vascolare, Ospedale Cattinara – Trieste
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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