Oltre le avversità si può


Federico, un giovane collega che a fare a pugni con gli inciampi della vita ha cominciato intorno ai 4 anni con la diagnosi di sordità. Poi arriva l’affidamento a una famiglia a cui lui è molto legato e che lo accompagna in un percorso di crescita sereno. Studia, si innamora dell’agricoltura – attività dei genitori – completa il percorso scolastico. A 18 anni, terminato l’affido, rientra in casa materna ma di li a poco va a vivere da solo. Lavora come trattorista.
È il 2012, Federico comincia un’esperienza come volontario presso l’Assistenza pubblica di Parma e di Fidenza e ancora presso l’Associazione nazionale Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Una passione – così la definisce lui – per il volontariato “ereditata” dal nonno materno e “onorata sempre con tanto rispetto”.
Nel 2018 perde “la sua stella guida” il papà affidatario e si affievolisce la luce che aveva illuminato gli anni bui della sua vita. Non molla, va avanti, arriva la pandemia e pensa che vuole fare qualcosa di più  per le persone che soffrono.
Inizia il corso di Laurea in Infermieristica e per circostanze avverse viene colpito da sindrome vestibolare e successivamente da sordità improvvisa bilaterale.
Federico continua il suo percorso poco o per nulla facilitato da distanza e mascherine di quel tempo. Poi arriva l’impianto cocleare bilaterale che gli permette di “riassaporare la bellezza delle piccole cose e della vita anche se non sono mancati i momenti in cui pensava che la vita stesse perdendo il senso“.
Si laurea – 110 e lode – con una tesi sulla “Gestione della richiesta di soccorso proveniente da persona sorda nella centrale operativa 118“. Oggi lavora presso l’Ospedale di Vaio (Fidenza – Ausl Parma) e continua a fare anche il volontario.
Un esempio concreto di resilienza e di attenzione alla “cura”. Federico che – mutuando una frase di Fabrizio Caramagna – ha preso volti, nomi, dolori, incantesimi, parole, emozioni, delusioni, sogni, viaggi, ha mescolato tutto e ci ha sempre riprovato.
Lo abbiamo incontrato.

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Marina Vanzetta
29 gennaio 2024

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