RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Simone Cosmai Dipartimento di Scienze Biomediche, Università Humanitas, Pieve Emanuele, Milano, Italia
Alberto Gibellato Dipartimento di Scienze Biomediche, Università Humanitas, Pieve Emanuele, Milano, Italia
Cristina Chiari Dipartimento di Scienze Biomediche, Università Humanitas, Pieve Emanuele, Milano, Italia
Alessandra Valsecchi Dipartimento di Scienze Biomediche, Università Humanitas, Pieve Emanuele, Milano, Italia
Francesca Maria Zuliani Studente CdS Magistrale Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Università Humanitas, Milano, Ospedale Pederzoli, Peschiera del Garda, Italia
Lorena Salvini Dipartimento di Scienze Biomediche Università Humanitas, Milano, IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza, Italia
Beatrice Mazzoleni Dipartimento di Scienze Biomediche, Università Humanitas, Pieve Emanuele, Milano, Italia
Introduzione: Per intelligenza artificiale (IA) si intendono quei sistemi che mostrano un comportamento intelligente analizzando il proprio ambiente e compiendo azioni, con un certo grado di autonomia, per raggiungere obiettivi specifici.
In Sanità il sempre maggiore impiego di tecnologie basate sull’IA, ha comportato un significativo impatto sui processi clinici e decisionali.
Obiettivi: Identificare le applicazioni dell’IA nella disciplina infermieristica attraverso un’analisi della letteratura secondaria e investigare l’impatto di tali applicazioni sui risultati clinico- assistenziali, formativi, organizzativi e della ricerca.
Materiali e metodi: Per condurre la presente Umbrella Review sono state interrogate tre banche dati biomediche (MEDLINE con PubMed, CINAHL e The Cochrane Library) e un motore di ricerca (TRIP-Database). La qualità della letteratura secondaria selezionata è stata valutata attraverso la “Critical Appraisal Checklist for systematic reviews and research synthesis” della Joanna Briggs Institute.
Risultati: 15 documenti sono risultati pertinenti: 4 Revisioni Sistematiche, 2 Revisioni Integrative e 9 Scoping Review. È emerso un notevole interesse per l’utilizzo dell’IA nella pratica clinico-assistenziale. Gli ambiti di applicazione dell’IA maggiormente emersi dalla letteratura vertono nella clinica, nella formazione e nell’organizzazione. Gli studi tendono a rilevare anche gli esiti delle applicazioni di IA nei suddetti ambiti.
Discussione e conclusioni: L’uso crescente dell’IA nell’infermieristica, specialmente nell’ambito clinico-assistenziale, è sempre più rilevante. Sono necessari ulteriori studi che indaghino i vari ambiti di applicazione dell’IA e i relativi benefici che queste tecnologie potrebbero portare nei diversi ambiti disciplinari. Inoltre, sono necessari studi che indaghino il ruolo che gli infermieri ricoprono nell’utilizzo di queste tecnologie e l’uso di queste per condurre ricerca.
Parole chiave: Infermieri, assistenza infermieristica, Intelligenza Artificiale.
Applications of Artificial Intelligence in Nursing: results of an Umbrella Review
ABSTRACT
Introduction: Artificial intelligence refers to systems that behave intelligently by analysing their environment and performing actions with a degree of autonomy to achieve specific goals. In healthcare, the increasing use of AI-based technologies has had a significant impact on clinical and decision-making processes.
Objectives: Identify applications of AI in nursing through analysis of secondary literature and examine the impact of these applications on clinical, educational, organisational and research outcomes.
Materials and methods: 3 biomedical databases (MEDLINE with PubMed, CINAHL and The Cochrane Library) and 1 search engine (TRIP database) were searched to conduct this umbrella review. The quality of the selected secondary literature was assessed using the Joanna Briggs Institute Critical Appraisal Checklist for systematic reviews and research synthesis.
Results: 15 papers were considered relevant: 4 systematic reviews, 2 integrative reviews and 9 scoping reviews. There is considerable interest in the use of AI in clinical care practice. The most common applications of AI in the literature are clinical, training and management. Studies also tend to examine the outcomes of AI applications in these areas.
Discussion and conclusions: The increasing use of artificial intelligence in nursing, particularly in clinical nursing, is of growing importance. Further studies are needed that explore the different areas of application of artificial intelligence and the relative benefits that these technologies could bring to different disciplines. Studies are also needed that examine the role of nurses in the use of these technologies and their use in research.
