L’umorismo nella pratica infermieristica: l’esperienza degli studenti


L'umorismo è parte integrante della vita quotidiana ed una componente della cura e del trattamento dei pazienti nei sistemi della salute. Nella letteratura internazionale si trovano diversi studi che descrivono l’utilizzo dell’umorismo nell’esercizio della pratica quotidiana. Significativa una revisione di letteratura (Mc Creddie et al, 2008) che evidenzia come vi sia una correlazione positiva fra umorismo e salute. Per quanto riguarda l’infermieristica si rileva in particolare una carenza di ricerche sull’umorismo, che dovrebbero invece essere implementate per avere maggiori dati a disposizione.

Anche le differenze culturali indagate in ambito formativo risultano significative nell’utilizzo dello humor: in uno studio di Chiang-Hanisko et al. (2009) si evidenzia come in alcuni corsi di laurea in infermieristica negli Stati Uniti si assegni maggiore importanza all’insegnamento teorico dell’umorismo senza sperimentare nella pratica clinica esercizi pratici legati all’atteggiamento umoristico.

Rilevante inoltre il ruolo dei case manager nella pratica umoristica. Una ricerca di Craig (2009) evidenzia come l’utilizzo di umorismo possa dispiegare atteggiamenti di fiducia in tempi brevi. L’articolo in particolare analizza gli interventi positivi con componente umoristica positiva e per contro come un utilizzo non appropriato di umorismo negativo possa generare situazioni imbarazzanti. Si evidenzia in particolare nell’articolo la necessità di aumentare la base teorica di conoscenza umoristica sanitaria per i case manager e incoraggiare il trasferimento delle conoscenze attraverso adeguati scambi umoristici.

Per quanto riguarda nello specifico la nostra indagine, è risultato particolarmente significativo un articolo di Astedt-Kurki et al. (1994), in cui si esamina il ruolo dell'umorismo nella pratica clinica infermieristica, indagando attraverso domande aperte che richiedevano da parte degli infermieri intervistati una descrizione dell'umorismo e della sua applicabilità nella pratica professionale.

Nell’articolo l’umorismo viene descritto dagli infermieri come una joie de vivre che si manifesta in interazione umana in forma di divertimento, giocosità e risate; l’umorismo costituisce un fattore significativo, sia per quanto riguarda il benessere del paziente, il coping, e anche per quanto riguarda l'interazione tra infermiere e paziente. Nel lavoro si sottolinea inoltre come l’umorismo permetta una maggiore soddisfazione sul lavoro e una migliore motivazione. La ricerca conclude sottolineando come l’umorismo dovrebbe essere continuato e intensificato nella vita quotidiana e in particolare nelle cure infermieristiche.

Studenti di infermieristica e pratica dell’umorismo
Ci siamo ripromessi di valutare le conoscenze che gli studenti del terzo anno del corso di laurea in Infermieristica di Parma possiedono circa l’umorismo, indagando se nel loro apprendimento clinico hanno sperimentato atteggiamenti e situazioni umoristiche che hanno condotto a risoluzioni positive.
La rilevazione dei dati è stata effettuata utilizzando un’intervista semistrutturata a studenti iscritti al III anno del CdL in Infermieristica.

Le risposte degli intervistati hanno toccato tre differenti aspetti inerenti l’umorismo e la sua rilevanza o meno nella professione infermieristica:

  • l’umorismo nel rapporto tra colleghi;
  • l’effetto che un atteggiamento umoristico determina nella relazione con l’assistito;
  • atteggiamenti umoristici riscontrati nelle proprie esperienze lavorative/di tirocinio.

Rispetto all’utilizzo dell’umorismo nelle relazioni tra colleghi, gli intervistati sono concordi nell’affermare che quest’ultimo aiuti a creare un ambiente lavorativo sereno e disteso, alleggerendo la tensione (tanto tra colleghi, quanto tra paziente e infermiere) che inevitabilmente si crea in contesti lavorativi in cui si opera a stretto contatto con la malattia e la sofferenza. “L’umorismo tra colleghi è importante perché aiuta a sopportare il pesante stress del lavoro quotidiano e a rompere la routine lavorativa, altre a creare un ambiente di maggior empatia tra colleghi”.

Rispetto all’utilizzo dell’umorismo nelle relazioni tra sanitario ed assistito, gli intervistati affermano che questo influisce positivamente in quanto crea un clima di maggiore confidenza e distensione, grazie al quale l’assistito prova un maggiore senso di sicurezza e tranquillità nell’affrontare la malattia. “Tra personale sanitario e paziente sicuramente l’umorismo rappresenta un modo per sdrammatizzare le sensazioni, per ottenere maggiore fiducia da parte del paziente, anche per diffondere il buon umore, requisito fondamentale per una più facile e migliore guarigione”.

