Intention to leave e mortalità intraospedaliera


L’Intention to leave è un fenomeno nazionale e non solo, che riguarda gli operatori sanitari. Come già sottolineato dal Prof Gianluca Catania a giugno 2023 in un’intervista rilasciata per questa rubrica, anche quando non culmina con l’abbandono, l’intention to leave genera stanchezza, affaticamento, disagio e malessere nel professionista, nel gruppo e, in generale, nell’ambiente di lavoro con riflessi tutt’altro che trascurabili sugli esiti dell’assistenza.
Tra le cause di questo fenomeno, che non accenna a diminuire, la letteratura evidenzia il carico di lavoro, il numero non adeguato di risorse e le caratteristiche dell’ambiente di lavoro. Di fatto, dove l’ambiente di lavoro, il carico di lavoro e le risorse sono adeguate, non solo si contiene l’intention to leave ma migliorano gli esiti dell’assistenza e la sicurezza delle cure.
Tra gli esiti, su uno in particolare si focalizza intervista che segue: il tasso di mortalità intraospedaliera. Ne parliamo con Milko Zanini, Ricercatore del Dipartimento Scienze della Salute – DiSSal Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche Università degli Studi di Genova, autore insieme ad altri colleghi esperti dell’argomento, di un recente lavoro su questo tema e pubblicato sulla rivista Health Policy.

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PER APPROFONDIRE
Nurses’ intention to leave, nurse workload and in-hospital patient mortality in Italy: A descriptive and regression study.

Marina Vanzetta

22 maggio 2024

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