Riprogettare la sanità. Modelli di analisi e sviluppo


 In “Riprogettare la sanità”, l’autore, affronta un tema di cui molto si è scritto: i sistemi sanitari che, tuttavia continuano ad essere una questione quanto mai attuale e per molti versi spinosa.
L’elevata complessità organizzativa che li contraddistingue, caratterizzata da un’altissima differenziazione dei processi lavorativi, delle competenze e delle attività, rappresenta una sfida per chi li approccia da un punto di vista teorico e ancor più per chi si occupa concretamente della loro gestione ai diversi livelli.
Infatti, a essere messa in gioco è la capacità di avere e mantenere una visione globale e integrata nel governo del sistema, in un contesto in cui spesso a ragione o a torto lo stesso viene scomposto, o rischia di esserlo, in sottosistemi aziendali apparentemente più facili da governare ma il più delle volte faticosamente riconducibili poi ad una visione d’insieme.
A rendere ancor più “complessa” la complessità concorre anche l’alta discrezionalità delle Aziende sanitarie; da qui, l’indispensabilità di stili di direzione autorevoli ma negoziali.
Nell’analisi e nella riprogettazione di questo scenario si colloca l’opera di Vaccani che in sei capitoli ripercorre gli elementi fondanti di un’organizzazione.
Nella prima parte, il percorso che fa l’autore inizia con un approccio all’analisi sistemica che fa luce sulla crisi di sistemi gerarchizzati e centrati sulla divisione delle strutture e sposta l’attenzione su sistemi più orizzontali e trasversali capaci di flessibilità e meno proceduralizzati e standardizzati.
Il lavoro continua con il focus sulla complessità sia in termini di integrazione che di progettazione e sulla necessità direttamente proporzionale di articolare maggiori e mirati strumenti d’integrazione. Il filo conduttore è lo stesso: lasciare la logica prescrittiva a favore di una logica di direzione per obiettivi.
Il cambiamento non è solo organizzativo, è anche e, forse prima, culturale: entrambi non possono prescindere dalla formazione, motore indispensabile di qualsiasi cambiamento. È proprio alla formazione e alla funzione formativa nelle organizzazioni che l’autore dedica un capitolo nella seconda parte del volume.
Avviandosi verso la fine del percorso pone anche l’accento sulla centralità di governo e sulla personalità dei dirigenti e finisce con l’argomentazione sui sistemi premianti, utili e necessari a indirizzare e integrare le persone rispetto alle finalità organizzative.
A caratterizzare il percorso all’interno dell’organizzazione fatto dall’autore, è la coniugazione, in ogni passaggio, fra teoria e pratica con la dissertazione di casi concreti.
 

Franco Vallicella

 

 

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