Le risposte degli infermieri ai nuovi bisogni di salute dei cittadini e la prospettiva futura dei coordinatori infermieristici nell’organizzazione dell’assistenza


 Il 20 ottobre presso il centro culturale Marani si è svolto un incontro organizzato dall’ordine degli infermieri di Verona (OPI) con il coordinamento capisala/coordinatori infermieristici (CNC) per festeggiare la fondatrice dell’associazione, la Presidente De Togni Maria Gabriella, che per 40 è stata il punto di riferimento di questi professionisti.

L’incontro è stato l’occasione per approfondire alcune tematiche che riguardano la nostra sanità, in particolare, attraverso gli autorevoli relatori invitati, si è parlato delle necessità assistenziali della popolazione che sono in continuo aumento e che necessitano di un’adeguata e tempestiva risposta afferma Franco Vallicella Presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche scaligero che ha moderato l’evento insieme a Lorena Zanin Presidente del CNC Veneto.

È emersa l’irrinunciabile necessità nello sviluppo di alleanze e sinergie tra formazione e organizzazione finalizzate a garantire a tutti i livelli un’assistenza personalizzata alle persone assistite.

E, in questa direzione il ruolo di coordinamento deve essere speso in modo sostenibile e consapevole perché i contesti operativi sono sempre più complessi sia sul territorio che nelle strutture sanitarie. Per farlo si devono coltivare relazioni, collaborazioni con tutte le governance delle strutture in cui i coordinatori sono presenti, ha sottolineato Elisabetta Veronese Presidente del Coordinamento Nazionale Caposala/Coordinatori di Verona (CNC).

Quello di coordinamento è un ruolo che di fatto, nel tempo è molto cambiato: ne hanno la storia dell’associazione Elena Bonamini componente del direttivo CNC veronese, e della formazione la Prof.ssa Luisa Saiani che ne ha delineato allo stesso tempo le prospettive formative future.

Su questo è intervenuta anche Barbara Mangiacavalli Presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche che ha ribadito l’importanza di mantenere la valenza disciplinare infermieristica nello sviluppo delle competenze e dei ruoli all’interno del sistema salute per garantire appropriatezza degli interventi e modelli organizzativi efficaci in risposta ai nuovi bisogni di salute dei cittadini.

Accanto a ciò, ha concluso Vallicella, va ricordato l’importante e irrinunciabile ruolo delle associazioni/società scientifiche nella promozione di confronto e nella definizione di contenuti sia in termini clinici che organizzativi e ha ricordato come, per comprendere l’oggi e disegnare il futuro vada messa in evidenza la storia.

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