RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Annamaria Bagnasco PhD, MNS, RN, MEdSc, FFNMRCSI, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova – Genova
Rosaria Alvaro MSN, RN, FAAN, FESC, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Facoltà di Medicina Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Roma
Loreto Lancia MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila – L’Aquila
Duilio Fiorenzo Manara MSN, RN, Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Università Vita-Salute San Raffaele – Milano
Laura Rasero MSN, RN Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Professore Associato Dipartimento di Scienze della Salute Università di Firenze – Firenze
Gennaro Rocco PhD, MSN, RN, FAAN, FFNMRCSI Componente del Comitato scientifico CERSI-FNOPI, Direttore Scientifico Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica c/o OPI Roma – Roma
Alessandra Burgio PhD Statistico Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT – Roma
Paolo Landa PhD Docente e Ricercatore di Economia Sanitaria Laval University, Québec, Canada
Milko Zanini PhD, MSoc, MSN, RN Docente e Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova – Genova
Barbara Mangiacavalli MSN, RN Presidente FNOPI, Presidente CERSI – FNOPI – Roma
Loredana Sasso MSN, MEdSc, RN, FAAN, FFNMRCSI, Direttore Scientifico CERSI-FNOPI, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova – Genova
Introduzione
Le cure domiciliari in Italia sono un’opzione di assistenza sanitaria mirata a fornire cure a lungo termine direttamente a casa dei pazienti. Tuttavia, essendo di competenza regionale, possono variare da una regione all’altra.
Obiettivi
Descrivere l’organizzazione dell’assistenza infermieristica sul territorio italiano, in termini di caratteristiche generali dei servizi erogati e definire una rete nazionale di contatti e collaborazioni con le Aziende territoriali.
Materiali e metodi
Studio osservazionale descrittivo trasversale condotto tra novembre 2022 e marzo 2023. Il questionario è stato somministrato ai Dirigenti infermieristici delle Aziende territoriali in formato elettronico.
Risultati
Hanno aderito 77 (72,6%) Aziende Sanitarie Locali (ASL) su 106. In termini di popolazione residente, la copertura ammonta al 75,3%. Dei 15 servizi in media per ASL ne sono disponibili 9. Mediamente diffuse le Case della salute, i Centri di cure intermedie, e la Centrale operativa territoriale, rispettivamente nel 48,1%, 41,6%, e 50,6% delle ASL. Il tempo di attesa è stato mediamente di 2 giorni per la prima visita e il primo accesso. Il personale è prevalentemente dipendente. Infermieri e operatori socio-sanitari (OSS) hanno l’età media più elevata.
Discussione e conclusioni
L’offerta dei servizi territoriali appare ampia e articolata, con forti disomogeneità su tutto il territorio nazionale. Questa prima fase dello studio ha permesso di attivare una rete di contatti nazionale con i 76 dirigenti e referenti dell’assistenza infermieristica territoriale e con altri oltre cento infermieri sul territorio. I risultati finali di questo studio permetteranno adattare l’assistenza domiciliare alle richieste del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e della popolazione.
Parole chiave: Assistenza infermieristica domiciliare, dirigenti di aziende territoriali, complessità assistenziale, studio osservazionale descrittivo trasversale.
Home Care Nursing in Italy AIDOMUS-IT: Preliminary data
ABSTRACT
Introduction
Home care in Italy is a health care option aimed at providing long-term care directly in patients’ homes, but may vary across regions, as each region is responsible for their organization.
Objectives
To describe the organization of home care nursing across Italy, in terms of general characteristics of the services provided and set up a national network of contacts and collaborations with community health services.
Materials and methods
A cross-sectional descriptive observational study conducted between November 2022 and March 2023. The questionnaire was administered online to the nursing managers of the community services.
Results
Out of 106 local health authorities (LHAs), 77 (72.6%) participated in this study. In terms of resident population, this included a coverage of 75.3%. Of 15 services in each LHA, 9 were available on average. Community Health Centres, Intermediate Care Centres, and Community Operations Centres were evenly spread in 48.1%, 41.6%, and 50.6% of the LHAs respectively. Mean waiting time was 2 days for the first visit and first access. Staff were prevalently employees. Nurses and healthcare assistants had the highest average age.
Discussion and conclusions
Community services were widespread, had varying structures, and differed across Italy. This first phase of the study enabled to establish a national network of contacts with 76 managers and contact persons of the community nursing services and with over one hundred other nurses in the community. The final results of this study will enable to adapt home care to the demands of the National Recovery and Resilience Plan (NRRP) and the population.
Key words: Home care nursing, directors of community services, healthcare complexity, cross-sectional descriptive observational study.