La maggioranza asserisce, significativamente, che l’umorismo è centrale nell’instaurazione di un rapporto di fiducia (termine particolarmente significativo, poiché emerge in diverse interviste) tra paziente e sanitario. Questo fattore rende anche il lavoro dell’infermiere stesso più utile ed efficace nella cura della patologia: il paziente, infatti, diviene più collaborativo e più disteso nelle varie pratiche di cura che il professionista deve compiere.

Molti intervistati sono però concordi nell’affermare che l’utilizzo dell’umorismo non può essere indiscriminato, piuttosto si deve valutare accuratamente in che situazioni impostare una relazione improntata sull’umorismo, tanto nelle relazioni con i colleghi quanto in quelle con i pazienti. “L’umorismo andrebbe sempre unito al rispetto per il dramma della malattia, senza abusarne, dopo aver valutato le emotività del soggetto in questione (…). Penso che vada usato con grande attenzione e possa essere inopportuno nella comunicazione di una diagnosi, per esempio, quindi scegliere i momenti in cui ci si può permettere di usarlo”.

È infatti fondamentale che l’infermiere mantenga sempre e comunque la sua professionalità e serietà in ogni contesto e che rimanga sempre consapevole di quelli che sono i suoi doveri professionali.

Le esperienze degli intervistati inerenti l’utilizzo dell’umorismo sono molto eterogenee e difficilmente catalogabili in modelli. Dalla Pediatria, alla Chirurgia, all’Oncologia, dall’Ortopedia alla Psichiatria, dalla Nefrologia alla Sala Operatoria, sono svariate le situazioni in cui gli intervistati hanno fatto esperienza sul campo dell’utilizzo di un atteggiamento umoristico nelle relazioni interpersonali e, in generale, è stato riscontrato un effetto decisamente positivo a livello umano e professionale tanto tra colleghi quanto tra pazienti. Gli stessi intervistati ammettono infatti di aver appreso non solo più piacevolmente a livello qualitativo, ma anche maggiormente a livello quantitativo, in ambienti lavorativi sereni e distesi, in cui si valorizzava un rapporto improntato sull’utilizzo dell’umorismo. “La frase che preferisco dire ai miei pazienti anziani quando vengono in ambulatorio e sono preoccupata per un esame non nei parametri di normalità è: “Quando si diventa grandi bisogna un po’ accontentarsi di quello che si trova”. Alla parola “grandi” gli anziani spesso sorridono e dimenticano la tensione e la preoccupazione legate all’esame”.

Conclusioni
L’umorismo e l’autoironia costituiscono una importante quanto inesplorata risorsa per promuovere il benessere emotivo e relazionale, oltre che un significativo potenziale per affrontare le situazioni critiche dell’esistenza (Bruzzone, 2012).
Numerosi studi e convegni nella realtà italiana stanno sviluppando con sempre maggior incisività queste tematiche anche in ambito formativo. Significativo è il lavoro dell’associazione Gruppo Logoumoristi dell’A.L.Æ.F (“i-GLU”), composto da psicologi, psicoterapeuti e pedagogisti studiosi di logoterapia e di umorismo e appartenenti all’Associazione di Logoterapia e Analisi Esistenziale Frankliana.
 
I professionisti di questa associazione organizzano corsi, seminari e incontri rivolti a medici, infermieri psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, insegnanti, educatori, manager, religiosi e a tutti coloro che desiderino approfondire il senso e la valenza dell’umorismo come strumento di crescita orientato al mondo dei valori e dei significati. In questo elaborato si è cercato di chiarire meglio il termine umorismo e l’utilizzo di questo atteggiamento soprattutto nelle situazioni di conflittualità relazionali. Si è posta l’attenzione in particolare all’utilizzo dell’umorismo nella pratica infermieristica.

L’umorismo può aiutare le persone ad affrontare meglio la malattia e a dare sicurezza al paziente, favorendo un clima di fiducia e predisponendo il personale sanitario ed il paziente all’empatia, facilitando così la comunicazione.
 

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Bibliografia

– McCreaddie M. & Wiggins S. The purpose and function of humour in health, health care and nursing: a narrative review. Journal of Advanced Nursing 2008 61(6), 584–595.
– Chiang-Hanisko L. Adamie K. Chun Chiang L. Cultural Differences in Therapeutic Humor in Nursing Education Journal of Nursing Research 2009 17(1).
– Craig K. Hitch up your humor suspenders, case managers. Prof Case Manag 2009 Jan-Feb;14(1):18-29.
– Astedt-Kurki P. Liukkonen A. Humour in nursing care, Journal of Advanced Nursing 1994 Jul;20(1):183-8.
– Bruzzone D. Viktor Frankl. Fondamenti psicopedagogici dell'analisi esistenziale. Roma: Carocci; 2012.