Le ferite acute


Il volume di Caminati e Peghetti rappresenta senza dubbio un’opera innovativa, offrendo una trattazione aggiornata e validata delle ferite acute, con particolare riferimento alle ustioni, alle ferite traumatiche e alle ferite chirurgiche.

ll percorso che le Autrici ci propongono parte proprio dalla storia della gestione delle lesioni cutanee. Nei primi due capitoli Favero e Prisco ci introducono al tema della cute e delle sue alterazioni: ”la pelle comunica utilizzando il linguaggio della natura che accomuna tutti gli esseri viventi: vissuto, emozioni, eventi patologici, trovano unità sulla e nella pelle” (p. 3). Parlando di questo sensibile confine che delimita il sé dal resto del mondo, gli Autori ci descrivono che “il bisogno di contatto è qualcosa che va oltre il rapporto strumentale (p.7), il tatto, l’organo di senso legato alla pelle (…) attraverso il tatto conosciamo, valutiamo, scegliamo, ricordiamo” (p.7)

Se questa è la storia, storico è quanto nei secoli l’uomo abbia fatto per trattare le lesioni della cute (cap. 2), con rimedi quali il fango e corteccia di albero per tamponare le ferite, l’applicazione di impasti di erbe , radici e foglie per la loro guarigione. Una storia che diventa arte nel corso dei secoli, perfezionandosi nell’accogliere principalmente pratiche tradizionali, piuttosto che trattamenti scientificamente fondati.
Alla fine del 1700, però, la gestione delle ferite acute cambia: da arte diviene scienza, con la descrizione dei fenomeni di granulazione e i principi di riparazione tessutale, ben descritti nei capitoli 3 e 4. Da queste scoperte si avrà l’evolversi delle conoscenze e la possibilità di approcciarsi diversamente alla cura delle lesioni.

Arrivando ai nostri tempi, l’investimento scientifico in questo settore tipico degli ultimi anni ha permesso di trasformare completamente la gestione delle ferite, prima basata sull’esperienza, in una pratica basata sull’evidenza.
E’ questo un aspetto specifico di questa opera: il suo valore aggiunto sta nel definire chiaramente sia l'arte che la scienza necessaria per la gestione del percorso clinico assistenziale della persona con ferita acuta. L'arte di prendersi cura delle ferite (ustioni, ferite chirurgiche e post traumatiche) è promossa in diversi capitoli del libro, che trattano lo sviluppo delle competenze cliniche e delle conoscenze relative alla valutazione olistica (es. aspetti metabolici nutrizionali, aspetti psicologici, altro) del soggetto assistito. La scienza della guarigione delle ferite è descritta in modo chiaro e conciso dagli autori, che discutono nel volume i molti fattori fisiologici e ambientali che promuovono o ritardano la guarigione delle lesioni.
Ma vi è un altro aspetto originale nel libro: Caminati e Peghetti hanno racchiuso e integrato in questo testo le conoscenze e le esperienze di 52 tra infermieri, medici specialisti e altri professionisti sanitari. Ne derivano contenuti teorici e clinici sulla gestione delle ferite ben integrati tra di loro ed esaustivamente supportati dalla letteratura scientifica.
Gli argomenti trattati nella prima parte del testo approfondiscono ampiamente tutte le tematiche correlate al trauma da ustione: vengono riportati dati epidemiologici internazionali ed italiani, le evidenze relative al trattamento con particolare riferimento ad aspetti rilevanti correlati all’assistenza, quali: la prevenzione, il dolore, le infezioni, il wound care, il trattamento chirurgico, le alterazioni psicologiche, la nutrizione e la riabilitazione.
Nella seconda parte del volume viene posto particolare risalto all’assistenza e al trattamento delle ferite traumatiche (tra queste anche le ferite di guerra) e chirurgiche, fornendo specifiche indicazioni relative alla presa in carico globale della persona al fine di prevenire le infezioni, garantire il miglior trattamento topico, con specifiche indicazioni riguardanti l’utilizzo appropriato di antisettici e dispositivi di prevenzione. Vengono fornite inoltre specifiche indicazioni operative sui trattamenti delle ferite.
Oltre agli aspetti clinico assistenziali citati, il volume riporta esperienze interessanti e innovative relative all’organizzazione di percorsi e di setting di cura che mirano a fornire esempi di presa in carico globale dell’assistito, quali:

  • la realizzazione di un percorso d’integrazione multi professionale e di un modello organizzativo di case management in una realtà operativa per ustionati;
  • la progettazione e l’implementazione di un ambulatorio di wound care a gestione infermieristica;
  • l’attivazione di un progetto di prevenzione delle ustioni nei bambini realizzato secondo il modello educazionale di promozione della salute proced-proceed.

Dal testo emerge, altresì, l’elevato livello di autonomia e le competenze distintive dei vari professionisti, in particolare dell’infermiere che presta assistenza a questa tipologia di utenti, utilizzando un approccio che punta all’efficacia e all’appropriatezza.

Agli interessati alla materia non mancheranno neppure i più recenti sviluppi tecnologici nell’ambito del wound care, quali: la terapia topica negativa, la terapia iperbarica e la bioingegneria tissutale (es. utilizzo del gel piastrinico, delle cellule staminali, altro) che hanno ampliato le possibilità terapeutiche nel mondo delle lesioni cutanee.

Sopra tutto, in ogni parte dell’opera traspare una grande attenzione alla persona, alla quale viene data voce nel capitolo 19 attraverso la narrazione di protagonisti che hanno vissuto e vivono l’esito di lesioni da ustione, i quali testimoniano come la realizzazione di un buon approccio relazionale con gli operatori abbia un potente effetto taumaturgico.

I capitoli sono completati da ulteriori informazioni contenute in tabelle, nelle quali sono descritte scale di valutazione e classificazione, principali tipologie di medicazione, superfici di supporto, indicatori clinico organizzativi ed altro, completati da illustrazioni e foto.

Il volume in questione, in sintesi, è un testo capace di promuovere l’acquisizione di nuove conoscenze nella gestione delle persone affette da lesioni cutanee acute.

Prof. Laura Rasero
Professore associato in Scienze infermieristiche
Coordinatore Master Lesioni cutanee nell’adulto e nel bambino: prevenzione e trattamento
Università degli Studi di Firenze

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