Martina Batino MSc, RN, PhD Student. ASL TO3
Gabriele Cardone MSc, RN, ASL CN1
Luca Ceroni LP, Università degli Studi di Torino
Chiara Gammarota MSc, RN, PhD Student. A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
Introduzione
I social network vengono ampiamente utilizzati sia dai professionisti sanitari sia dai cittadini per accedere alle informazioni sanitarie e per cercare supporto. La letteratura internazionale sostiene l’utilizzo dei social per la condivisione della conoscenza in ambito clinico-assistenziale, per migliorare la salute pubblica, facilitare il cambiamento dei comportamenti sanitari e favorire la comunicazione tra i professionisti.
Obiettivi
Descrivere i social network utilizzati dagli infermieri per scopi professionali.
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio osservazionale descrittivo sulla popolazione infermieristica italiana, utilizzando un questionario online costruito ad hoc.
Risultati
Alla raccolta dati hanno risposto 1005 professionisti, i quali risultano essere d’accordo nel dichiarare che sui social trovano ampia varietà di informazioni utili a livello professionale, riescono a confrontarsi facilmente con i colleghi e a raggiungere la maggior parte delle persone assistite. Invece, più della metà ha dichiarato di non ritenere affidabili i social per la ricerca di informazioni scientifiche.
Discussione e conclusioni
I risultati dello studio evidenziano che i social sono utili per la comunicazione tra infermieri, con potenziali benefici nella pratica clinica, nelle reti professionali, nell’istruzione e nella formazione. La mancanza di adeguate conoscenze potrebbe portare a una scarsa comprensione dei rischi e responsabilità collegate all’uso dei social.
Parole chiave: Infermieri, social network, social media, networking.
The influence of social networks in nursing: an italian observational study
ABSTRACT
Introduction
Health professionals and citizens widely use social networks to access health information and seek support. Many studies support using social for knowledge sharing in clinical care settings to improve public health by facilitating health behavior change and communication between professionals.
Objectives
The aim is to describe social networks used by nurses for professional purposes.
Materials and methods
A descriptive observational study was conducted on the Italian nursing population using an ad hoc constructed online questionnaire.
Results
A total of 1005 nurses responded to the data collection who agreed that they find a wide variety of professionally helpful information on social networking sites, can compare themselves with colleagues efficiently, and reach out to most of their patients. In contrast, more than half stated that they did not find social media reliable for searching for scientific information.
Discussion and conclusions
The results show that social networking is useful for communication between nurses, with potential benefits in clinical practice, professional networks, education and training. Lack of adequate knowledge may lead to a poor understanding of the risks and responsibilities associated with the use of social.
Key words: Nurses, social network, social media, networking.
Camilla Zanone Infermiera, Nefrologia e Neurologia, ASL NO Novara, Italia
Simona Milani Coordinatore CDS Infermieristica Università del Piemonte Orientale Polo formativo di Biella, ASL BI Biella, Italia
Manuela Ferrari CDS Infermieristica Università del Piemonte Orientale Polo formativo di Biella, ASL BI Biella, Italia
Antonella Croso Direttore Struttura Complessa Direzione Professioni Sanitarie (DI.P.SA), ASL BI Biella, Italia
Introduzione
La promozione delle cure fondamentali garantisce un miglioramento della qualità dell’assistenza. Con il termine cure mancate si indicano tutti gli interventi pianificati che vengono omessi, totalmente o parzialmente, dall’infermiere.
Obiettivi
Esplorare la percezione degli infermieri sulle cure mancate e valutare l’entità del fenomeno attraverso l’analisi della documentazione clinica.
Materiali e metodi
Si tratta di uno studio osservazionale condotto nei mesi di agosto e settembre 2020 tramite la somministrazione del questionario MISSCARE Survey agli infermieri che operano in tre reparti chirurgici dell’ASLBI. L’analisi delle cure perse è stata effettuata consultando la documentazione clinica relativa alla pianificazione dell’assistenza in prima giornata post-operatoria.
Risultati
Secondo il percepito dagli infermieri le principali cure perse sono la deambulazione del paziente (81%), la mobilizzazione passiva (78%) e la cura del cavo orale (58%); dall’analisi della documentazione, invece, le cure pianificate e non attuate sono: cura del cavo orale (72%), valutazione del sito di inserzione dei cateteri venosi periferici e centrali (49%), lavaggio delle mani dei pazienti (46%) e compilazione completa della documentazione infermieristica (36%). Complessivamente la percentuale di cure perse è del 24%.
Discussione e conclusioni
I risultati del nostro studio evidenziano come il fenomeno delle cure perse sia presente e come il percepito degli infermieri non sempre corrisponde a ciò che emerge dall’analisi della documentazione infermieristica.
Parole chiave: Cure infermieristiche, qualità dell’assistenza sanitaria, studio osservazionale, indagini e questionari, post- chirurgico.
