1980 – 1983, il cambiamento continua


Il notiziario, continua a chiamarsi così ma la stampa viene affidata a un editore: C. G. Edizioni Medico Scientifiche e non più a Arti Tipografiche. Edizioni Medico Scientifiche edita il notiziario fino al primo numero del 1982 poi questa attività torna in capo nuovamente a Arti Tipografiche per essere affidata poi a partire dal 1983 al Gruppo Editoriale Masson.
La direzione e la segreteria di redazione rimangono in capo alla Federazione e il Direttore responsabile continua ad essere, fino al 1982, Luciana Demanega Pallochia Presidente della Federazione Nazionale IPASVI.

A partire dal primo numero del 1980 nella seconda di copertina compaiono tre nuove voci: Collaboratori Redazionali, Corrispondenti Regionali e Segretari di redazione.

Collaboratori Redazionali
ASV Pasqua Rosa Antico
ASV Virginia Baronio
Dott.ssa Vittoria Belli
Dott. Enzo Bergami
ASV Anna Maria Biondo
Prof.ssa Maria Caprioli
Dott. Riccardo Catelani
ASV Emma Corona
Dott. Biagio D’Alba
IP.FD.DAI Suor Carmela D’Avella
Prof.ssa Edda Ducci
Dott. Francesco Gatti
Dott.ssa Maria Getrevi
Dott. Sergio Paderni
Prof.ssa Adele Pellicciari
IP:FD Maria Rita Preite
Prof. Lorio Reale
Prof. Alessandro Seppilli
Prof. Angelo Serio
Prof. Carlo Vetere

Corrispondenti Regionali
Sig.na Itala De Camillis
Sig.ra Leonarda Lombardo Magaddino
Sig.ra Paola Lupano
Sig.ra Ione Liliana Manservigi
Sig.ra Anna Poli
Sig.ra Franca Pretta Sagredin
Sig.ra Franca Rota
Suor Albertina Sala
Sig.ra Anna Pia Savani
Sig.ra Carla Schio
Sig.na Leonarda Sileno

Direttore
Luciana Demanega Pallocchia

Segretari di redazione
Dott. Paolo Traditi
ASV Iole Vulcan

Il sommario, non viene ancora chiamato indice ma diventa più corposo e si arricchisce in ogni numero di nuove rubriche: Editoriale, Lettere al Direttore, Attività della Federazione, Convegni e Congressi, Ricerche ed esperienze, Leggi e Decreti, Vita dei Collegi, Aggiornamenti.

In particolare, Ricerche ed esperienze si configura come un interessante spazio di condivisione di contenuti su temi formativi, assistenziali, organizzativi che, in veste e declinazione diversificata nel tempo e per il tempo in cui sono stati analizzati, sono ancora, per certi versi i temi di oggi.
Ne sono un esempio “Gli appunti sull’assistenza domiciliari” di Luisa Saiani sul Notiziario n 4 – luglio/agosto 1980 di cui si riporta uno stralcio perché quanto mai significativi in un tempo, quello di oggi in cui è particolarmente attenta l’attenzione della professione infermieristica sul territorio e per il territorio.

“… L’aiuto domiciliare è ritenuto uno dei principali servizi di base per offrire alle famiglie la possibilità di compiere scelte alternative fra più interventi, in relazione alla loro situazione.
Tuttavia, perché l’aiuto domiciliare possa offrire realmente questa possibilità di libera scelta, è necessario che esso non sia un servizio isolato, cioè predisposto ed organizzato indipendentemente da altri servizi di base o limitato a certe categorie di persone. Per rendere funzionante l’aiuto domiciliare occorre disporre di personale numericamente sufficiente, ben preparato che svolga le proprie funzioni, oltre che con competenza, anche con un profondo spirito di solidarietà, di accettazione, di delicatezza e di rispetto verso gli assistiti e verso le famiglie nelle quali è chiamato a collaborare.
…Con l’assistenza domiciliare ci si propone di:
– favorire, quanto più è possibile, la permanenza dell’anziano, dell’ammalato, del minore, nel proprio ambiente naturale evitando modifiche alla normale vita di relazione delle persone…
– rompere l’isolamento sociale e aiutare psicologicamente soprattutto i soggetti anziani inserendoli (attraverso un’intensa azione domiciliare) nella vita di quartiere e stimolandone la partecipazione e collaborazione alla ricerca di possibili soluzioni ai problemi di comune interesse;
– realizzare un’attenta personalizzazione degli interventi…
– evitare il ricovero e l’ospedalizzazione ove non sia strettamente indispensabile.

I motivi che orientano ad una graduale estensione di questi ed altri servizi cosiddetti “aperti” sono certamente molti ma, fra questi, assumono rilievo:
– l’esigenza di mutare i principi che hanno finora ispirato l’organizzazione dei servizi sanitari e sociali…
– l’esigenza di disporre di un maggior numero di servizi a carattere diagnostico e preventivo…
– una terza motivazione normalmente non considerata e che purtuttavia ha un peso non indifferente è la esigenza di diminuire i costi presenti e futuri che comporta una pesante organizzazione dei servizi di ricovero.”

Nel 1983 la carica di Presidente della Federazione viene assunta da Sr. Odilia D’Avella ma il Direttore responsabile del notiziario continua ad essere Luciana Demanega Pallocchia. Il notiziario viene rinnovato nella veste tipografica e nei contenuti anche se le rubriche rimangono le stesse.
A dare gambe al cambiamento è, come si legge in una nota sui numeri di questo anno, “… la volontà di comunicare correttamente con tutti gli iscritti ai Collegi IPASVI e il desiderio di essere propositivi di valide argomentazioni per facilitare la corrispondenza degli operatori infermieristici con la redazione.”

E di fatto, questo emerge in modo inequivocabile nella “Lettera al direttore” della Presidente, Sr. Odilia D’Avella, sul notiziario n. 1: “Da qualche anno il Notiziario ospita questa rubrica il cui obiettivo è lo scambio diretto e immediato di notizie, informazioni, quesiti, proposte e opinioni fra i lettori ed il Direttore della Rivista. Ci si aspetterebbe, ovviamente, che questo spazio riservato ai lettori, (che peraltro sono e dovrebbero essere i protagonisti della Rivista), trovi impegnati i nostri professionisti in uno scambio di esperienze arricchente e stimolante per tutti.
In un’epoca in cui si ha sete di comunicare, appare quanto meno strano che ci sia raramente chi occupi questo spazio per un dialogo aperto e costruttivo su problemi e situazioni di comune interesse.
La rivista è di tutti gli iscritti e l’apporto di ciascuno sarà l’unico modo per renderla più viva, dinamica e attuale: ogni voce potrà avere un interlocutore e una risposta.
Perché non cominciare? A voi la risposta!

Marina Vanzetta
9 agosto 2023

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