Tra le braccia della cura: la Kangaroo care raccontata da chi la propone e da chi la vive


Kangaroo per me è sinonimo di incontro, di magia e di appartenenza. Con gli occhi dell’infermiera che sono ormai da molti anni mi sento sempre privilegiata quando propongo per la prima volta la kangaroo ad una famiglia … e malgrado i molti anni di lavoro è sempre emozionante avere la certezza che quello stare bene l’uno nell’altro, l’una addosso all’altro è l’ambiente migliore per crescere insieme. Sono scatti fotografici che gli occhi registrano e conservano, ricordano …. Se è così per me, posso solo immaginare la bellezza che può germogliare nel cuore di quel bambino e nel cuore di quei genitori.

Laura Reghin

Ogni volta che propongo ai genitori la Kangaroo Care sono attenta ed emozionata a spiegare quanto di importante ci sia in questa pratica…. anni di studio, di ricerche, di letture per conoscere tutto quello che può supportare la semplice natura di far ritrovare i genitori con il proprio bambino.
Quello che mi capita di dire tutte le volte è che il torace di una mamma o un papà sono assolutamente il posto migliore in cui il neonato può riposare; è il ritorno alla base, al battito materno, al calore di un genitore che crede fermamente nelle potenzialità di quella piuma leggera e apparentemente fragile.
400 gr all’inizio diventano una tonnellata, un grande carico da custodire e sorreggere, per poi diventare un tutt’uno: un calore unico, un corpo unico, un cuore unico.
Ogni KC è un emozione forte, ogni “grazie” ricevuto è fondamentale per la mia professione, ogni primo abbraccio conquistato tra quel genitore e il suo bambino per me è una vittoria, un piccolo punto che ripara quella rottura che purtroppo la nascita pretermine crea nella famiglia.
Nelle nostre Tin così tecnologiche e avanzate dobbiamo sempre ricordare che al centro del nostro agire professionale ci sono i neonati e le loro famiglie, non dobbiamo perdere di vista quanto il contatto prolungato e precoce possa aiutarci nello sviluppo neurocomportamentale dei nostri piccoli pazienti.

Chiara Taberna

Quando sono rimasta incinta della prima figlia, come penso ogni mamma, mi sono immaginata centinaia di volte il momento in cui l’avrei vista, il momento in cui lei vedeva me, il momento in cui finalmente me la davano in braccio, l’ho immaginato, sognato per tutta la gravidanza, e già solo così, già al solo pensiero l’emozione che provavo dentro di me era forte, ricordo che mi emozionavo solo, semplicemente pensandoci. Poi quel giorno e arrivato, per me e per la mia bimba non è stato “normale” come ci si può aspettare, il nostro primo incontro, il nostro primo abbraccio, il nostro primo contatto, la nostra prima “kangaroo” di una lunghissima serie è avvenuta nel reparto di terapia intensiva neonatale, ricordo quel giorno perfettamente come se fosse appena successo, ero lì accanto alla sua incubatrice, arriva un infermiera, Chiara, a presentarsi con una grandissimo sorriso, con una fortissima empatia che io ho subito percepito e a un certo punto mi guarda e mi dice la vuoi prendere in braccio? Io emozionatissima accetto immediatamente, non pensavo neanche che così piccola si potesse e invece quell’infermiera mi stava spiegando l’importanza fondamentale di questa pratica, di quanto possa fare bene ai piccoli neonati il contatto pelle a pelle la loro mamma e di quanto faccia bene anche a noi mamme.
Quel giorno me la diede in braccio appoggiandola sul mio petto che stava esplodendo di gioia, di emozione, di felicità, di euforia, un emozione una sensazione mai vissuta prima nella vita che non si può spiegare a parole.
Da quel giorno io e la mia bimba abbiamo fatto la kangaroo ogni giorno, e anche mio marito, perché si, é importantissimo ed emozionante anche per i papà.
Quando è nata la seconda, in circostanze più “normali”, con un cesareo, mi e stata subito appoggiata accanto al viso, e lì, si crea subito quell’imprinting che ti lega per sempre, una volta arrivate in stanza ho subito preso anche lei e messo in atto tutto ciò che la terapia intensiva neonata mi aveva insegnato, a partire appunto dalla Kangaroo care e anche con lei abbiamo fatto la stessa cosa.
La kangaroo care fa bene al cuore in primis di noi genitori, fa bene all’anima di tutti, genitori e neonati.

Tania Norino

14 giugno 2025

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