Il contesto
Le Healthcare Associated Infection  (HAI) costituiscono il 30% di tutte le infezioni acquisite negli  ospedali per acuti (Clarke et al, 2013; Conway e Larson, 2012). Tra le  HAI, le Infezioni delle Vie Urinarie (Urinary Tract Infections,  UTI) variano tra il 30% e il 40% e, di queste, circa l’80% è associata  alla presenza di Catetere Vescicale (CV) (Clarke et al, 2013; Gould et  al, 2009).
La prolungata cateterizzazione risulta essere il principale fattore di rischio per lo sviluppo di infezioni (Catheter-Associated Urinary Tract Infections,  CAUTI) se il CV non viene prontamente rimosso quando non clinicamente  necessario oppure se viene posizionato senza appropriata indicazione  (Meddings et al, 2010). Come hanno evidenziato anche Jensen e colleghi  (2012) su 14.252 pazienti arruolati, il 21,2% era portatore di un CV e,  di questi, il 5,2% era posizionato in modo non appropriato, mentre il  7,5% era mantenuto in sede senza indicazione.
Per ridurre tale rischio, in letteratura sono descritti sistemi di richiamo (reminder system)  per ricordare agli operatori la presenza di un CV e quindi rivalutarne  quotidianamente la necessità di mantenerlo in sede e lo stop-order,  uno strumento indicato per i pazienti chirurgici, che indica la data di  rimozione del CV già al momento del suo posizionamento (Meddings et al,  2010).
Meddings e colleghi (2010) mediante l’uso di reminder system e stop-order hanno evidenziato una riduzione del tasso di CAUTI del 56% riferito all’uso del reminder system, del 41% riferito all’uso dello stop-order e una riduzione della durata della cateterizzazione del 37%.
Saint e colleghi (2013) hanno invece riscontrato che l’introduzione di un bundle comprendente un reminder system per la riduzione del tempo di permanenza del CV, ha portato ad una riduzione del tasso di CAUTI del 25%.
Il  Programma Regionale di Governo Clinico e Sicurezza del Paziente del  Friuli Venezia Giulia per il 2014 richiedeva alle Aziende Sanitarie di  continuare l’attività di monitoraggio degli indicatori relativi al  programma HAI proponendo altresì la partecipazione a nuovi programmi di  miglioramento continuo come ad esempio la riduzione dell’utilizzo di CV  mediante l’uso di sistemi di reminder di pronta rimozione.
Il  presente progetto si proponeva di implementare e valutare l’adesione al  Bundle Care per la prevenzione delle infezioni urinarie correlate a  catetere vescicale nei pazienti ospedalizzati.
Il nostro progetto
Questo progetto è stato articolato in 4 fasi:
- costituzione del gruppo di lavoro e delle Strutture Operative (SS.OO.) da coinvolgere;
 - elaborazione Poster Bundle Prevenzione delle infezioni delle vie urinarie associate a catetere vescicale ewvidence-based;
 - presentazione preliminare del progetto ai responsabili medici ed infermieristici delle 4 SS.OO e successiva formazione sul campo (5 incontri formativi);
 - rilevazione delle Buone pratiche ed adesione Bundle.
 
Relativamente  al punto 4 la rilevazione è stata effettuata retrospettivamente tra il  1° settembre e il 31 ottobre 2014 presso quattro SS.OO. di Medicina 1  (MED1), Medicina 2 (MED2), Ortopedia (ORT) e Pneumologia (PNL)  dell’Ospedale di Pordenone (ex Azienda Ospedaliera Santa Maria degli  Angeli).
Il campione di convenienza prevedeva  l’arruolamento di almeno 6 pazienti (età ≥18 anni) consecutivamente  ricoverati in ciascuna S.O. e portatori di un CV posizionato da almeno  24 ore in una giornata indice di rilevazione e qualora non fosse stata  raggiunta la numerosità prevista in una sola giornata, veniva effettuata  una seconda rilevazione.
Per ogni paziente sono  state raccolte le seguenti informazioni: caratteristiche del paziente  (sesso, età), calibro CV e data di posizionamento, presenza sistema di reminder (Figure 1 e 2), indicazione al posizionamento del CV, posizione della sacca di raccolta urine e sistema di fissaggio del CV.
Infine, è stata valutata l’adesione ai seguenti 5 elementi del Bundle Care per la prevenzione delle CAUTI:
- valutazione giornaliera della possibilità di rimozione del CV (Sì/No);
 - mantenimento del CV continuamente connesso alla sacca di drenaggio (Sì/No);
 - esecuzione in modo corretto dell'igiene del meato uretrale da parte del personale di assistenza nei pazienti dipendenti (Sì/No);
 - utilizzo di un contenitore pulito e individuale per ciascun paziente per lo svuotamento della sacca urine, evitando di contaminare la valvola di svuotamento (Sì/No);
 - esecuzione dell’igiene delle mani prima e dopo qualsiasi manipolazione del CV e del sistema di drenaggio (Sì/No).
 