Key words Nurses, Nursing, Artificial Intelligence.
Tiziana Perrotta*Infermiere Specialista in Rischio Infettivo correlato all’assistenza sanitaria – ISRI, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio – Ospedale San Cataldo, Pisa, Italia
Luca Fialdini*Infermiere Terapia Intensiva Adulti, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio – Ospedale del Cuore, Massa, Italia
Maria Filomena Speltri Infermiere UTI e Subintensive – U.O.S.V.D. Anestesia e Rianimazione, U.O.C. Cardiologia e Medicina Cardiovascolare, U.O.S.V.D. Pneumologia, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio – Ospedale San Cataldo, Pisa, Italia
Mariella Tongiani Coordinatore Infermieristico Controllo Infezioni, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Italia
Marco Vaselli Posizione funzionale organizzativa – Responsabile S.I.T.R.A., Fondazione Toscana Gabriele Monasterio – Ospedale San Cataldo, Pisa, Italia
Stefania Baratta Direttore Dipartimento Professioni Sanitarie (S.I.T.R.A.), Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Italia
Monica Baroni Clinical Risk Manager, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Italia
Angela Durante Ricercatore Dipartimento Professioni Sanitarie (S.I.T.R.A.), Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Italia. Ricercatore Tenure Truck – Health Science Interdisciplinary Center, Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna, Pisa, Italia
*I primi due autori condividono la prima posizione in quanto hanno contribuito equamente alla realizzazione dell’elaborato.
Introduzione: Nonostante la Pandemia da COVID-19, l’aderenza del personale sanitario all’igiene mani resta una sfida continua, complicata dall’assenza di uno standard univoco che ne definisca la strategia di monitoraggio, nonché da ambienti e profili di cura sempre più complessi. Questo, in parte, giustifica un gap di letteratura che risulta carente di esperienze di monitoraggio longitudinali soprattutto nei contesti italiani.
Obiettivi: Lo studio si propone di descrivere l’aderenza all’igiene mani dei Professionisti coinvolti nell’assistenza diretta dal 2016 al 2023.
Materiali e metodi: Studio osservazionale longitudinale retrospettivo monocentrico. I dati sono stati acquisiti tramite modalità di raccolta dirette e indirette: “osservazione delle opportunità”, attraverso l’utilizzo di una scheda telematica di sorveglianza, e il consumo del gel idroalcolico. È stata condotta un’analisi statistica descrittiva mediata dal software opensource RStudio.
Risultati: Il livello di aderenza è prevalentemente superiore alla soglia aziendale attesa dell’80%. Sono state acquisite 50997 osservazioni, con percentuali di aderenza comprese tra il 77.99% e l’87.30%. Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari hanno mantenuto nel tempo una percentuale di adesione costante (mediamente 92.29% e 90.08%, rispettivamente) mentre l’adesione dei medici e dei tecnici è risultata altalenante (mediamente 76.19% e 79.95%, rispettivamente). Nel periodo indicato, sono stati utilizzati 8614 litri di gel idroalcolico.
Discussione e conclusioni: Un livello di compliance superiore alla soglia aziendale testimonia l’impegno del management nel sostenere la sensibilizzazione del personale in tal senso. Tuttavia, sovente, gli atteggiamenti possono variare tra i diversi gruppi professionali influenzando la percentuale di aderenza.
Parole chiave: Igiene mani, monitoraggio, aderenza, personale sanitario.
Hand hygiene surveillance in healthcare personnel: multidisciplinary longitudinal study
ABSTRACT
Introduction: Despite the COVID-19 pandemic, healthcare personnel’s adherence to hand hygiene remains a continuous challenge, complicated by the absence of a univocal standard that defines the monitoring strategy, as well as increasingly complex environments and care profiles. This partly justifies a gap in literature which lacks longitudinal monitoring experiences, especially in Italian contexts.
Objectives: The study aims to describe the adherence to hand hygiene of Professionals involved in direct care from 2016 to 2023.
Materials and methods: Single-center retrospective longitudinal observational study. The data have been acquired by direct and indirect collection methods: “observation of opportunities”, through the use of an electronic surveillance form, and the consumption of hydroalcoholic gel. A descriptive statistical analysis was conducted using the open-source software RStudio.
