Un’esperienza di tirocinio interprofessionale tra studenti del corso OSS e studenti di Infermieristica


Documenti


INQUADRAMENTO GENERALE
Il tirocinio è da sempre considerato un ambito di apprendimento privilegiato nella formazione infermieristica in quanto occasione per acquisire consapevolezza del mondo del lavoro in generale, per riflettere sul proprio futuro occupazionale e per operare scelte formative e lavorative consapevoli e il più possibile efficaci. Lo scopo quindi consiste nel completare il processo di apprendimento e formazione in atto.
In questo ambito di sede operativa incentivare un modello educativo di integrazione interprofessionale tra futuri infermieri e futuri Operatori Socio Sanitari (OSS) può essere preparatorio all’inserimento del mondo del lavoro sia in termini di attività, sia per prendere consapevolezza del lavoro d’equipe, come criterio del lavoro multiprofessionale.

CONTESTUALIZZAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Il POLO UNIASTISS di Asti ha attivato dall’anno 2019 il primo corso OSS, (D.G.R. n. 46-5662 del 25/03/2002) ancora in essere, e ospita il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Torino.
Dal 2019 ad oggi il Polo Universitario ha formato 108 iscritti al corso OSS, fornendo elevate competenze mediante l’impiego di elementi di eccellenza quali laboratori organizzati, docenti con competenza in ambito didattico provenienti da ASL AT, e il supporto di importanti strutture residenziali e di comunità del territorio astigiano, il tutto in forte sinergia con il mondo infermieristico.
La sinergia tra il corso OSS e il Corso di Laurea in Infermieristica ha permesso uno scambio di esperienze formative, così da favorire i reciproci apprendimenti sia rispetto alla qualificazione dei docenti che insegnano al Corso di Laurea, sia rispetto alla costruzione di modalità che favoriscono il successo formativo. In particolare la gestione del tirocinio vede la programmazione di alcuni momenti d’aula comuni per far conoscere ai tirocinanti sia OSS che studenti d’Infermieristica l’importanza dell’interazione tra le due figure. All’interno del contesto di tirocinio gli studenti dei 3 anni di corso in Infermieristica e gli studenti del corso OSS hanno la possibilità di interagire nelle attività assistenziali supervisionati dagli Infermieri tutor clinici o Infermieri guida di tirocinio. Inoltre sono organizzati incontri in cui partecipano studenti OSS, studenti in Infermieristica di tutti e 3 gli anni di corso, tutor professionali e tutor del corso OSS all’interno dei contesti di tirocinio. Tali momenti prevedono la discussione di casi clinici, al fine di sviluppare la capacità di ragionamento clinico degli studenti in Infermieristica, aumentare le conoscenze degli studenti OSS e comprendere i ruoli di entrambe le figure rispetto all’assistenza erogata.
Questa attività di integrazione tra le due figure, oltre a favorire il successo del tirocinio attraverso la simulazione dell’apprendimento on the job favorita da un confronto tra studenti di discipline diverse ma complementari, si pensa possa favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, migliorare l’approccio assistenziale e la maggiore consapevolezza dei ruoli, con lo scopo in primis di ricercare e garantire i bisogni assistenziali dei pazienti e degli ospiti e di poter confermare un clima lavorativo favorevole, di collaborazione e di reciproca fiducia.

OBIETTIVO
Valutare il percepito dell’esperienza formativa interprofessionale tra gli studenti del corso OSS e gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica.

RISULTATI
Sono state inviate 5 domande agli studenti di Infermieristica e 4 domande agli studenti del corso OSS che hanno frequentato il tirocinio nel periodo maggio/luglio 2022 utilizzando l’applicazione open source Google Drive, garantendo l’anonimato ai partecipanti. Agli studenti è stato richiesto di esprimere il grado di accordo, utilizzando la scala Likert a 3 livelli (scala Likert 1=“per niente d’accordo”, 2=“in parte d’accordo”, 3=“completamente d’accordo”). Il questionario è stato formulato inserendo un campo aperto denominato “suggerimenti”. Hanno risposto al questionario 59 studenti di infermieristica, di cui 53,3% del I anno di corso, 20% del II anno di corso, 26,7% del III anno di corso e 27 studenti del corso OSS.

Tabella 1. – Percepito degli studenti in Infermieristica

Domande studenti di Infermieristica Completamente d’accordo % In parte d’accordo

%

Per niente d’accordo %
1. Il tirocinio con gli studenti del corso OSS è stato un buon ambiente di apprendimento”

 

 

83,01

 

13,6

 

3,4

2. Mi sono sentito parte del gruppo e accolto dagli studenti del corso OSS

 

71,2 22 6,8
3. Ho potuto sperimentarmi nelle attività con gli studenti del corso OSS

 

57,6 33,9 8,5
4. Ho percepito fiducia nei miei confronti

 

74,6 23,7 1,7
5. Complessivamente mi sento soddisfatto/a del mio tirocinio, tenendo in considerazione il rapporto creatosi con gli studenti del corso OSS?  