Lo standard atteso è l’adesione al 100% di tutti e 5 gli elementi del bundle.
Figura 1 – Sistema di richiamo (reminder) per ricordare agli operatori la presenza di un catetere vescicale (CV) per le strutture operative di Pneumologia e Ortopedia

Figura 2 – Sistema di richiamo (reminder) per ricordare agli operatori la presenza di un catetere vescicale (CV) per le strutture operative di Medicina

Un  infermiere, appositamente addestrato, ha analizzato in modo  retrospettivo la documentazione sanitaria dei pazienti arruolati per  raccogliere le informazioni relative al paziente ed ha inoltre  intervistato gli operatori per verificare l’adesione agli elementi 2 e 4  del bundle e, mediante osservazione diretta durante l’igiene del meato urinario, ha rilevato gli elementi 3 e 5 del bundle; inoltre, ha verificato la posizione della sacca di raccolta urine e il sistema di fissaggio del CV.
I  dati raccolti sono stati codificati e inseriti su apposito foglio di  calcolo elettronico nel rispetto della normativa sulla Privacy (D. Lgs.  196/2003) e del segreto professionale.
Sono state  calcolate frequenze assolute e relative delle variabili oggetto di  studio. Per le variabili quantitative sono stati calcolati indici di  centralità (media) e dispersione (deviazione standard – dev. std.,  range). 
Effetti del cambiamento
Il  campione era costituito da 48 pazienti di cui 13 ricoverati in PNL, 19  in MED1, 6 in MED2 e 10 in ORT. Sono stati esclusi 9 pazienti in quanto  portatori di CV a permanenza dal domicilio. Sul totale, 23 soggetti  (47.9%) erano maschi e 25 (52.1%) femmine, con un età media di 81 anni  (range 42-99 anni) (Tabella 1).
Il  calibro dei CV era di Ch 16 in 28 casi su 48 (58.3%), seguito da 14  casi con CV di Ch 14 (29.7%). La durata media di permanenza del CV al  momento della rilevazione è stata di 6.3 giorni (range 0-53) sul totale  del campione; in PNL si è registrata la media più alta con 12.2 giornate  mentre nelle altre 3 SS.OO le giornate medie riscontrate sono state tra  il 3.7 della MED1 ed il 5 della MED2 (Tabella 2).
Sul  totale del campione studiato nel 68.7% (33/48) dei casi sono state  riportate le indicazioni al posizionamento: in 10 casi su 48 sono  risultate essere sia la ritenzione urinaria sia il monitoraggio della  diuresi.
Relativamente all’adesione dei singoli elementi del bundle (Tabella 3),  è risultato che in tutti i casi lo svuotamento della sacca urine  (elemento 4) è stato effettuato come indicato, il mantenimento del  circuito chiuso (elemento 2) è stato mantenuto in 46 casi su 48 (95.8%);  esso non è stato rispettato in soli due casi: uno per sconnessione  accidentale da parte del paziente e l’altro per la necessità di  effettuare lavaggi vescicali.
L’igiene del meato  uretrale (elemento 3) è stata riscontrata in 44 casi su 48 (91.7%)  mentre la rivalutazione (elemento 1) è stata rilevata in 16 casi su 48  (33.3%).
L’igiene delle mani pre e post contatto con CV e sistema di raccolta è stata effettuata nel 35,4% (17/48) dei casi nel pre e nel 54,2% (26/48) nel post (Tabella 4).
Alcune considerazioni
Questo progetto si è focalizzato sull’implementazione e sulla valutazione del Bundle Care  per la prevenzione delle CAUTI e le modalità di gestione dei CV in 4  SS.OO. dell’Ospedale di Pordenone. Trattandosi di un progetto pilota,  pur avendo una ridotta validità interna ed esterna, ha permesso comunque  di evidenziare i punti di forza e di debolezza nella gestione dei CV.
Dall’analisi  circa l’appropriatezza al posizionamento del CV è risultato che le  indicazioni più frequenti sono state la ritenzione urinaria ed il  monitoraggio della diuresi, in accordo con la letteratura (Gould et al.,  2009). Il calibro più utilizzato dei CV è stato il Ch 16, pratica non  in linea con le raccomandazioni che suggeriscono calibri inferiori  (Conway e Larson, 2012) e in un solo caso è stato applicato un calibro  Ch 22 per motivi urologici.