Results: The level of adherence is higher than the expected company threshold of 80%. 50,997 observations were acquired, with adherence percentages between 77.99% and 87.30%. Nurses and health-care workers have maintained a constant adherence percentage over time (on average 92.29% and 90.08%, respectively) while the adherence of doctors and technicians has been fluctuating (on average 76.19% and 79.95%, respectively). In the indicated period, 8614 liters of hydroalcoholic gel were used.
Discussion and conclusions: A level of compliance above the company threshold demonstrates the management’s commitment in supporting staff awareness in this regard. However, often, attitudes may vary between different professional groups, influencing the adherence percentage.
Key words: Hand hygiene, monitoring, adherence, healthcare professionals.
Francesco Pastore Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università “Tor Vergata”, Roma, Italia
Melania Totaro Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università “Tor Vergata”, Roma, Italia
Barbara Forastefano Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università “Tor Vergata”, Roma, Italia
Valentina Simonetti Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina e Odontoiatria, Universtià Gabriele D’Annunzio”, Chieti, Italia
Giancarlo Cicolini Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina e Odontoiatria, Universtià Gabriele D’Annunzio”, Chieti, Italia
Dania Comparcini Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, Università “Aldo Moro”, Bari, Italia
Introduzione: La valutazione neurologica della coscienza è determinante per il miglioramento degli outcome clinici. Tuttavia, le scale di valutazione sono poco utilizzate dagli infermieri, forse a causa di una formazione limitata. Ad oggi, a nostra conoscenza, nessuno studio ha valutato le conoscenze degli strumenti per la valutazione della coscienza tra gli studenti di infermieristica.
Obiettivi: Valutare le conoscenze degli strumenti per la valutazione della coscienza tra gli studenti di infermieristica.
Materiali e metodi: È stato condotto, in Italia, uno studio cross-sectional da novembre 2022 a marzo 2023, tramite campionamento di convenienza e a palla di neve. La raccolta dati è avvenuta utilizzando un questionario composto da quattro sezioni: (I) dati sociodemografici; (II) percorso formativo universitario, esperienza, ambiente di tirocinio; (III) conoscenze e (IV) modalità formative sulla valutazione della coscienza. Le sezioni III e IV sono state ricavate dal questionario Consciousness assessment: A questionnaire of current neuroscience nursing practice in Europe.
Risultati: Dei 209 studenti partecipanti, più di due terzi praticavano la valutazione della coscienza, utilizzando principalmente la Glasgow Coma Scale. La formazione sulla valutazione della coscienza è correlata all’utilizzo nella pratica clinica di uno strumento validato. Inoltre, la formazione continua è correlata alla valutazione quotidiana della coscienza, all’utilizzo di uno strumento validato e al numero di volte in cui tale valutazione viene effettuata.
Discussione e conclusioni: I risultati evidenziano buone conoscenze degli strumenti per la valutazione neurologica tra gli studenti di infermieristica. La formazione specifica e l’aggiornamento continuo sembrano favorire l’utilizzo di strumenti validati.
Parole chiave: Coscienza; esame neurologico; formazione infermieristica; studenti di infermieristica.
Neurological assessment of consciousness: a cross-sectional study of tool knowledge among nursing students
ABSTRACT
Introduction: In undergraduate nursing education, the narrative approach promotes observation, listening, taking care, critical thinking, and awareness skills. The didactic proposal ‘Moments of Negligible Happiness’ involved nursing students in a narrative-sharing experience in a group to promote introspection and listening skills.
Objectives: To evaluate knowledge of consciousness assessment tools among nursing students.
Materials and methods: A cross-sectional study was conducted, in Italy, from November 2022 to March 2023 using convenience and snowball sampling. Data were collected online through a questionnaire comprising four sections: (I) sociodemographic data; (II) university education, experience, internship environment; (III) knowledge and (IV) educational methods for consciousness assessment. Sections III and IV were adapted from the Consciousness assessment: A questionnaire of current neuroscience nursing practice in Europe, translated and modified into Italian.
Results: Among 209 participating students, more than two thirds assessed consciousness, mainly using the Glasgow Coma Scale. Education in consciousness assessment is correlated with the use of a validated tool in clinical practice. Furthermore, continuous education updates are correlated with daily consciousness assessment and the use of a validated tool, as well as with the frequency of such assessments.
