RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
Francesco Zaghini PhD, MSN, RN, Research Fellow, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università degli studi di Roma Tor Vergata, Roma , Italia
Jacopo Fiorini PhD, MSN, RN, Infermiere di Ricerca, UOC Direzione Infermieristica, Fondazione Policlinico Tor Vergata, Roma, Italia
Giovanni Gioiello PhD student, MSN, RN, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università degli studi di Roma Tor Vergata, Roma, Italia
Alessandro Sili PhD, MSN, RN, Direttore UOC Direzione Infermieristica, Fondazione Policlinico Tor Vergata, Roma, Italia
Introduzione
L’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) assiste la persona e le famiglie nella comunità, assumendo, in Italia, un ruolo strategico, organizzativo e clinico nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2022. Comprendere come il benessere organizzativo e la qualità di vita degli IFeC sia influenzata dallo stile di leadership, diviene prioritario per implementare questo professionista a livello nazionale e garantire una qualità assistenziale migliore.
Obiettivi
Indagare la relazione esistente tra la percezione della leadership, il benessere organizzativo (stress, burnout, soddisfazione, engagement e commitment) e la qualità di vita degli IFeC.
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio osservazionale, arruolando un campione di convenienza di IFeC. I dati sono stati raccolti attraverso una web survey composta da scale validate. È stata condotta un’analisi descrittiva ed inferenziale.
Risultati
Sono stati arruolati 250 IFeC, con età media di 39,4 anni e che lavoravano come IFeC mediamente da 2,4 anni. È emerso che gli IFeC sono soddisfatti del proprio lavoro, si sentono motivati, di far parte della propria organizzazione ed avvertono i loro leader etici. Rispetto ai contesti ospedalieri, sono stati registrati livelli di stress e burnout ridotti. In questa condizione di benessere organizzativo, la qualità di vita degli IFeC è migliore e predetta dalle variabili di contesto e del loro leader.
Discussione e conclusioni
In un ambiente lavorativo positivo, l’IFeC vive una condizione di benessere organizzativo, sentendosi motivato, soddisfatto e percependo una qualità di vita migliore. Studi futuri dovrebbero indagare gli esiti assistenziali a livello di comunità, valorizzando questo ambito di specializzazione infermieristica.
Parole chiave: Benessere organizzativo; infermiere di famiglia e di comunità; leadership infermieristica; qualità di vita.
The organizational well-being of the Family and Community Nurses: an observational study
ABSTRACT
Introduction
In Italy, the Family and Community Nurse (FCN) cares for individuals and families in the community, resulting in a strategic, organizational, and clinical role in the National Recovery and Resilience Plan 2022. Understanding the impact of the leadership style on the FCN organizational well-being and quality of life, it becomes imperative to implement this profession at a national level, ensuring a higher standard of care.
Objectives
To investigate the relationship between the perception of leadership, organizational well-being (stress, burnout, satisfaction, engagement, and commitment), and the FCN quality of life.
Materials and methods
An observational study was conducted, enrolling a convenience sample of FCN. The data were collected through a web survey composed of validated scales. A descriptive and inferential analysis was conducted.
Results
Some 250 FCN were enrolled, with an average age of 39.4 years, and who had been working as FCN for an average of 2.4 years. It was found that FCNs are satisfied with their work, feel motivated, to be part of their organization, and perceive their leaders as ethical ones. Compared to hospital settings, reduced levels of stress and burnout were recorded. In this condition of organizational well-being, the FCNs quality of life is improved and predicted by the context variables and their leader.
Discussion and conclusions
In a positive working environment, the FCNs experience a condition of organizational well-being, feeling motivated, satisfied, and perceiving a better quality of life. Future studies should investigate care outcomes at the community level, enhancing this area of nursing specialization.
Key words: Organizational well-being; family and community nurses; nursing leadership; quality of life.
Alice Scuro MSN, RN, Dipartimento di Medicina Molecolare – Università degli Studi di Padova, Italia
Cristian Girotto MSN, RN, Azienda Ospedaliera di Padova, Italia
Introduzione
Le informazioni fornite dai pazienti sulla loro esperienza di cura costituiscono input rilevanti per rendere i servizi sanitari sempre più centrati sul paziente. Esse sono inoltre considerate a livello internazionale sempre più utili per misurare la qualità dell’assistenza (indicatori Patient-Reported Experience Measure).
Obiettivi
L’obiettivo dello studio è descrivere l’esperienza di cura percepita dal paziente oncologico lungo il suo percorso assistenziale e le implicazioni per la figura infermieristica.
Materiali e metodi
È stata condotta un’indagine descrittiva trasversale su un campione di pazienti seguiti nei servizi di oncologia ambulatoriali/day hospital di quattro realtà di un’Azienda ulss della Regione Veneto. Lo strumento utilizzato è il questionario denominato NC14CORE.
Risultati
I 208 soggetti coinvolti hanno complessivamente apprezzato l’esperienza di cura oncologica. Tra gli aspetti migliorabili risultano la trasmissione delle informazioni, in particolare nella fase diagnostica, agli effetti collaterali immediati e a lungo termine, al coinvolgimento nelle opzioni di trattamento e alle cure domiciliari, alla continuità delle cure. Differenze significative sono emerse relativamente ad alcuni aspetti nella fascia d’età 35-54 anni, nelle donne, nei pazienti con tumore al seno e gastro-intestinale e per soggetti con prima diagnosi e recidiva di malattia.
Discussione e conclusioni
I risultati dell’indagine sull’esperienza del paziente oncologico pongono le basi per introdurre azioni di miglioramento rispetto ad informazione, comunicazione, coinvolgimento del paziente nelle decisioni di cura, continuità nell’assistenza. Secondo quest’ottica l’infermiere può rivestire un ruolo chiave, diventando il punto di riferimento per il paziente e la sua famiglia e, attraverso le sue competenze, può agire nel miglioramento della cura del paziente.