Missed Nursing Care: results from an observational study conducted in the surgical wards of Biella Hospital
ABSTRACT
Introduction
The promotion of fundamental care ensures an improvement in the quality of care. The term missed care refers to all planned interventions that are omitted, totally or partially, by the nurse.
Objectives
To explore nurses’ perceptions of missed care and assess the extent of the phenomenon through analysis of clinical documentation.
Materials and methods
This was an observational study conducted in August and September 2020 through administering the MISSCARE Survey questionnaire to nurses working in three surgical wards of Biella Hospital. The analysis of missed care was conducted by consulting clinical records related to postoperative care planning on the first day.
Results
According to nurses’ perceptions, the main care missed were patient ambulation (81%), passive mobilization (78%), and oral care (58%); from the analysis of the documentation, however, the planned care that was not implemented were: oral care (72%), evaluation of peripheral and central venous catheter insertion site (49%), patient handwashing (46%), and complete completion of nursing documentation (36%). Overall, the percentage of missed care is 24%.
Discussion and conclusions
The results of our study show how the phenomenon of missed care is present and how the nurses’ perceptions do not always match what emerges from the analysis of nursing documentation.
Key words: Nursing care, quality of health care, observational study, surveys and questionnaires, post operative periods.
Irene Cavicchi Ospedale di Sassuolo spa, Sassuolo (MO), Italia
Domenico Regano IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Italia
Introduzione
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è una terapia efficace per molte patologie. La donazione da sangue periferico rappresenta una modalità poco invasiva, ma purtroppo sconosciuta; la scarsità di conoscenze è il principale limite al trapianto. L’educazione sanitaria potrebbe incoraggiare la donazione tramite un’adeguata comunicazione.
Obiettivi
Valutare esperienza, conoscenze e attitudine degli studenti di infermieristica alla donazione di cellule staminali ematopoietiche.
Materiali e metodi
Lo studio osservazionale (luglio-settembre 2022) riguarda gli studenti di infermieristica dell’Università di Bologna. Al campione reclutato è stato somministrato un questionario anonimo composto da tre sessioni focalizzate ad indagare esperienza, conoscenze e attitudine alla donazione di cellule staminali ematopoietiche.
Risultati
Il campione era composto da 677 studenti di infermieristica dell’Università di Bologna, con un’età media di 23 anni. Dall’analisi dei dati emerge che l’85% non è iscritto al registro nazionale, il 57% non conosce la procedura da sangue periferico e il 94,67% donerebbe da sangue periferico. Inoltre, la partecipazione ad un programma educativo aumenta la probabilità di conoscere la donazione da sangue periferico e la probabilità di iscrizione al registro nazionale.
Discussione e conclusioni
I risultati mostrano la necessità di introdurre nei programmi formativi universitari contenuti sulla donazione per garantire una formazione adeguata agli studenti. I futuri professionisti potrebbero così offrire un’educazione sanitaria adeguata incoraggiando la donazione. I limiti di tale studio sono: ridotta dimensione del campione ed utilizzo di un questionario non validato. Dunque, sarebbero necessari ulteriori studi per ottenere risultati maggiormente validi e rappresentativi.
Parole chiave: Donazione di cellule staminali da sangue periferico, educazione sanitaria, conoscenza, attitudine.
Attitude to the donation of hematopoietic stem cells from peripheral blood: a cross sectional study of nursing students
ABSTRACT
Introduction
Hematopoietic stem cell transplantation is an effective therapy for many pathologies. Peripheral blood donation is a minimally invasive but unfortunately unknown method; actually the scarcity of knowledge is the main limitation to transplantation. Health education could encourage donation through proper communication.
Objectives
This study aims to determinate the experience, knowledge and attitude of nursing students to the donation of hematopoietic stem cells.
Materials and methods
The cross-sectional study (July-September 2022) concerns nursing students at the University of Bologna. The recruited sample was given an anonymous questionnaire consisting of three sessions focused on investigating experience, knowledge and aptitude for hematopoietic stem cell donation.
Results
The sample consisted of 677 nursing students from the University of Bologna, whose average age was 23. Analysis of the data shows that 85% is not registered in the national register, 57% doesn’t know the procedure from peripheral blood and 94,67% would donate from peripheral blood. In addition, the participation in an educational program increases the probability of knowing the donation from peripheral blood and the it increases the likelihood of registration in the national register.
Discussion and conclusions
The sample consisted of students from the nursing university whose average age was 23. The results show the need to introduce content on donation in university training programmes to ensure adequate training for students. Future professionals could thus offer adequate health education by encouraging donation. The limits of this study are: reduced sample size and use of an unvalidated questionnaire; therefore, further studies would be necessary to obtain more valid and representative results.
Key words: Peripheral Blood Stem Cell Transplantation, Health Education, Knowledge, Attitude.
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
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Editor dei contenuti – Ufficio Stampa e Comunicazione FNOPI
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