Discussion and conclusions: Results show good knowledge of the tools for neurological assessment among nursing students. Specific training and continuous updating seem to benefit the use of validated tools.
Key words: Consciousness; neurologic examination; education, nursing; students, nursing.
Nathalie Rossi RN, Teacher at Nursing Bachelor, DEASS Department, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Manno, Svitzerland (CH)
Carla Ambrogina Pedrazzani PhD, Senior Researcher-Teacher, Nursing Bachelor Responsable, DEASS Department, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Manno, Svitzerland (CH)
Cinzia Gradellini PhD, Teacher at Nursing Bachelor and Master, DEASS Department, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Manno, Svitzerland (CH)
Introduzione: Nella formazione universitaria in Infermieristica, l’approccio narrativo promuove abilità di osservazione, ascolto, presa in carico, pensiero critico e consapevolezza. La proposta didattica “Momenti di Trascurabile Felicità” ha visto il coinvolgimento degli studenti di Infermieristica in un’esperienza narrativa di condivisione in gruppo, al fine di promuovere capacità di introspezione e ascolto.
Obiettivi: Valutare l’attività didattica considerando come gli studenti hanno partecipato e loro percezione del possibile impatto sul futuro professionale.
Materiali e metodi: Lo studio ha seguito una metodologia qualitativa. I dati sono stati raccolti attraverso: osservazione con check list del clima/coinvolgimento; analisi semantica per parole chiave degli elaborati degli studenti; focus group; sticky wall method.
Risultati: La partecipazione degli studenti all’attività conferma la potenzialità delle metodologie narrative di sviluppare competenze di osservazione e ascolto con promozione delle capacità comunicative, organizzative e di team. Dall’analisi degli elaborati, emergono elementi specifici della professione, come l’attenzione che risulta alla base del pensiero critico e che diventa sinonimo di capacità di riflettere sull’esperienza, attraverso l’attribuzione di significato. Nell’analisi della percezione dell’impatto sul futuro professionale, emerge sensibilizzazione ad aspetti di fondamentale importanza per la professione: ascolto, rispetto, introspezione e cura del sé, insieme al ruolo centrale della relazione.
Discussione e conclusioni: La partecipazione degli studenti alla proposta formativa ha permesso di riscoprire significati che stimolano competenze trasversali del quotidiano e del contesto professionale. L’uso educativo della narrazione ha promosso la consapevolezza identitaria degli studenti, confermando l’importanza del portare avanti l’approccio narrativo nei corsi di laurea in Infermieristica.
Parole chiave: Infermieristica, attività educative, narrazione; ricerca qualitativa.
Negligible Happiness and narrative approach for the Nursing students, a qualitative study
ABSTRACT
Introduction: In undergraduate nursing education, the narrative approach promotes observation, listening, taking care, critical thinking, and awareness skills. The didactic proposal ‘Moments of Negligible Happiness’ involved nursing students in a narrative-sharing experience in a group to promote introspection and listening skills.
Objectives: Evaluate the teaching activity by considering how the students participated and their perception of the possible impact on their professional future.
Materials and methods: The study followed a qualitative methodology, aimed at understanding the perception of a group about a phenomenon. Data were collected through: observation with a climate/involvement checklist; semantic keyword analysis of student papers; focus groups; sticky wall method.
Results: The students’ participation in the activity confirms the potential of narrative methodologies to develop observation and listening skills with the promotion of communication, organizational, and team skills. From the analysis of the papers, specific elements of the profession emerge, such as attention, which is the basis of critical thinking and which becomes synonymous with the ability to reflect on experience, through the attribution of meaning. In the analysis of the perceived impact on the professional future, awareness emerges of aspects of fundamental importance to the profession: listening, respect, introspection, and self-care, together with the central role of relationships.
Discussion and conclusions: The students’ participation in the training proposal made it possible to rediscover meanings that stimulate transversal skills in everyday life and in the professional context. The educational use of storytelling promoted students’ identity awareness, confirming the importance of pursuing the narrative approach in nursing degree courses.
Key words: Nursing, activity educational, narration, qualitative research.
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
LINK UTILI
Realizzato da Keyin Web Agency Roma
Editor dei contenuti – Ufficio Stampa e Comunicazione FNOPI
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.