COLLANA "IN PRATICA"


La ricerca documentale Istruzioni per l’uso
Claudia Vidale,
Giovanni M. Guarrera
Collana: In Pratica
Pensiero Scientifico Editore
Anno: 2013
pagine 80
euro 12,00

Come leggere uno studio controllato randomizzato
Tom Jefferson
Collana: In Pratica
Pensiero Scientifico Editore
Anno: 2012 (II Edizione)
pagine 48
euro 8,00

Impact factor, h-index e la valutazione della ricerca
Ombretta Perfetti
Collana: In Pratica
Pensiero Scientifico Editore
Anno: 2013
pagine 88
euro 12,00

La collana “In pratica” del Pensiero Scientifico Editore offre una serie di guide utili, come indica il titolo stesso, all’agire quotidiano. Si presentano di seguito tre testi legati tra loro dal tema della ricerca, delle evidenze e della loro valutazione.
Nella pratica clinica-assistenziale è necessario che gli atti compiuti dai professionisti della salute passino attraverso un ragionamento che ne ricerchi i presupposti nelle evidenze scientifiche. È attraverso il processo di evidence-based practice che gli infermieri, i medici e gli altri operatori sanitari assumono decisioni utilizzando le migliori evidenze scientifiche disponibili, la propria esperienza clinica e le preferenze dei loro pazienti.

La guida “La ricerca documentale – istruzioni per l’uso” scritta da Claudia Vidale, documentarista biomedico, e da Giovanni Guarrera, medico, ha l’obiettivo di mettere in grado il lettore di affrontare la ricerca delle migliori evidenze scientifiche. In particolare la guida offre un valido strumento per orientarsi nella ricerca di materiale bibliografico utile per la pratica clinica-assistenziale. Nelle prime pagine gli Autori richiamano il concetto di gerarchia dell’evidenza, ricordandone la diversa affidabilità dei risultati e la modalità per strutturare un buon quesito di ricerca bibliografica. Nelle pagine successive focalizzano l’attenzione su quali motori e database bibliografici utilizzare per recuperare della valida documentazione. In particolare gli Autori descrivono Google Scholar (motore di ricerca nella letteratura accademica), Scirus (che recupera materiale scientifico presente sul web), il database del Centre for reviews and dissemination (fornisce informazioni sugli interventi sanitari), The Cochrane library (permette di recuperare revisioni sistematiche utili per la pratica clinica) e altri quali Health technology assessment, TRIP e SUMSearch 2 (meta-motore di ricerca medica). Una parte della guida è dedicata alle risorse della National library of medicine.
Per ogni database o motore di ricerca gli Autori forniscono una breve definizione e consigli tecnici per facilitare il lettore nell’utilizzo pratico, proponendo anche alcuni esempi e indirizzi per un’efficace ricerca.

La guida “Come leggere uno studio controllato randomizzato” scritta da Tom Jefferson, medico epidemiologo, vuole sviluppare la competenza dei professionisti sanitari nella lettura critica di uno studio sperimentale randomizzato e controllato. In particolare l’Autore descrive la struttura dell’articolo e suggerisce al lettore strumenti per farne una lettura approfondita e critica. Vengono inoltre proposti elementi indispensabili per comprendere i risultati presentati nello studio, descrivendo concetti come il valore di p, l’intervallo di confidenza, Number needed to treat (Nnt), odds, odds ratio e altri concetti e misure per valutare i risultati.
La guida, in una parte dedicata, esplora gli strumenti utili per la valutazione critica degli studi sperimentali e termina con indicazioni su dove trovare i report di studi randomizzati e controllati. 

La guida “Impact factor, h-index e la valutazione della ricerca”, scritta da Ombretta Perfetti della Biblioteca della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, cerca di sviluppare nel lettore conoscenze sulle capacità di valutazione della ricerca, addentrandosi anche sul significato e l’utilizzo di indicatori bibliometrici. Nella prima parte della guida, l’Autrice analizza le principali banche dati bibliografiche, quali Medline, CINAHL, Embase, PsycINFO, ma anche i database citazionali quali Science Citation Index e Scopus. Nella parte successiva della guida, l’Autrice fornisce un approfondimento e discussione sugli indicatori bibliometrici maggiormente utilizzati, come l’Impact Factor e l’H-index, evidenziandone i punti di forza e di debolezza. Vengono inoltre indicate ai lettori le modalità operative per calcolare l’H-Index in Web of science, in Scopus e in Google Scholar. Viene altresì richiamata l’attenzione sui nuovi strumenti di analisi e valutazione della comunicazione scientifica, quali internet e i social web.

Il formato delle tre guide, piccole e maneggevoli, e le modalità di presentazione dei contenuti le rendono adatte non solo ai professionisti, ma anche agli studenti che desiderano approfondire aspetti specifici e tecnici della ricerca.

Alberto Dal Molin
 

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