Una cultura più sensibile alla sofferenza


Una cultura più sensibile alla sofferenza all’emarginazione e ai valori della vita e della salute: un obiettivo della Pastorale della salute che guarda alle persone sane, alle persone malate ma anche ai curanti.
Perché un obiettivo così, la cultura non è già “sufficientemente sensibile alla sofferenza? No, manca ancora qualcosa per far si che questa cultura oggi sia davvero e giustamente sensibile alla sofferenza.
Abbiamo perso qualche passo nella formazione e dobbiamo rinforzare l’alleanza terapeutica ricordando, ad esempio che le persone care che stanno intorno alla persona sofferente non possono essere lasciate fuori dal sistema di cura ma che ne fanno parte.
E ancora, ci si deve prendere cura dei curanti, ci vuole maggiore attenzione ai curanti da parte del sistema ricordando però che i curanti sono parte del sistema.
Di questo abbiamo parlato con Don Massimo Angelelli Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI.

31 ottobre 2021

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