Accertamento clinico – Guida metodologica illustrata per i professionisti della salute


Accertamento clinico - Guida metodologica illustrata per i professionisti della saluteL’accertamento clinico è alla base della pratica clinica infermieristica e di molte delle professioni sanitarie. La componente clinica, come sottolinea Loreto Lancia, il curatore di questa edizione italiana, rappresenta, insieme alla componente educativa e relazionale, una delle dimensioni essenziali dell’infermieristica, attraverso la quale esprime il proprio specifico contributo alla cura delle persone.
Il libro si presenta come un sintetico quanto efficace compendio che illustra le basi anatomiche dei principali organi e apparati e descrive la modalità per esplorarne la condizione, tramite un accertamento clinico mirato. In ogni capitolo è anche presente una sezione dedicata alle anomalie che è possibile evidenziare durante l’accertamento clinico, oltre a una breve scheda di autoverifica.
È di particolare interesse il primo capitolo, che permette al lettore di focalizzare tre elementi cardine, tra loro integrati: anamnesi, esame obiettivo e documentazione. L’anamnesi, in quanto raccolta della storia clinica del paziente, si basa su specifiche competenze comunicative alle quali il testo fa giustamente riferimento, anche se brevemente. È il paziente stesso che, se messo nelle condizioni adeguate per raccontarsi, può indicare, o comunque facilitare l’individuazione del suo problema. Ed è attraverso il confronto tra i dati soggettivi, riferiti dal paziente durante l’anamnesi, e quelli oggettivi, derivanti dall’esame obiettivo, che l’infermiere può ipotizzare e poi confermare un’eventuale problema di salute/malattia della persona assistita.
Nell’accertamento clinico si ricorre a specifici strumenti (p. 6), che siamo abituati a vedere quotidianamente sui carrelli per la visita o nelle medicherie o nelle borse per le visite domiciliari. L’accertamento non può che essere sistematico, poiché è necessario garantire la completezza, quindi si procede all’esame testa-piedi, utilizzando tecniche specifiche: ispezione, palpazione percussione ed auscultazione. Con questi strumenti e con queste tecniche gli infermieri italiani non sempre hanno familiarità, ma questo è da considerarsi un punto di forza del volume, che appunto focalizza la necessità, piuttosto, di acquisirla. In proposito va ricordata la provenienza statunitense del testo, dove alcuni infermieri, con specifica formazione, hanno funzioni diverse da quelle tipiche italiane.
La registrazione puntuale di quanto accertato, infine, non solo attesta ciò che il professionista ha rilevato, ma permette anche il passaggio di informazioni ed il monitoraggio delle condizioni della persona assistita nel tempo. A tal riguardo, la documentazione è uno degli elementi per i quali questo testo possa essere considerato un prezioso strumento, non solo per chi deve apprendere (gli studenti), ma anche per coloro che sono già sul campo e vogliono migliorare la propria capacità nel descrivere l’esito degli accertamenti clinici che effettuano quotidianamente.
La descrizione dettagliata delle modalità di conduzione dell’accertamento clinico viene condotta per singoli organi o apparati: questo permettere all’infermiere di effettuarlo in modo mirato e competente, oltre a rinforzare la capacità di descriverne l’esito in modo preciso, accurato e condivisibile con le altre professioni con le quali si integra quotidianamente. Questo emerge in maniera rilevante da alcuni piccoli box, che per ogni capitolo forniscono un esempio di documentazione clinica. In molti di essi si può apprezzare la puntuale descrizione di quanto rilevato, nonché l’impostazione di presa in carico globale della persona assistita, propria dell’infermieristica (per es. indicando il familiare presente o lo stato emotivo del paziente).
Quando si effettua l’accertamento clinico non vanno tralasciati gli aspetti igienici, ed infatti viene sottolineato per più manovre l’appropriato uso dei guanti. Purtroppo manca completamente un accenno alla necessità di praticare il lavaggio delle mani, prima e dopo l’effettuazione dell’esame obiettivo.
L’ultimo capitolo dedicato alla gravidanza si differenzia rispetto all’impostazione generale del libro. Questa diversa impostazione però risponde alla condivisibile esigenza di fornire una dimensione unica di quella complessità di cambiamenti propri della gravidanza, che peraltro non coinvolgono solo il corpo materno, bensì quello di due individui diversi, anche se strettamente connessi l’un l’altro. Inoltre non dobbiamo dimenticare che nella realtà statunitense, a differenza di quella italiana, le ostetriche altro non sono che infermieri che hanno poi conseguito uno specifico titolo post-base.
Questo testo è uno strumento da maneggiare con cura e che richiede probabilmente una presentazione ragionata, specie nel proporlo agli studenti, in cui vengano illustrate in particolare le differenze in riferimento allo specifico della attuale realtà professionale italiana.
In conclusione, il testo si configura come un’utile proposta per varie professioni sanitarie, in particolare per la focalizzazione dei numerosi fattori da rilevare per accertare la salute del paziente: in questo un accurato accertamento clinico è fondamentale, affiancando gli esami strumentali.

Rosaria Alvaro
Professore Associato Scienze Infermieristiche – Università di Roma Tor Vergata

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