Nel 20,8 dei casi il  CV è stato posizionato in altra sede (Pronto Soccorso o Terapia  Intensiva o Medicina d’Urgenza), prima del trasferimento dei pazienti  nelle SS.OO. oggetto d’indagine, quindi l’indicazione al posizionamento  del CV non sempre era riportata chiaramente perché non ancora in uso un  sistema di reminder. Ne consegue che nei percorsi di cura l’adozione di un sistema di reminder è utile ad assicurare la continuità e l’appropriatezza delle prestazioni, quale il mantenimento del CV.
La  durata media di permanenza del CV al momento della rilevazione è stata  di 6 giorni, seppur una durata maggiore sia stata riscontrata in PNL  (media 12 giorni) ma comunque una permanenza inferiore rispetto allo  studio di Van den Broek e colleghi (2011) che riporta una media di  giornate-catetere di 13.7 giorni.
L’igiene delle  mani non è stata effettuata come previsto, nonostante la Campagna  dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul lavaggio della mani  adottata nell’Ospedale di Pordenone e il relativo monitoraggio  periodico, confermando la necessità sia di continuare il monitoraggio  sia di trovare nuove modalità per aumentare l’aderenza.
La  sacca di raccolta urine, invece, non era sollevata dal pavimento come  prescritto in quasi il 15% dei casi nonostante la presenza degli  appositi devices, solitamente poiché fissata troppo in basso rispetto all’altezza del letto o per la dimensione della sacca stessa.
Per quanto riguarda l’adesione a tutti gli elementi del bundle per singolo paziente, essa si è verificata in 3 casi su 48 (Tabella 5).
Gli  elementi più critici sono stati l’igiene della mani e la rivalutazione  giornaliera della necessità del CV (adesione 33.3%) nonostante  l’introduzione della specifica etichetta/reminder.
Un’altra  criticità riscontrata riguarda l’igiene del meato uretrale nei pazienti  dipendenti non eseguita accuratamente secondo le Raccomandazioni delle  LG (Conway et al, 2012; Gould et al, 2009), utilizzando quindi acqua e  sapone. L’inadeguata igiene permette la proliferazione di microrganismi e  conseguente penetrazione per via extraluminare degli stessi.
Lo  svuotamento della sacca urine avviene sempre con le apposite sacche di  svuotamento, tranne in una S.O. che utilizza singoli contenitori per i  diversi pazienti.
L’aspetto positivo di questo  progetto, che ha visto la collaborazione tra il Corso di Laurea in  Infermieristica di Pordenone e il Comitato Infezioni Ospedaliere  dell’Ospedale di Pordenone, è stata l’implementazione di un Poster  Bundle per prevenzione delle CAUTI condiviso con il team  multiprofessionale delle SS.OO. coinvolte.
In  particolare, sono stati effettuati 5 meeting informativi interattivi per  il personale medico, infermieristico e di supporto (in totale 49  partecipanti) in cui oltre a presentare le pratiche raccomandate nella  gestione del CV è stato perfezionato un sistema reminder idoneo.
Come concordato con i Team, il Poster è stato affisso nelle guardiole infermieristiche in luoghi visibili mentre il sistema reminder è  stato collocato nei quaderni dei Fogli Unici di terapia – Grafica per  favorire l’adozione delle pratiche raccomandate visto che lo standard  atteso è il 100% di tutti gli elementi.
I  risultati hanno messo in luce alcuni punti critici relativi  all’adesione al bundle per il posizionamento e il mantenimento del CV.  Tali dati aiuteranno ad ottimizzare in futuro l’utilizzo dei CV ma  richiedono altresì ulteriori strategie che permettano di aumentare il  grado di aderenza a tutti gli elementi del bundle, coinvolgendo un maggior numero di professionisti nelle strutture coinvolte.
 
			
		









