La salute sostenibile. Perché possiamo permetterci un Servizio sanitario equo ed efficace


La salute sostenibile. Perché possiamo permetterci un Servizio sanitario equo ed efficaceUn testo illuminante che non risparmia critiche al Sistema Sanitario Nazionale che smonta pezzo per pezzo le argomentazioni di chi da oltre 20 anni insiste nel voler smantellare uno straordinario diritto acquisito.

Gli Italiani amano criticare ferocemente qualsiasi apparato istituzionale, sanità in testa, dimenticando colpevolmente il valore universale della cosa, l’equità del sistema, la sostanziale gratuità dello stesso.

Valutare, per l’ennesima volta, il tema della prevenzione con un approccio mirato alla salute, con la proiezione verso un futuro di risparmio anche economico, permette di valutare con tranquillità il valore di scelte quali l’educazione alla salute, gli screening ed il calendario vaccinale.

Tutto il testo si rivolge a chi ha le possibilità di mettere in atto scelte etiche e di rispetto della popolazione che sta cambiando.

Un approccio nuovo al paziente anziano cronico, con coinvolgimento diretto dello stesso nell’aiutarsi a garantire una vecchiaia in discreta salute, minando le fondamenta di patologie croniche che possano garantire il proseguimento del percorso di vita, ma con una scarsa qualità della stessa.

Combattere contro la bulimia di prestazioni sanitarie che non garantiscono salute e portare il sistema ad una svolta culturale e cioè all’appropriatezza nel non richiedere esami di laboratorio a pioggia, approfondimenti diagnostici ridondanti, visite specialistiche con una periodicità insensata.

Equità e dignità sono valori che hanno una radice comune e nel percorso sanitario devono poter esprimersi in tutto il loro senso sociale, un sistema equo deve garantire l’accesso per tutti, la presa in carico di tutti, il diritto ad essere curati nel migliore modo possibile per tutti, quindi attenzione a come si presenta il sistema pubblico e come lo stesso tracci i propri utenti senza distinzioni di età.

Diamo grande dignità al paziente anziano, demente o non autosufficiente, o malato multi patologico garantendogli la dignità delle cure e della sua persona.

Ringrazio quindi Marco Geddes per aver riportato alla luce temi che troppo spesso risultano marginali nella discussione sul mantenimento di un sistema pubblico, in alcuni casi, così virtuoso.


Claudio Vagnini
Direttore generale Azienda USL Ferrara

 

STAMPA L'ARTICOLO