71,2

 

23,7

 

5,1

 

Tabella 2. – Percepito degli studenti del corso OSS

Domande studenti OSS Completamente d’accordo % In parte d’accordo

%

Per niente d’accordo %
1. Il tirocinio con gli studenti di Infermieristica è stato un buon ambiente di apprendimento  

85,2

 

11,2

 

3,7

2. Complessivamente mi sento soddisfatto/a del mio tirocinio, tenendo in considerazione il rapporto creatosi con gli studenti di infermieristica?  

85,2

 

11,1

 

3,7

3. Mi sono sentito parte del gruppo e accolto dagli studenti di  infermieristica?  

77,8

 

18,5

 

3,7

4. Mi sono state offerte opportunità di apprendimento insieme agli studenti di infermieristica  

66,7

 

25,9

 

7,4

 

Tra i suggerimenti è emerso che non tutti gli studenti del corso OSS hanno avuto la possibilità di sperimentarsi in affiancamento con gli studenti di Infermieristica. Laddove c’è stata interazione i commenti sono i seguenti:
– “Penso che sia un’ottima idea far lavorare i tirocinanti insieme, in modo da confrontarsi sulle difficoltà o anche esperienze”.
– “Mi sono trovata molto bene e “in loro ho visto molta umanità’”.
– “Utilissimo, specialmente per imparare a collaborare già ora per poi attuarli nel lavoro!!”
– “Stimolo alla crescita e all’apprendimento professionale, un’esperienza importante che mi aiuterà in futuro”.
– “Con gli studenti di infermieristica si è instaurato un bel rapporto dove in diverse occasioni ci si supportava a vicenda”.
Gli studenti di Infermieristica possono essere un sostegno all’apprendimento fornendo feed-back agli studenti del corso OSS come si evince da esperienze fatte in collaborazione con studenti di medicina (Breah at al, 2020).
Le conoscenze sono acquisite nel tempo, attraverso la conoscenza personale e le esperienze sul campo. Con il termine esperienza si indica il perfezionamento di nozioni e teorie acquisite. L’esperienza diventa quindi indispensabile per dare un senso alla pratica clinica che è sempre più complessa e possiede più realtà di quelle che la teoria stessa riesce a cogliere da sola (Benner,2003). Pertanto, essere affiancato da uno studente che ha acquisito esperienza, diventa un aiuto per inserirsi in un ambiente formativo nuovo. Gli studenti del II e III anno di corso di Infermieristica hanno maturato esperienze concrete e una visione olistica del paziente, utili per guidare anche lo studente del corso OSS nella risoluzione dei problemi assistenziali che ogni giorno affrontano in tirocinio. Gli studenti del I anno di Infermieristica (53,3% del campione), hanno potuto condividere le prime esperienze in ambito clinico con gli studenti del corso OSS e sperimentare il lavoro di squadra.
Dai risultati emerge che gli studenti considerano la modalità di tirocinio interprofessionale un buon ambiente di apprendimento con una percentuale di risposta che supera l’80% sia tra gli studenti infermieri che gli studenti OSS, coerentemente con i risultati della letteratura. Nello studio di Yune SJ e collaboratori è stato indagato il livello di percezione della formazione interprofessionale tra studenti di medicina, di infermieristica e di farmacologia, ottenendo che il 95,8% degli intervistati ha fornito una percezione positiva, in termini di sviluppo professionale (Yune at al, 2020).
I programmi curriculari organizzati per promuovere l’educazione interprofessionale consentono agli studenti di imparare gli uni dagli altri.
Dallo studio di Mc Leod at al, gli studenti coinvolti risultavano essere oltre che futuri infermieri anche futuri fisioterapisti presso l’Università di Plymouth, in Inghilterra. Dallo studio sono emersi vantaggi quali: il tutoraggio interprofessionale tra pari, il lavoro di squadra interprofessionale, la qualità dell’assistenza. Inoltre gli studenti sentivano di aver sviluppato una maggiore comprensione dei ruoli interprofessionali e di aver acquisito nuove competenze. I dati del questionario Readiness for Interprofessional Learning Scale hanno identificato atteggiamenti molto positivi nei confronti dell’apprendimento interprofessionale tra la maggior parte degli studenti (McLeod at al, 2018).
Il modello di tirocinio interprofessionale ha favorito lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità gestuali, la percentuale di risposta di entrambi i gruppi supera l’80%, gli studenti OSS affiancati dagli studenti di Infermieristica hanno sperimentato la collaborazione e il supporto tra pari avendo potuto sperimentarsi nelle attività affiancati. La percentuale di risposta rispetto alle opportunità formative è pari al 66.7%. La collaborazione consente il confronto e il condividere difficoltà può aiutare a ridurre l’ansia della complessità dell’ambiente di lavoro. Inoltre, l’apprendimento interprofessionale è una strategia efficace anche per migliorare la cura del paziente attraverso la collaborazione professionale. Il miglioramento nella cura del paziente è dimostrato attraverso il lavoro di squadra, la riduzione dei tassi di errore e il miglioramento delle competenze degli operatori (McTaggart at al, 2022).
Sicuramente questo modello di tirocinio verrà monitorato e sostenuto anche in futuro, durante questa esperienza il 56,7% degli studenti di Infermieristica è completamente d’accordo sullo sperimentarsi nelle attività con gli studenti del corso OSS durante il tirocinio. Da questa prima indagine sul percepito degli studenti emerge che nelle prossime esperienze formative i contesti di tirocinio verranno supportati affinché possa essere garantita a tutti l’esperienza formativa.
Leggendo i suggerimenti emergono parole quali “supportarsi a vicenda”, “confrontarsi sulle difficoltà e esperienze”, “stimolo alla crescita e all’apprendimento professionale” a dimostrare che gli studenti OSS e gli studenti in Infermieristica, che imparano a lavorare nell’ottica della collaborazione, hanno la possibilità nel futuro professionale di mettere in pratica gli insegnamenti per sostenere modelli di integrazione e condivisione degli obiettivi assistenziali.
Il tutoraggio tra pari diventa, pertanto, importante per incoraggiare l’apprendimento e l’autoapprendimento, costruire relazioni, fornire supporto emotivo ed educativo e sviluppare capacità di collaborazione e leadership, migliorando il lavoro multidisciplinare all’interno della pratica clinica nel futuro lavorativo, come si evince dai suggerimenti forniti dagli studenti. (Andersen at al, 2018; Shakhman at al, 2020).
L’educazione interprofessionale migliora l’atteggiamento degli studenti verso il lavoro di squadra, può essere un’opportunità per sviluppare una migliore comprensione e collaborazione interprofessionale (Keshmiri at al, 2021), inoltre migliora il senso di fiducia e la propria autoefficacia (Jung at al, 2020).

