È una condanna a vita (ma non solo).
Assomiglia all’ergastolo per un carcerato ed entrarci può essere inaspettato tanto quanto un agguato.
Penso sia uno dei reparti dell’ospedale in cui ti auguri di non capitare, ma nonostante questo stare lì è quasi come essere a casa. Lì si viene accolti e adagiati e in preda alle terapie si è quasi sempre occupati.
Io ci ho trascorso gli ultimi preziosi momenti che mia nonna ha vissuto in questa vita e mi ha fatto tenerezza osservare la dedizione e l’attenzione di tutti gli operatori.
In questo reparto aleggia e ricorre su tutti i muri una parola pensata come un comandamento: la “CURA”. Proprio la stessa di cui parlano Battiato e Giorgia nelle loro canzoni, un impegno assiduo volto alla protezione e al supporto di chi amiamo. La cura nel mondo d’oggi fatta di liquidità e relazioni superficiali è un atto rivoluzionario.
Avere cura vuol dire avere a cuore, qualcuno o qualcosa. Nel vostro caso, io ho notato che avete avuto cura della vostra professione, che è veramente difficile. Nel caso di una malattia i medici sono l’unico spiraglio di luce da cui aspettare buone notizie, ma quando si scopre quella parola bruttissima: “terminale”, si spera solo che il dolore di chi vive tutto questo sia il meno possibile, perché non vogliamo vederlo soffrire. Ed è vero che è straziante soffrire, ma lo è anche l’idea di morire.
Brunori Sas dice in una sua canzone: “La verità è che ti fa paura l’idea di scomparire, l’idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire”.
Beh in questo reparto credo che ci si aggrappi alla vita e ai ricordi più che mai e fa paura pensare di doverli abbandonare, ma fa meno paura perché ci si sente meno soli grazie a voi. Poi voglio dire anche un grazie fortissimo all’ associazione Amici dell’Hospice San Carlo, perché sono persone dal cuore grande grande, che ri-portano vita e allegria con musica, film, caffè e qualche risata.
Siete speciali tutti.
Per favore non smettete mai di prendervi cura delle persone, perché l’umanità è la cosa più bella.
Grazie per il vostro lavoro e per quello che avete fatto.
6 giugno 2025