Aggressioni ai professionisti sanitari, la situazione attuale


Violenza e aggressioni ai professionisti sanitari, un trend che non accenna a diminuire.
Nel triennio 2020 – 2022 sono stati registrati dall’INAIL 6000 casi, 2243 registrati nel 2022. Nel 2023, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie (istituito nel 2022) le segnalazioni sono state oltre 16000.
Di queste, il 26% sono aggressioni fisiche, il 6% aggressioni contro i beni di proprietà dell’operatore aggredito e il 68% aggressioni verbali.
Gli operatori più aggrediti sono gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, i medici e gli educatori. A segnalare i 2/3 delle aggressioni sono state professioniste donne.
Molte le domande: perché questo fenomeno continua a crescere? Perché aggressioni e violenze sono entrate, quasi, nella quotidianità dei professionisti? Non solo in alcuni setting all’interno delle strutture, anche sul territorio e addirittura a domicilio, perché?
Abbiamo provato a trovare una risposta, facendo il punto a partire dalla letteratura, con Annamaria Bagnasco Professore ordinario del Dipartimento di Scienze della salute dell’Università degli studi di Genova con la quale avevamo già affrontato il tema nel dicembre 2022.

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Marina Vanzetta
8 luglio 2024

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