Le responsabilità del Coordinatore delle professioni sanitarie


Le responsabilità del coordinatore delle professioni sanitarieQuesto è il secondo lavoro editoriale scaturito dalla collaborazione tra Annalisa Pennini e Giannantonio Barbieri. Dopo aver già trattato della responsabilità professionale dell’infermiere, gli autori in questo libro analizzano approfonditamente la responsabilità del coordinatore, non solo infermieristico, ma anche appartenente agli altri settori disciplinari (ostetrico, riabilitativo, tecnico e della prevenzione).

In questo libro, vengono forniti importanti spunti di riflessione, chiarimento e approfondimento sulle funzioni e responsabilità che caratterizzano il coordinatore, fornendo chiavi di lettura ed esempi sugli aspetti giuridici e giurisprudenziali, sugli aspetti professionali e su metodi e strumenti utili a supportare il lavoro organizzativo.
Il testo si compone di 10 capitoli, ciascuno completato da un riassunto e da domande per la verifica della comprensione del testo. Sono inoltre presentati in appendice degli interessanti documenti che mostrano esperienze organizzative di due realtà sanitarie del Trentino e dell’Emilia Romagna.

Nella prima parte dell’opera viene ricordato il percorso storico-giuridico delle figure di coordinamento, in particolare per le professioni storicamente più riconosciute, come la capo-infermiera e la capo-ostetrica, fino ad arrivare a quelle più recenti, come il coordinatore delle professioni tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Il percorso storico e normativo viene completato dall’esame della sua caratterizzazione all’interno dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. La prima parte si conclude con la riproposta del dibattito storico rispetto ai requisiti del coordinatore: esperto clinico e/o manager, con un mix di competenze necessarie per svolgere la funzione in diversi contesti e situazioni? L'ultimo capitolo propone l'analisi di cosa sia (oggi) l'attività di coordinamento ovvero di quali caratteristiche ha il lavoro organizzativo, definendone ambiti e orientamenti.

Nella seconda parte si approfondisce il tema della responsabilità su più livelli ovvero la responsabilità propria del coordinatore, delle organizzazioni e delle persone. Tale approccio appare quanto mai opportuno data la posizione strategica che il coordinatore occupa tra la base e il vertice delle organizzazioni sanitarie.

Nella terza e ultima parte viene trattato il tema dell'esercizio delle responsabilità, presentando metodi, strumenti ed esperienze. Partendo dall'analisi del profilo di ruolo, come strumento per definire le competenze e le responsabilità del coordinatore, ma anche per la gestione dei collaboratori, viene presentato in appendice un documento in uso presso l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento.
Inoltre vengono trattati i temi della sicurezza e dell’appropriatezza dei percorsi di cura, della gestione delle risorse economiche e tecnologiche collegati con quello delle funzioni di coordinamento all’interno dell'organizzazione dei servizi sanitari, presentando in appendice un estratto dell'Atto aziendale dell'Azienda Usl di Imola, relativo al Servizio Infermieristico e Tecnico.

Per questa sua strutturazione può essere considerato un manuale d’uso sia per i coordinatori che per gli studenti dei Master in Management e Coordinamento.

Elisabetta Palma
Dottoranda di ricerca infermieristica – Università degli Studi Chieti-Pescara

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