Mangiare per crescere, consigli per genitori in gamba


Mangiare per crescere, consigli per genitori in gambaUn biologo specialista in Scienza dell’Alimentazione (Mauro Destino) ed un pediatra di famiglia dedicato alla formazione e alla ricerca (Federico Merolla), sono gli autori di questo libro, un mix perfetto per un testo destinato al mondo di tutti coloro che, a diverso titolo, si prendono cura dell’alimentazione del bambino e dell’adolescente.

Ricco di narrazioni ed aneddoti, il testo consente una ricorrente introspezione sul proprio stile alimentare.

Gli autori fotografano le abitudini alimentari del nostro Paese, mettendo in evidenza un cambio radicale di tradizioni. La memoria, ricca di melanconia, va al rituale del pranzo di una volta, quando, all’atteso “tutti in tavola” faceva seguito una consuetudine ricca di gesti abituali ma, al contempo, rassicuranti. La felicità della famiglia nel riunirsi intorno al tavolo da pranzo, andava oltre il semplice soddisfacimento di un bisogno primario. Un’immagine antica che ha il sapore degli spot pubblicitari di oggi che, con una formula vincente, ripropongono scene di vita familiare durante momenti quotidiani dedicati al nutrimento.

“L’alimentazione ha un ruolo fondamentale per il nostro organismo. Rappresenta la vita stessa.
Le conseguenze di una cattiva o insufficiente alimentazione sono le malattie e la morte” (pag. 11).

E’ con questo messaggio netto che viene descritto il dilemma legato ai problemi alimentari della società moderna, non più attribuibili alla fame ma alla cattiva educazione alimentare, alla mancanza totale di regole, ad abitudini che perseverano nell’errore. L’ analisi di un caso, una classica scena di vita domestica, renderà tangibile il nesso di casualità tra sovrappeso e cattive abitudini alimentari che perdurano nei primi anni di vita del bambino. Viene messo in evidenza che nessun manuale potrà mai essere sufficiente per dettare le regole di una sana alimentazione.

Le differenze che esistono in ciascun individuo, le diversità presenti in ogni famiglia, rendono impossibile dettare regole universali. “La verità è che la soluzione all’educazione alimentare non può che risiedere in famiglia con le parole, i sentimenti e i modi di essere dei genitori” (pag. 20).

Alimentazione sana e famiglia diventano, quindi, un monismo indiscusso e inscindibile.
Il testo continua offrendo cenni sui principi alimentari, sull’ assorbimento, il metabolismo: informazioni tecniche che non divengono mai troppo dotte da allontanare e scoraggiare il lettore.

Al contrario, la lettura piacevole e ricca di messaggi essenziali, spazia dalla fisiologia all’analisi antropologica alimentare.

La seconda parte del libro “Alimentazione in pratica” intraprende un paragrafo decisamente interessante. Dal titolo “Una donna in buona salute fa la differenza” è un vero e proprio vademecum per la donna, prima, durante e dopo la gravidanza. Consigli ed informazioni arricchiti da evidenze. Gli autori si interrogano, per esempio, se gli accreditati benefici di un’alimentazione ricca di pesce, possa giustificare l’ingestione di mercurio contenuto in questi animali “a causa dell’inquinamento industriale” (pag. 73).

Gli ovvi benefici procurati al bambino dall’assunzione del latte materno, vengono esplicitati con dovizia di particolari nel paragrafo 7. Consigli e schede illustrative che rispondono a tutte quelle incertezze che, sempre, affollano la mente della neo-mamma, integrano efficacemente il testo. La gradevolezza della lettura potrebbe sembrare turbata da una testimonianza: la mamma del piccolo Tiziano che, con toni risoluti , dichiara il suo pensiero: “Ho allattato 17 mesi la prima bambina e sono 17 mesi che allatto il secondo. Non ho ceduto ai ricatti, ho perso il lavoro ma ne ho trovato un altro. Una mamma capace di allattare è una mamma capace di superare ogni ostacolo” (pag. 88). La donna racconta la storia del suo piccolo con tanta veemenza. Qui si potrebbe aprire un dilemma anche tra i sostenitori dell’allattamento al seno, su quanto si possa su un’analisi approssimative, correre il rischio di giudicare le donne che non possono percorrere analoghi percorsi. Anche loro amano il loro piccolo ma talvolta, per tangibili motivi, o per la mancanza di un sostegno adeguato, tempestivo e competente, possa essere necessario il ricorso al latte artificiale, senza nulla togliere all’amore materno.

Gli autori, nel paragrafo dal titolo “Quando si usa il latte artificiale” (pag. 91) analizzano anche questa evenienza mettendo in evidenza le regole da rispettare per una corretta alimentazione artificiale. La mamma di Tiziano racconta, poi, di un mese trascorso in isolamento in ospedale, ma non si comprende la circostanza nella quale le figure sanitarie che menziona, avrebbero commesso gli errori da lei citati “Le infermiere e le pediatre insistevano (addirittura sostenevano fosse colpa mia se stava male)…” (pag. 89).

Ma nelle pagine successive il libro continua ad ottenere i suoi effetti positivi. Una cronistoria alimentare (e non solo) della vita del bambino che cresce per diventare un’adolescente. Dalle prime pagine del libro gli aspetti sociologici e psicologici non vengono mai trascurati, questo dato diventa ancora più evidente nell’analisi della vita alimentare dell’adolescente. Per i genitori pagine da leggere e leggere nuovamente fino ad assimilazione totale. Qualcuno diceva “essere genitori è il mestiere più difficile del mondo”, una frase scontata ma ricca di verità. Questo è un libro utile quindi per chi si occupa dell’alimentazione infantile (pediatri, infermieri, educatori, etc.), ma anche da suggerire alle mamme e ai papà che si sentono parte di questa problematicità e che possono vivere le abitudini alimentari/stili di vita del proprio figlio come un incognita di ardua soluzione.

Il testo si chiude con un giocoso “e finalmente tutti a tavola!” (pag. 331). Una raccolta di menù divisi per stagione ed arricchiti da appetitose ricette.

Mariagrazia Greco
Direttore attività Didattiche e di Tirocinio
C.L. Infermieristica Pediatrica
Università degli Studi di Napoli Federico II
Polo Didattico Santobono-Pausilipon – Napoli

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