Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), plaude alla conferma di Roberto Speranza al dicastero della Salute.
“La riconferma del ministro – continua – è positiva non solo per i professionisti, ma soprattutto per i cittadini-assistiti che in tal modo hanno maggiori garanzie sulla funzionalità e sull’efficienza del sistema salute, in particolare in un momento come questo che richiede il massimo delle forze, il massimo impegno e il massimo della continuità da garantire sotto tutti i punti di vista della cura e dell’assistenza”.
A Speranza, spiega Mangiacavalli, è legata la lotta alla pandemia e anche quel processo di strutturazione, avviato con le Regioni e con tutti gli stakeholders, del nuovo Patto per la salute, la realizzazione per legge dell’infermiere di famiglia e comunità, la specificità infermieristica, la scelta di dare nuovo impulso e priorità all’assistenza sul territorio, la tutela degli operatori sanitari grazie all’approvazione della legge contro la violenza sul personale, ma anche l’abolizione del superticket e il finanziamento del taglio delle liste di attesa che purtroppo la pandemia ha rallentato.
Tutte scelte positive e innovative di cui lo ringraziamo.
Soprattutto però l’azione più importante che la continuità può garantire è verso i cittadini, perché sia possibile uscire dalla pandemia il prima possibile. Cosa che, grazie a scelte non sempre inizialmente popolari del ministro Speranza, nonostante le difficoltà, si sta rendendo possibile anche grazie alla mediazione con le Regioni e al coinvolgimento di tutte le forze sanitarie in campo.
“In ballo – prosegue Mangiacavalli – c’è davvero la salute di tutti, che va raggiunta grazie a un impegno di Governo difeso finora dal ministro e a una multi professionalità autonoma e responsabile, avviata da Speranza e che ora può giungere al suo completo compimento”.
“Siamo lieti quindi – aggiunge la presidente degli oltre 454mila infermieri che operano in Italia – della riconferma di Roberto Speranza e siamo certi che non mancherà da subito di riprendere in pieno quell’attività positiva già avviata prima della crisi e che in realtà non ha mai interrotto neppure per un giorno”.
“Come anche il ministro – aggiunge – può essere certo della responsabilità, coraggio per innovare e cambiare davvero il Ssn sulla base delle evidenze e in funzione dei nuovi bisogni delle comunità che avremo tutti insieme. Gli infermieri ogni giorno, 24 ore su 24 sono accanto a chi soffre assistendo chi ne ha bisogno e non lasciando mai solo nessuno, come la pandemia ha dimostrato, sono pronti a collaborare al suo fianco e a quello delle associazioni di cittadini e pazienti, delle Istituzioni e di tutte le altre professioni, del mondo scientifico e di quello accademico”.
“Il ministro Speranza – conclude – lo sa: gli infermieri ci sono, come sempre”.
Tonino Aceti