12 maggio: le prove d’efficacia a sostegno dell’azione


Il Consiglio Internazionale delle Infermiere/i – CII, (ICN)  nel  messaggio proposto in occasione della Giornata Internazionale degli Infermieri ogni anno mette a fuoco le questioni chiave della professione. L’International Council of Nurses, fondato nel lontano 1889, oggi raccoglie 128 Paesi. L'Italia vi è rappresentata dalla CNAI (Consociazione nazionale delle Associazioni Infermiere/i).

Gli infermieri italiani hanno arricchito tale tradizione celebrando la ricorrenza del 12 maggio con iniziative di comunicazione al cittadino, finalizzate ad evidenziare il consolidato orientamento della professione verso la tutela e l’assistenza delle persone sane e malate, singole o in collettività, nelle varie fasi della vita e nei diversi momenti di cura.

A dimostrazione di come la comunicazione professionale sia sempre un riflesso dell’evoluzione professionale, si pone il tema scelto dall’ICN per la Giornata dell’Infermiere 2012: Colmare il divario: dalle prove di efficacia all’azione. Alla parola d’ordine si accompagna un corposo documento che ne articola il significato.

Negli ultimi 20 anni è andato crescendo l’interesse verso l’Evidence-Based Medicine, recepita nell’ambito disciplinare sotto il termine Evidence-Based Nursing (ora finalmente Evidence-Based Practice), quale espressione terminologica che indica come questo approccio metodologico sia necessario  nei diversi ambiti disciplinari sanitari e sociali, in quanto facilitatore nell’indirizzare la pratica assistenziale verso standard operativi che meglio permettono di evitare danni ai pazienti e di migliorare le condizioni di salute delle persone malate, aiutando a preservarla in quelle sane.

La CNAI si è fatta carico di rendere disponibile in italiano il documento con la traduzione di Donatella D’Accolti ed Elisa Vitale e la revisione di Cecilia Sironi. Il testo è scaricabile online dal sito www.cnai.info a fronte di un piccolo contributo. Ne consigliamo a tutti la lettura e l'analisi.

Il materiale può arricchire le nostre conoscenze sull’argomento e contestualmente fornisce un punto di repere comune alla comunità professionale infermieristica mondiale, rafforzando l’univocità dell’approccio disciplinare e favorendo il consolidamento strutturale di questo approccio nel patrimonio metodologico professionale più globalmente inteso.

L’Evidence-Based Practice ci rafforza nel percorso decisionale che ciascun paziente richiede al fine di disporre in modo appropriato delle informazioni utili per gestire le relazioni causali tra gli interventi che vengono effettuati e gli esiti raggiunti, ovviamente insieme agli elementi di contesto, alla disponibilità di risorse e, ovviamente non per ultimo, alle dimensioni individuali e soggettive del singolo individuo o della singola collettività.

Siamo consapevoli infatti che assistendo ogni giorno i pazienti, in base a cosa facciamo e a come lo facciamo, possiamo fare la differenza.

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