Scomparsa poco meno di un anno fa la ricordano così Cecilia Sironi – già Professore a contratto di discipline infermieristiche Università degli Studi di Milano, Pavia, Insubria, Milano-Bicocca e Università di Trieste – e Francesco Casile – già Docente di Storia Etica e Deontologia Università degli Studi di Torino – che l’hanno conosciuta bene.
Non ho memoria precisa di quando conobbi Cecilia Cortese. Ricordo però che quanto da lei elaborato, diffuso e pubblicato sull’etica infermieristica ha segnato profondamente l’evoluzione di quelle che ora sono le scienze infermieristiche in Italia. Quando nel 1985, appena conclusa la Scuola universitaria di discipline infermieristiche (SUDI, Università degli Studi di Milano), mi fu chiesto di aprire una scuola per infermieri professionali a San Donato Milanese, andai a conoscere e a chiedere consiglio a diverse Direttrici didattiche di Scuole per infermieri della Lombardia. Avevo 26 anni e una chiara consapevolezza dei miei limiti, ma ero piena di entusiasmo e fresca “di teoria”. Fra queste grandi infermiere, oltre a Piera Sisti (allora Direttrice a Legnano, dove svolsi il mio ultimo tirocinio da studente SUDI), chiesi a Cortese. Non scorderò mai la sua disponibilità e apertura, oltre alla notevole cultura. Fu così disponibile che accettò di venire a San Donato per fare lezione di etica infermieristica alla mia prima classe di allievi infermieri. Il suo contributo culturale rimane, a mio parere, ineguagliato e – almeno così ritengo – sottostimato. La prima edizione del testo di etica Infermieristica di Cecilia Cortese e Agnese Fedrigotti risale ormai al 1985, ma i contenuti sono ancora attuali e richiederebbero un loro continuo apprendimento e trasmissione a tutti gli infermieri, a partire dai futuri professionisti.
Rividi poi Cecilia in convegni ed eventi professionali, condividendo con lei la tensione all’aggiornamento continuo e i profondi valori cristiani. Cecilia fu una delle poche persone che, da giovane direttrice, mi incoraggiò nel mio lavoro, indirizzandomi a colleghi e organismi internazionali che mi hanno aiutato a rimanere nella professione di infermiera per 40 anni. La ricordo volentieri e con gratitudine, anche pensando a un possibile nuovo inizio in ambito formativo dove mi trovo ora, e mi ispiro a lei che, anche da un luogo periferico, ha contribuito a mantenere un faro acceso sulle tematiche di natura etica e deontologica fino al termine della sua generosa vita.
Cecilia Sironi
Cecilia, una donna colta e lungimirante. Esistono vite straordinarie che non lasciano tracce se non ci si prende cura di raccontarle. Queste stesse vite possono infatti rivelarci quanto hanno inciso sull’evoluzione della professione infermieristica. Fra queste vite, c’è quella di Cecilia Cortese, direttrice storica della scuola per infermieri di Saronno.
Cecilia Cortese si Diploma alla scuola D.A.I. dell’Università “Sapienza” di Roma nel 1970. Negli anni successivi viene nominata Direttrice della scuola infermieri, in un periodo storico alquanto vivace per il mondo della formazione infermieristica, ricco di idee propulsive e di cambiamento. E’ lei che, insieme ad altre colleghe, cambia l’orientamento mettendo al centro della formazione lo Studente. Nella sua vita professionale, si è battuta con intelligenza e determinazione affinché la professione avesse il giusto riconoscimento, lavorando soprattutto sulla qualità della preparazione e, non meno importante, sull’aspetto umano, su quello relazionale e di attenzione ai bisogni degli esseri umani.
Alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, collabora con il pedagogista e psicoterapeuta Bassetti alla formazione e aggiornamento degli infermieri sullo specifico infermieristico. Storica e indimenticabile è la sua lezione su “Il senso dell’assistenza nell’uso dei sensi”, come strumento per la valutazione dell’assistenza infermieristica in termini olistici. Ma ciò per cui io e molti altri colleghi la ricordiamo, è il suo impegno nell’ambito dello studio e dell’insegnamento dell’Etica che, negli anni ottanta, finalmente, viene assegnato agli infermieri con il titolo di diploma delle scuole a fine speciale (D.A.I. – I.I.D).
Non c’erano testi di riferimento ed ecco che Cecilia Cortese nel 1985 pubblica, insieme alla collega Fedrigrotti, un libro di testo per le scuole infermieri dal titolo “Etica infermieristica- Sviluppo morale e professionalità” libro che viene rieditato fino al 1992. Grazie a questo testo è stato possibile formare sull’etica migliaia di infermieri consentendo loro riflessioni ed approfondimenti importanti su problemi etici specifici. Il testo è stato a lungo il punto di riferimento per i numerosi colleghi che grazie al lavoro di Cecilia Cortese, negli anni successivi, hanno scritto articoli e libri su questa importante tematica.
Francesco Casile
24 giugno 2025