CONCLUSIONI
Ci sono molte ragioni che possono causare malessere sul posto di lavoro, tra cui disuguaglianze di genere, problemi personali, condizioni lavorative poco confortevoli, e così via. Le soluzioni per promuovere il benessere e la motivazione degli operatori sanitari variano a seconda delle situazioni.
Migliorare il benessere degli operatori sanitari, soprattutto in un ambiente di cura per malattie croniche come il diabete, è importante per migliorare il rapporto con i pazienti, permettergli di affrontare la malattia in modo più efficace e per dare agli operatori sanitari la possibilità di esprimere il loro potenziale al meglio.

Conflitto di interessi
Si dichiara l’assenza di conflitto di interessi.

Finanziamenti
Gli autori dichiarano di non aver ottenuto alcun finanziamento e che lo studio non ha alcuno sponsor economico.

Ringraziamenti
Si ringrazia il Presidente del POLO UNIASTISS Dott. Mario Sacco, la Presidente del CLI di Asti Prof.ssa Claudia Penna e il Responsabile del corso Dott. Luigi Graglia.

STAMPA L'ARTICOLO

Bibliografia

– Andersen T., Watkins K.(2018) The Value of Peer Mentorship as an Educational Strategy in Nursing. J Nurs Educ, 217-224.
– Benner P. (2003) L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere l’apprendimento basato sull’esperienza. Milano: McGraw-Hill, 11-29.
– Breah R., Mack J., Carla Sabus C., Becker D., Pam Shaw P., Diederich E. (2020) Interprofessional Procedure Training for Medicine and Nursing Students . The AAMC journal of Theaching of learning Resources, 16: 10884.
– Jung H., Park KH., Min YH., Ji E. (2020) The effectiveness of interprofessional education programs for medical, nursing, and pharmacy students. Korean J Med Educ Jun, 32(2): 131-142.
– Keshmiri F., Barghi TS.(2021) Interprofessional education in a community based setting: An opportunity for interprofessional learning and collaboration. J Edu Health Promot: 10:298.
– McLeod F., Jamison C., Treasure K. (2018) Promoting interprofessional learning and enhancing the pre-registration student experience through reciprocal cross professional peer tutoring. Nurse Education Today, 190-195.
– McTaggart G., Moore K. (2022) Interprofessional learning within a non-medical prescribing, Jul Journal of prescribing Practice.
– Shakhman L. M. , Omari O., Arulappan J., Wynaden D. (2020) Interprofessional Education and Collaboration: Strategies for Implementation. Oman Medical Journal, 3: 160.
– Yune S.J., Park K.H. , Min Y.H. (2020) Perceptions of the interprofessional education of the faculty and the level of interprofessional education competence of the students perceived by the faculty: a comparative study of medicine, nursing, and pharmacy. KJME Mar, 32(1): 23–33.