Manuale di Pubblicazione dell’American Psychological Association


Il Manuale di Pubblicazione dell’American Psychological AssociationSin dal 1929 il Manuale di Pubblicazione dell’American Psychological Association (Manuale Apa) ha rappresentato un punto di riferimento per la comunicazione scientifica. Alcuni psicologi, antropologi e manager sentirono la necessità di dettare delle “regole di stile” per la scrittura scientifica, quindi pubblicarono un articolo breve con delle indicazioni per facilitare la comunicazione. A distanza di 80 anni, il Manuale Apa è diventato un volume di 257 pagine ed è giunto negli USA alla sua sesta edizione. Oltre che in inglese è stato pubblicato anche in spagnolo, portoghese, coreano, cinese e molte altre lingue, fino ad essere ora disponibile anche in italiano.

Il Manuale Apa, che era nato come necessità di una ristretta fascia di accademici, nel tempo è stato assunto come modello per la scrittura scientifica da diverse le discipline, tra cui anche l’infermieristica. Molte facoltà infermieristiche del Nord America e del Nord Europa indicano il Manuale Apa quale testo di riferimento agli studenti, sia per la redazione di elaborati in itinere sia per la stesura delle tesi di laurea. Sono anche molte, ormai, le riviste infermieristiche che per la preparazione dei manoscritti rinviano i lettori a consultarlo. In effetti, lo potremmo definire come un protocollo di scrittura scientifica che facilita e assiste nella stesura di un documento (articolo, tesi, protocolli e procedure cliniche, elaborati a carattere scientifico). In particolare:

  • stabilisce le regole etico/legali per la pubblicazione e l’editoria (authorship, pubblicazione doppia e frammentata, plagio e autoplagio, diritti dei partecipanti agli studi, conflitti di interesse);
  • dà indicazioni su come strutturare i vari tipi di articoli (studi empirici, revisioni di letteratura, articoli teorici e metodologici, studi di casi);
  • suggerisce come strutturare i manoscritti (titoli e sottotitoli, note dell’autore, sezioni del manoscritto);
  • suggerisce tecniche per rendere la scrittura chiara e concisa;
  • dà indicazioni sull’utilizzo della punteggiatura ed i vari tipi di carattere, delle abbreviazioni, dei numeri e dei simboli statistici;
  • fornisce regole per rendere comunicative tabelle e figure;
  • fornisce regole per riportare le citazioni bibliografiche e per scrivere la bibliografia;
  • dà una panoramica su tutto il processo di pubblicazione, dall’invio del manoscritto alla sua pubblicazione definitiva;
  • riporta (in appendice) le Journal Article Reporting Standards (Jars) e le Meta-Analysis Reporting Standards (Mars);
  • infine, sul sito web dell’editore italiano (http://www.edises.it/AllVolumi/09_Cap9-web.pdf) riporta preziose indicazioni per la stesura di tesi di laurea secondo lo stile Apa.

    Sulla base degli argomenti trattati, il Manuale sarà utile a chiunque (studente, collega o studioso) abbia la necessità o il desiderio di scrivere. Come si augurano già i curatori dell’edizione italiana, anche il sottoscritto spera che “il rigore imposto da questo Manuale (…) non riduca l’entusiasmo nello scrivere, perché se non si scrive la scienza muore”.

Gennaro Rocco

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