Parole chiave: Neoplasia, soddisfazione paziente, qualità dell’assistenza sanitaria.
Cancer patient experience – An observational survey in the Veneto Region
ABSTRACT
Introduction
Opinions provided by patients about their care’s experience are very important input for increasingly patient-focused health services. Internationally, patients provided information are also increasingly considered useful for measuring the quality of care (Patient-Reported Experience Measure indicators).
Objectives
The purpose of the study is to describe the care experience perceived by cancer patients along their care pathway and implication for nurses.
Materials and methods
A cross-sectional descriptive study was conducted involving patients admitted and treated in four outpatient / day hospital oncology services in the Veneto Region. The tool used is the questionnaire named NC14CORE.
Results
The 208 patients appreciated the oncological care experience overall. Aspects that can be improved are the transmission of information, specially referring to the diagnostic phase, immediate and long-term side effects, treatment options and home care, continuity of care. Significant differences emerged in some aspects in the 35-54 age group, in women, in patients with breast and gastrointestinal cancer and in subjects with first diagnosis and relapse of the disease.
Discussion and conclusions
These results may help to introduce improvements regarding information, communication, patient involvement in care decisions and continuity of care. According to this, nurses can have a key role and become the reference point for patients and their family; thanks to their skills they can improve the patient care.
Key words: Neoplasm, patient satisfaction, quality of health care.
Roberto Buonincontro Infermiere Area dei Professionisti della Salute – AUSL Toscana Centro di Firenze, Italia
Valentina Fedele Infermiera Area dei Professionisti della Salute – Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, Italia
Elian Moscato Infermiera, Ospedale San Giovanni Battista (Cavalieri di Malta) Roma Portuense, Italia
Patrizia Ambrosio Infermiera, Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli, Italia
Pamela Bugetti Ostetrica Area dei Professionisti della Salute – Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, Italia
Serenella Bulganti Infermiere Area dei Professionisti della Salute Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Italia
Gabriele Alaimo Infermiere ASST Fatebenefratelli Sacco (Ospedale dei bambini Vittore Buzzi), Milano, Italia
Piera Bergomi Responsabile di area/Direzione professioni sanitarie Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia, Italia
Amelia Licari Pediatra, Professore associato Università degli Studi di Pavia, Italia
Arianna Casetti Infermiera AUSL Romagna, Italia
Raffaella Fuzzi Infermiera AUSL Romagna, Italia
Riccardo Galeotti Infermiere AUSL Romagna, Italia
Maria Giustina Muolo Infermiera IRST Meldola, Italia
Alice Tedaldi Infermiera AUSL Romagna, Italia
Giovanna Torregrossa Infermiera AUSL Romagna, Italia
Paola Ceccarelli Dirigente Professioni Sanitarie AUSL Romagna – Università degli Studi di Bologna, Italia
Davide Dini Infermiere Università Politecnica delle Marche CdL in Infermieristica Sede di Pesaro, Italia
Ilaria Mamei Responsabile Professioni Sanitarie UO Medicina Cardiovascolare – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Gioia Parisi Responsabile Professioni Sanitarie Formazione Corsi OSS – Staff Direzione Professioni Sanitarie – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Giovanna Amaducci Coordinatrice dell’attività didattica Professionale Corso di Laurea in Infermieristica – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Sede di Reggio Emilia – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Chiara Beggi Referente interno Formazione e Sviluppo Risorse Umane – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Antonio Boccia Zoboli Direttore Aziendale Professioni Sanitarie – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Danilo Giussani Operatore Socio- Sanitario – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia Italia
Annarita Guglielmi Referente interno Formazione e Sviluppo Risorse Umane – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Riccò Roberta Direttrice Professioni Sanitarie SOC Rete Integrata Assistenziale Clinica – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Angelina Saffiotti Responsabile Professioni Sanitarie Formazione Professionale, Universitaria e area Staff – Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia, Italia
Emanuela Vezzani Dirigente Professioni Sanitarie Responsabile Dipartimento internistico – Az. USL-IRCCS Reggio Emilia, Italia
Marino Dell’Acqua Direttore Sociosanitario ASST Valle Olona, Varese, Italia
Luca Maffei Direttore Distretto di Saronno ASST Valle Olona, Varese, Italia
Valentina Cacciapuoti Dirigente delle Professioni Sanitarie, Responsabile DAPSS Polo Territoriale ASST Valle Olona, Varese, Italia
Cristina Patriarca Coordinatore Infermieristico Distretto di Saronno ASST Valle Olona, Varese, Italia
Federica De Pieri Infermiere di Famiglia e di Comunità, Capo Progetto Cure Domiciliari ASST Valle Olona, Varese, Italia
Fabrizio Vezzoli Dirigente delle Professioni Sanitarie, Casa di Comunità di Fagnano Olona ASST Valle Olona, Varese, Italia
Danilo Zanotta Dirigente medico Responsabile Struttura Semplice Coordinamento Disabilità e Fragilità ASST Valle Olona, Varese, Italia
Manuela Salama Infermiera, U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
Marco Cecchi Infermiere U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
Mauro Barbetta Infermiere U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
Luca Casella Infermiere U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
Federica Ranauro Infermiera U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
Antonella Sollazzo Infermiera U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
Alessandra Corvaja Coordinatore infermieristico U.O. Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, Italia
RIVISTA BIMESTRALE
Organo ufficiale della Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche
LINK UTILI
Realizzato da Keyin Web Agency Roma
Editor dei contenuti – Ufficio Stampa e Comunicazione FNOPI
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.